Archivio dei quesiti per la preselezione informatica dei notai

 

Numero: 000751

Quesito: La rappresentazione ha luogo:

Risposta 1: In infinito, siano uguali o disuguali il grado dei discendenti e il loro numero in ciascuna stirpe

Risposta 2: Entro il terzo grado di discendenza e ciò sia in linea retta che in linea collaterale

Risposta 3: Entro il secondo grado di discendenza sia in linea retta che in linea collaterale, eccettuato il caso di unicità di stirpe

Risposta 4: In infinito in linea retta ed entro il terzo grado di discendenza in linea collaterale

Liv. diff.: 2

Numero: 000752

Quesito: Il chiamato può accettare l'eredità con il beneficio d'inventario:

Risposta 1: Nonostante qualunque divieto del testatore

Risposta 2: Purché il testatore non gliene abbia fatto divieto

Risposta 3: Solo se nel patrimonio ereditario vi sono beni immobili

Risposta 4: Solo se il chiamato è minore

Liv. diff.: 1

Numero: 000753

Quesito: Tizio, maggiore di età e capace di agire, istituito erede universale dall'amico Caio, si reca dal notaio per la pubblicazione del testamento olografo del de cuius, chiedendo di poter accettare l'eredità col beneficio di inventario. Supponendo che il testatore abbia vietato, con apposita disposizione, tale tipo di accettazione, il notaio risponderà a Tizio:

Risposta 1: Che l'accettazione col beneficio di inventario può farsi nonostante qualsiasi divieto del testatore

Risposta 2: Che l'accettazione col beneficio di inventario non può farsi dato il divieto del testatore

Risposta 3: Che l'accettazione col beneficio di inventario può farsi, ma sarà previamente necessario che il pretore disponga la cancellazione del divieto dal testamento

Risposta 4: Che l'accettazione col beneficio di inventario può farsi ma solo previa autorizzazione del tribunale

Liv. diff.: 1

Numero: 000754

Quesito: Nel testamento di Tizio che istituisce erede Sempronio, capace di agire, è vincolante il divieto imposto dal testatore di accettare con beneficio d'inventario?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, a meno che il testatore fosse un imprenditore commerciale

Risposta 3: Sì, sempre

Risposta 4: No, a meno che Sempronio sia un legittimario di Tizio

Liv. diff.: 2

Numero: 000755

Quesito: Le eredità devolute ai minori di anni sedici vanno accettate:

Risposta 1: Solo col beneficio d'inventario

Risposta 2: Solo puramente e semplicemente

Risposta 3: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta del legale rappresentante

Risposta 4: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta del giudice tutelare valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000756

Quesito: Le eredità devolute a coloro i quali sono stati interdetti nell'ultimo anno della loro minore età vanno accettate:

Risposta 1: Solo col beneficio d'inventario

Risposta 2: Solo puramente e semplicemente

Risposta 3: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta del legale rappresentante

Risposta 4: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta del giudice tutelare valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000757

Quesito: Il tutore dell'interdetto Caio si reca dal notaio chiedendo di accettare l'eredità devoluta all'incapace. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che le eredità devolute agli interdetti non si possono accettare se non col beneficio d'inventario, osservate le disposizioni della legge circa l'autorizzazione giudiziale

Risposta 2: Che l'accettazione delle eredità devolute agli interdetti può farsi sia puramente e semplicemente che col beneficio d'inventario a scelta del legale rappresentante, osservate le disposizioni della legge circa l'autorizzazione giudiziale

Risposta 3: Che l'accettazione delle eredità devolute agli interdetti può farsi solo puramente e semplicemente, osservate le disposizioni della legge circa l'autorizzazione giudiziale

Risposta 4: Che l'accettazione delle eredità devolute agli interdetti può farsi sia puramente e semplicemente che con il beneficio d'inventario a scelta dell'autorità giudiziaria che concede l'autorizzazione, valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000758

Quesito: I genitori del minore Caio si recano dal notaio chiedendo di accettare l'eredità devoluta all'incapace. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che le eredità devolute ai minori non si possono accettare se non col beneficio d'inventario, osservate le disposizioni della legge circa l'autorizzazione giudiziale

Risposta 2: Che l'accettazione delle eredità devolute ai minori può farsi sia puramente e semplicemente che col beneficio d'inventario a scelta del legale rappresentante, osservate le disposizioni della legge circa l'autorizzazione giudiziale

Risposta 3: Che l'accettazione delle eredità devolute ai minori può farsi solo puramente e semplicemente, osservate le disposizioni della legge circa l'autorizzazione giudiziale

Risposta 4: Che l'accettazione delle eredità devolute ai minori può farsi sia puramente e semplicemente che con il beneficio d'inventario a scelta dell'autorità giudiziaria che concede l'autorizzazione, valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000759

Quesito: Gli inabilitati per abuso abituale di sostanze stupefacenti possono accettare le eredità loro devolute:

Risposta 1: Solo col beneficio d'inventario

Risposta 2: Solo puramente e semplicemente

Risposta 3: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta dell'inabilitato con il consenso del curatore

Risposta 4: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta del giudice tutelare valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000760

Quesito: I minori emancipati autorizzati all'esercizio dell'impresa possono accettare le eredità loro devolute:

Risposta 1: Solo col beneficio d'inventario

Risposta 2: Solo puramente e semplicemente

Risposta 3: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta dell'emancipato con il consenso del curatore

Risposta 4: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta del giudice tutelare valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000761

Quesito: Per l'accettazione dell'eredità col beneficio d'inventario da parte dell'inabilitato, occorre:

Risposta 1: La manifestazione di volontà dell'inabilitato con il consenso del curatore e con la preventiva autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 2: La manifestazione di volontà dell'inabilitato con il consenso del curatore e senza alcuna autorizzazione

Risposta 3: La sola manifestazione di volontà dell'inabilitato

Risposta 4: La sola manifestazione di volontà del curatore dell'inabilitato

Liv. diff.: 1

Numero: 000762

Quesito: Per l'accettazione dell'eredità col beneficio d'inventario da parte del minore emancipato è necessaria:

Risposta 1: La manifestazione di volontà dell'emancipato con il consenso del curatore e con la preventiva autorizzazione del giudice tutelare

Risposta 2: La manifestazione di volontà dell'emancipato con il consenso del curatore e senza alcuna autorizzazione

Risposta 3: La sola manifestazione di volontà dell'emancipato

Risposta 4: La sola manifestazione di volontà del curatore dell'emancipato

Liv. diff.: 1

Numero: 000763

Quesito: A norma del codice civile le associazioni riconosciute possono accettare le eredità ad esse devolute?

Risposta 1: Sì, ma solo col beneficio d'inventario

Risposta 2: No, salvo che si tratti di associazioni di volontariato

Risposta 3: Sì, sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente

Risposta 4: Sì, anche puramente e semplicemente, purché a mezzo di un curatore speciale o dell'esecutore testamentario se nominato

Liv. diff.: 1

Numero: 000764

Quesito: A norma del codice civile le fondazioni possono accettare le eredità ad esse devolute?

Risposta 1: Sì, ma solo col beneficio d'inventario

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente

Risposta 4: Sì, ma solo puramente e semplicemente

Liv. diff.: 1

Numero: 000765

Quesito: Le eredità devolute alle persone giuridiche, fatta eccezione per le società, si possono accettare:

Risposta 1: Solo col beneficio d'inventario

Risposta 2: Solo puramente e semplicemente, osservate le disposizioni della legge se la successione è legittima

Risposta 3: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta del legale rappresentante

Risposta 4: Sia col beneficio d'inventario che puramente e semplicemente a scelta dell'autorità giudiziaria competente che concede l'autorizzazione, valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000766

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società per azioni?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, purché il capitale sociale sia inferiore al valore netto dell'asse ereditario devoluto

Risposta 3: Sì, purché il capitale sociale sia superiore al valore netto dell'asse ereditario devoluto

Risposta 4: No, salvo che l'eredità abbia valore superiore a cinque miliardi

Liv. diff.: 1

Numero: 000767

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società in accomandita per azioni?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se l'eredità comprende beni immateriali

Risposta 4: No, esclusivamente se nell'eredità sono compresi solo beni che non si possono conservare

Liv. diff.: 1

Numero: 000768

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società a responsabilità limitata?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di società unipersonali

Risposta 4: Sì, ma solo se l'eredità ha passività superiori al capitale nominale della società a responsabilità limitata

Liv. diff.: 1

Numero: 000769

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società cooperative a responsabilità limitata?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratti di piccole cooperative

Risposta 4: No, se l'eredità devoluta ha valore netto inferiore a cento milioni

Liv. diff.: 1

Numero: 000770

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società cooperative a responsabilità illimitata?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se l'eredità comprende beni immobili

Risposta 4: Sì, ma solo se l'eredità ha un valore superiore a un miliardo

Liv. diff.: 1

Numero: 000771

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società semplici?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se la società è costituita esclusivamente da soci d'opera

Risposta 4: Sì, ma solo se la società è iscritta nel registro delle imprese

Liv. diff.: 1

Numero: 000772

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società in nome collettivo?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, salvo che l'eredità comprenda esclusivamente beni mobili che non si possono conservare

Risposta 4: Sì, salvo che l'eredità comprenda esclusivamente beni immateriali

Liv. diff.: 1

Numero: 000773

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione che impone alle persone giuridiche di accettare con beneficio d'inventario le eredità ad esse devolute si applica anche alle società in accomandita semplice?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se i soci accomandanti sono in numero superiore agli accomandatari

Risposta 4: Sì, ma solo se al momento dell'apertura della successione sono venuti a mancare tutti i soci accomandatari e non si è provveduto alla nomina dell'amministratore provvisorio

Liv. diff.: 1

Numero: 000774

Quesito: Il legale rappresentante di una fondazione che ha ottenuto il riconoscimento si reca dal notaio chiedendo di accettare l'eredità devoluta alla fondazione. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che l'accettazione delle eredità devolute alle fondazioni non può farsi che col beneficio d'inventario

Risposta 2: Che l'accettazione delle eredità devolute alle fondazioni può farsi sia puramente e semplicemente che col beneficio d'inventario a scelta del legale rappresentante

Risposta 3: Che l'accettazione delle eredità devolute alle fondazioni può farsi solo puramente e semplicemente

Risposta 4: Che l'accettazione delle eredità devolute alle fondazioni può farsi sia puramente e semplicemente che con il beneficio d'inventario a scelta dell'autorità governativa che attua il controllo, valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000775

Quesito: Il legale rappresentante di una associazione riconosciuta si reca dal notaio chiedendo di accettare l'eredità devoluta all'associazione. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che l'accettazione delle eredità devolute alle associazioni riconosciute non può farsi che col beneficio d'inventario

Risposta 2: Che l'accettazione delle eredità devolute alle associazioni riconosciute può farsi sia puramente e semplicemente che col beneficio d'inventario a scelta del legale rappresentante

Risposta 3: Che l'accettazione delle eredità devolute alle associazioni riconosciute può farsi solo puramente e semplicemente

Risposta 4: Che l'accettazione delle eredità devolute alle associazioni riconosciute può farsi sia puramente e semplicemente che con il beneficio d'inventario a scelta dell'autorità governativa competente per il controllo sulle stesse, valutata la consistenza patrimoniale dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000776 - (*)

Quesito: Come devono accettare le eredità loro devolute le persone giuridiche diverse dalle società?

Risposta 1: Col beneficio d'inventario

Risposta 2: Col beneficio d'inventario previa autorizzazione del tribunale del luogo di apertura della successione

Risposta 3: Puramente e semplicemente, ma osservate le disposizioni di legge circa l'autorizzazione governativa

Risposta 4: Puramente e semplicemente senza autorizzazione alcuna

Liv. diff.: 1

Numero: 000777

Quesito: A norma del codice civile, quale tra le seguenti ipotesi costituisce accettazione espressa dell'eredità?

Risposta 1: L'avere il chiamato all'eredità, in una scrittura privata, dichiarato di accettarla

Risposta 2: L'avere il chiamato all'eredità compiuto un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede

Risposta 3: L'avere il chiamato all'eredità presentato la dichiarazione di successione

Risposta 4: L'avere il chiamato all'eredità rinunziato, verso corrispettivo, ai diritti di successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000778

Quesito: A norma del codice civile, quale tra le seguenti ipotesi costituisce accettazione espressa dell'eredità?

Risposta 1: L'avere il chiamato all'eredità, in un atto pubblico, dichiarato di accettarla

Risposta 2: L'avere il chiamato all'eredità compiuto un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede

Risposta 3: L'avere il chiamato all'eredità presentato la dichiarazione di successione

Risposta 4: L'avere il chiamato all'eredità rinunziato, verso corrispettivo, ai diritti di successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000779

Quesito: A norma del codice civile, quale tra le seguenti ipotesi costituisce accettazione espressa dell'eredità?

Risposta 1: L'avere il chiamato all'eredità, in un atto pubblico, assunto il titolo di erede

Risposta 2: L'avere il chiamato all'eredità compiuto un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede

Risposta 3: L'avere il chiamato all'eredità presentato la dichiarazione di successione

Risposta 4: L'avere il chiamato all'eredità rinunziato, verso corrispettivo, ai diritti di successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000780

Quesito: A norma del codice civile, quale tra le seguenti ipotesi costituisce accettazione espressa dell'eredità?

Risposta 1: L'avere il chiamato all'eredità, in una scrittura privata, assunto il titolo di erede

Risposta 2: L'avere il chiamato all'eredità compiuto un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede

Risposta 3: L'avere il chiamato all'eredità presentato la dichiarazione di successione

Risposta 4: L'avere il chiamato all'eredità rinunziato, verso corrispettivo, ai diritti di successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000781

Quesito: Tizio, maggiorenne, chiamato per legge all'eredità del padre Caio, deceduto da dieci giorni, vende per lire diecimila una bicicletta del defunto e permuta un orologio del defunto stesso con una catenina d'oro da regalare alla moglie. Si reca quindi dal notaio e, dopo averlo reso edotto di tali operazioni e della circostanza che il patrimonio ereditario è composto di soli beni mobili, gli chiede di predisporre l'atto di accettazione dell'eredità col beneficio d'inventario. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che la vendita e la permuta da lui poste in essere, comportando l'accettazione tacita dell'eredità, impediscono l'accettazione beneficiata

Risposta 2: Che l'eredità può essere da lui accettata col beneficio d'inventario purché Tizio ricostituisca il patrimonio ereditario risolvendo i contratti di vendita e di permuta posti in essere

Risposta 3: Che il diritto di accettare l'eredità col beneficio d'inventario spetta soltanto agli incapaci e alle persone giuridiche

Risposta 4: Che l'eredità non può, nel caso di specie, essere accettata col beneficio d'inventario, essendo il patrimonio ereditario composto di soli beni mobili

Liv. diff.: 2

Numero: 000782

Quesito: Se il chiamato all'eredità muore senza averla accettata, il diritto di accettarla:

Risposta 1: Si trasmette agli eredi

Risposta 2: Non si trasmette agli eredi

Risposta 3: Si trasmette solo ai legittimari

Risposta 4: Si devolve solo per rappresentazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000783

Quesito: Tizio, celibe e senza discendenti, unico chiamato per legge all'eredità del padre Caio, muore senza averla accettata pochi giorni dopo il padre. Tizia, convivente "more uxorio" di Tizio, si reca dal notaio e, dopo avergli esibito un testamento olografo con il quale lo stesso Tizio l'ha nominata erede universale, gli chiede di chiarirle la sua posizione riguardo all'eredità di Caio. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che il diritto di accettare l'eredità di Caio si trasmetterà a Tizia se ed in quanto la medesima avrà accettato l'eredità di Tizio

Risposta 2: Che il diritto di accettare l'eredità di Caio in ogni caso non si trasmetterà a Tizia

Risposta 3: Che il diritto di accettare l'eredità di Caio si trasmetterà a Tizia solo se quest'ultima rinunzierà all'eredità di Tizio

Risposta 4: Che il diritto di accettare l'eredità di Caio si trasmetterà a Tizia solo in mancanza di chiamati ulteriori di Caio

Liv. diff.: 3

Numero: 000784

Quesito: Il diritto di accettare l'eredità in cui le passività siano prevalenti, in assenza di atti interruttivi o sospensivi, si prescrive:

Risposta 1: In dieci anni

Risposta 2: In cinque anni

Risposta 3: In tre anni

Risposta 4: In venti anni

Liv. diff.: 1

Numero: 000785

Quesito: Da quando decorre il termine per l'accettazione dell'eredità in caso di successione legittima?

Risposta 1: Dal giorno dell'apertura della successione

Risposta 2: Dal giorno dell'immissione nel possesso materiale dei beni ereditari

Risposta 3: Dal giorno in cui si è avuta notizia dell'apertura della successione

Risposta 4: Dalla data di presentazione della dichiarazione di successione all'ufficio del registro

Liv. diff.: 1

Numero: 000786

Quesito: In quanti anni si prescrive il diritto di accettare l'eredità?

Risposta 1: Dieci anni

Risposta 2: Cinque anni

Risposta 3: Mai

Risposta 4: Venti anni

Liv. diff.: 1

Numero: 000787

Quesito: Se il chiamato all'eredità non ha fatto la dichiarazione di accettazione o di rinunzia all'eredità entro il termine fissato dalla autorità giudiziaria, egli:

Risposta 1: Perde il diritto di accettare

Risposta 2: E' considerato erede puro e semplice

Risposta 3: E' considerato chiamato, ma si dovrà provvedere alla nomina del curatore dell'eredità giacente

Risposta 4: E' considerato curatore di diritto dell'eredità fino a quando altro dei chiamati abbia accettato l'eredità stessa

Liv. diff.: 1

Numero: 000788

Quesito: A Tizio, unico chiamato all'eredità del padre Caio, deceduto da tre mesi e che non è nel possesso di beni ereditari, viene fissato dall'autorità giudiziaria un termine di sessanta giorni per accettare o rinunziare all'eredità. Trascorso il predetto termine senza che abbia fatto alcuna dichiarazione in merito, Tizio:

Risposta 1: Perde il diritto di accettare

Risposta 2: E' considerato erede puro e semplice

Risposta 3: Rimane nella posizione di chiamato, ma si dovrà provvedere alla nomina del curatore dell'eredità giacente

Risposta 4: Rimane nella posizione di chiamato, ma se successivamente vorrà accettare l'eredità, potrà farlo solo con il beneficio d'inventario

Liv. diff.: 1

Numero: 000789

Quesito: Chi può chiedere che l'autorità giudiziaria fissi un termine entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all'eredità?

Risposta 1: Chiunque vi ha interesse

Risposta 2: I soli chiamati per legge

Risposta 3: I soli legittimari

Risposta 4: I soli legatari

Liv. diff.: 1

Numero: 000790

Quesito: Si può impugnare l'accettazione dell'eredità?

Risposta 1: Sì, quando sia effetto di violenza o dolo

Risposta 2: Sì, ma nel solo caso in cui sia effetto di violenza

Risposta 3: Sì, quando sia effetto di violenza o di errore sulla persona di colui della cui eredità si tratta

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000791

Quesito: Quando l'accettazione di eredità è effetto di violenza, la relativa azione di impugnazione:

Risposta 1: Si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza

Risposta 2: Si prescrive in dieci anni dal giorno in cui si è aperta la successione

Risposta 3: Si prescrive in dieci anni dal giorno dell'accettazione dell'eredità

Risposta 4: E' imprescrittibile

Liv. diff.: 2

Numero: 000792

Quesito: Quando l'accettazione di eredità è effetto di dolo, la relativa azione di impugnazione:

Risposta 1: Si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è stato scoperto il dolo

Risposta 2: Si prescrive in dieci anni dal giorno in cui si è aperta la successione

Risposta 3: Si prescrive in dieci anni dal giorno dell'accettazione dell'eredità

Risposta 4: E' imprescrittibile

Liv. diff.: 2

Numero: 000793

Quesito: A norma del codice civile l'accettazione dell'eredità non si può impugnare:

Risposta 1: Se è viziata da errore

Risposta 2: Se è effetto di violenza

Risposta 3: Se è effetto di dolo

Risposta 4: Se è effetto di violenza ed è stata fatta col beneficio d'inventario

Liv. diff.: 2

Numero: 000794

Quesito: La dichiarazione di accettazione dell'eredità col beneficio d'inventario deve essere trascritta?

Risposta 1: Sì, sempre

Risposta 2: Sì, ma solo se nel patrimonio ereditario vi sono beni immobili

Risposta 3: Sì, ma solo se l'erede beneficiato è un incapace o un ente morale

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000795

Quesito: A norma del codice civile, presso quale ufficio dei registri immobiliari il cancelliere deve trascrivere la dichiarazione di accettazione dell'eredità col beneficio d'inventario?

Risposta 1: Presso l'ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Presso l'ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si trova l'immobile di maggior valore tra quelli caduti in successione

Risposta 3: Presso tutti gli uffici dei registri immobiliari dei luoghi in cui si trovano gli immobili caduti in successione

Risposta 4: Presso l'ufficio dei registri immobiliari del luogo di domicilio dell'erede

Liv. diff.: 1

Numero: 000796

Quesito: Tizio, chiamato per legge all'eredità del padre Caio e nel possesso di beni ereditari, ha cominciato l'inventario entro tre mesi dal giorno della apertura della successione e, non essendo stato in grado di completarlo, ha ottenuto dal pretore del luogo in cui si è aperta la successione una proroga di tre mesi. Trascorrono gli ulteriori tre mesi senza che l'inventario sia stato compiuto; Tizio, a norma del codice civile, è considerato:

Risposta 1: Erede puro e semplice

Risposta 2: Erede beneficiato

Risposta 3: Erede beneficiato per i beni di cui è stato completato l'inventario, erede puro e semplice per gli altri beni

Risposta 4: Chiamato senza poteri di amministrazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000797

Quesito: Entro quale termine il chiamato all'eredità, che si trova a qualsiasi titolo nel possesso di beni ereditari, deve fare o comunque cominciare l'inventario per non essere considerato erede puro e semplice?

Risposta 1: Tre mesi dal giorno dell'apertura della successione o della notizia della devoluta eredità

Risposta 2: Quattro mesi dal giorno dell'apertura della successione o della notizia della devoluta eredità

Risposta 3: Quaranta giorni dal giorno dell'apertura della successione o della notizia della devoluta eredità

Risposta 4: Un anno dal giorno dell'apertura della successione o della notizia della devoluta eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000798

Quesito: Entro quale termine il chiamato all'eredità, che si trova a qualsiasi titolo nel possesso di beni ereditari e che ha compiuto l'inventario ma non ha ancora fatto la dichiarazione di accettazione di eredità con beneficio d'inventario, deve deliberare se accetta o rinunzia all'eredità per non essere considerato erede puro e semplice?

Risposta 1: Quaranta giorni dal compimento dell'inventario

Risposta 2: Sei mesi dall'apertura della successione

Risposta 3: Entro un anno dall'apertura della successione

Risposta 4: Centottanta giorni dall'inizio dell'inventario

Liv. diff.: 1

Numero: 000799

Quesito: Entro quale termine il chiamato all'eredità, che non è nel possesso dei beni ereditari, può fare dichiarazione di accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario?

Risposta 1: Sino a che il diritto di accettare non è prescritto

Risposta 2: Sino a sei mesi dalla notizia che il chiamato abbia avuto dell'apertura della successione

Risposta 3: Sino a sei mesi dall'apertura della successione o dalla notizia della devoluta eredità

Risposta 4: Sino a quando altro chiamato non abbia accettato puramente e semplicemente

Liv. diff.: 1

Numero: 000800

Quesito: A Tizio, unico chiamato all'eredità del padre Caio, deceduto da tre mesi e che non è nel possesso di beni ereditari, viene fissato dall'autorità giudiziaria un termine di sessanta giorni per accettare o rinunziare all'eredità. Entro tale termine, Tizio si reca quindi dal notaio, dichiarandogli di voler accettare l'eredità col beneficio d'inventario, ma senza provvedere immediatamente al compimento dell'inventario. Il notaio gli risponderà:

Risposta 1: Che entro il termine assegnatogli egli deve compiere anche l'inventario, altrimenti sarà considerato erede puro e semplice, salvo che l'autorità giudiziaria gli accordi una dilazione per compiere l'inventario

Risposta 2: Che entro il termine assegnatogli egli deve fare solo la dichiarazione di accettazione e che, nei successivi trenta giorni, dovrà richiedere all'autorità giudiziaria la fissazione di un termine per il compimento dell'inventario

Risposta 3: Che entro il termine assegnatogli egli deve compire solo l'inventario, potendo richiedere alla stessa autorità giudiziaria la fissazione di un termine per la dichiarazione di accettazione

Risposta 4: Che egli può non osservare il termine assegnatogli in quanto, non essendo in possesso di beni ereditari, il diritto di accettare si prescrive comunque in dieci anni dall'apertura della successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000801

Quesito: Quando il debitore diventa erede del creditore, l'obbligazione si estingue?

Risposta 1: Sì, salvo che l'erede abbia accettato l'eredità con beneficio di inventario

Risposta 2: Sì, salvo il caso di prestazione infungibile

Risposta 3: Sì, sempre

Risposta 4: Sì, se previsto nel titolo costitutivo dell'obbligazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000802

Quesito: Tizio, istituito erede universale da Caio, ha accettato l'eredità con il beneficio dell'inventario. L'obbligazione per la quale Caio era debitore di Tizio è, in tal caso, estinta?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: Sì, salvo che i creditori dell'eredità abbiano esercitato la separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede

Risposta 4: Sì, ma solo nel caso in cui Tizio sia legittimario di Caio

Liv. diff.: 1

Numero: 000803

Quesito: A norma del codice civile, l'effetto del beneficio d'inventario consiste:

Risposta 1: Nel tener distinto il patrimonio del defunto da quello dell'erede

Risposta 2: Nel tener distinto il patrimonio del defunto da quello dell'erede esclusivamente nel limite del valore dei diritti sui beni immobili a lui pervenuti

Risposta 3: Nel far assumere all'erede la responsabilità per i debiti ereditari nel limite dell'attivo dell'asse con esclusione del valore dei diritti sui beni immateriali ove esistenti

Risposta 4: Nel tener distinto il patrimonio dell'erede da quello dei legatari

Liv. diff.: 1

Numero: 000804

Quesito: A norma del codice civile, l'effetto del beneficio d'inventario consiste:

Risposta 1: Nel tener distinto il patrimonio del defunto da quello dell'erede

Risposta 2: Nel far assumere all'erede la responsabilità per i debiti ereditari anche oltre il valore dei beni a lui pervenuti

Risposta 3: Nel tener distinto il patrimonio dell'erede che ha accettato col beneficio d'inventario da quello degli altri eventuali coeredi o legatari

Risposta 4: Nel tener distinto il patrimonio dell'erede da quello dei legatari

Liv. diff.: 1

Numero: 000805

Quesito: I creditori dell'eredità e i legatari, i quali hanno preferenza sul patrimonio ereditario di fronte ai creditori dell'erede, se vogliono conservare questa preferenza anche nel caso che l'erede decada dal beneficio d'inventario, devono:

Risposta 1: Domandare la separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede

Risposta 2: Iscrivere ipoteca legale sui beni ereditari

Risposta 3: Domandare la decadenza dell'erede dal beneficio d'inventario, producendosi per legge la separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede

Risposta 4: Notificare l'atto con il quale comunicano all'erede la loro volontà di avvalersi del privilegio posto dalla legge sui beni ereditari

Liv. diff.: 2

Numero: 000806

Quesito: L'erede con beneficio d'inventario risponde dell'amministrazione dei beni ereditari?

Risposta 1: Sì, ma solo per colpa grave

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: Sì, ma solo se ha compiuto atti di disposizione del patrimonio ereditario senza l'autorizzazione giudiziaria

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000807

Quesito: Tizio, maggiore di età, si reca dal notaio dichiarandogli che sei anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredità paterna e che intende ora alienare con atto di data certa la collezione di francobolli del padre senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dirà:

Risposta 1: Che Tizio può alienare la collezione di francobolli senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario essendo trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettazione dell'eredità ed essendo i francobolli beni mobili

Risposta 2: Che Tizio, prima di alienare la collezione di francobolli, dovrà munirsi dell'autorizzazione giudiziaria essendo il bene in questione una universalità di beni mobili

Risposta 3: Che Tizio può alienare la collezione di francobolli senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario solo se il corrispettivo ricevuto sia reimpiegato per la conservazione di altri beni ereditari

Risposta 4: Che Tizio non può in ogni caso alienare la collezione di francobolli, neppure con l'autorizzazione giudiziaria, fino a quando non sia definita con decreto la procedura di liquidazione dell'eredità

Liv. diff.: 2

Numero: 000808

Quesito: Tizio, maggiore di età, si reca dal notaio dichiarandogli che sei anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredità paterna e che intende alienare un appartamento, costituente bene ereditario, senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dirà:

Risposta 1: Che Tizio può alienare l'appartamento previo rilascio della autorizzazione giudiziaria e con l'osservanza delle forme prescritte dal codice di procedura civile

Risposta 2: Che Tizio può alienare l'appartamento senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario essendo trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettazione dell'eredità

Risposta 3: Che Tizio può alienare l'appartamento senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario solo se il corrispettivo ricevuto sia reimpiegato per la conservazione di altri beni ereditari

Risposta 4: Che Tizio non può in ogni caso alienare l'appartamento, neppure con l'autorizzazione giudiziaria, fino a quando non sia definita con decreto la procedura di liquidazione dell'eredità

Liv. diff.: 2

Numero: 000809

Quesito: Tizio, maggiore di età, si reca dal notaio dichiarandogli che tre anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredità del padre, deceduto da oltre cinque anni, e che intende alienare con atto di data certa la collezione di francobolli del padre senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dirà:

Risposta 1: Che Tizio può alienare la collezione di francobolli previo rilascio dell'autorizzazione giudiziaria e con l'osservanza delle forme prescritte dal codice di procedura civile

Risposta 2: Che Tizio può alienare la collezione di francobolli senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario essendo trascorsi cinque anni dall'apertura della successione ed essendo i francobolli beni mobili

Risposta 3: Che Tizio può alienare la collezione di francobolli senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario solo se il corrispettivo ricevuto sia reimpiegato per la conservazione di altri beni ereditari

Risposta 4: Che Tizio non può in ogni caso alienare la collezione di francobolli, neppure con l'autorizzazione giudiziaria, fino a quando non sia definita con decreto la procedura di liquidazione dell'eredità

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 000810

Quesito: In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario?

Risposta 1: Se aliena beni immobili ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile

Risposta 2: Se omette in mala fede di denunziare nell'inventario passività ereditarie

Risposta 3: Se omette, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità

Risposta 4: Se omette, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario crediti dell'eredità

Liv. diff.: 3

Numero: 000811

Quesito: In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario?

Risposta 1: Se ipoteca beni immobili ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile

Risposta 2: Se omette in mala fede di denunziare nell'inventario passività ereditarie

Risposta 3: Se omette, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità

Risposta 4: Se omette, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario crediti dell'eredità

Liv. diff.: 3

Numero: 000812

Quesito: In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario?

Risposta 1: Se sottopone a pegno beni ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile

Risposta 2: Se omette in mala fede di denunziare nell'inventario passività ereditarie

Risposta 3: Se omette, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità

Risposta 4: Se omette, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario crediti dell'eredità

Liv. diff.: 3

Numero: 000813

Quesito: In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario?

Risposta 1: Se transige relativamente a beni ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile

Risposta 2: Se omette in mala fede di denunziare nell'inventario passività ereditarie

Risposta 3: Se omette in buona fede di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità

Risposta 4: Se omette in buona fede di denunziare nell'inventario crediti dell'eredità

Liv. diff.: 3

Numero: 000814

Quesito: Per la vendita di beni mobili facenti parte di un'eredità accettata con beneficio d'inventario da un soggetto pienamente capace, la relativa autorizzazione giudiziaria è sempre necessaria per non decadere dal beneficio stesso?

Risposta 1: No, trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettare con beneficio d'inventario

Risposta 2:

Risposta 3: No, trascorsi tre anni dal compimento dell'inventario

Risposta 4: Sì, fino a quando sia stato compiuto l'inventario

Liv. diff.: 2

Numero: 000815

Quesito: In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario?

Risposta 1: Se ha omesso in mala fede di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità

Risposta 2: Se ha omesso, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità

Risposta 3: Se ha omesso in mala fede di denunziare nell'inventario passività ereditarie

Risposta 4: Se ha omesso, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario crediti dell'eredità

Liv. diff.: 3

Numero: 000816

Quesito: In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario?

Risposta 1: Se ha denunziato in mala fede nell'inventario passività non esistenti

Risposta 2: Se ha denunziato, ancorché in buona fede, nell'inventario passività non esistenti

Risposta 3: Se ha omesso in mala fede di denunziare nell'inventario passività ereditarie

Risposta 4: Se ha omesso, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario crediti dell'eredità

Liv. diff.: 3

Numero: 000817

Quesito: Ove l'erede abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario e provveda alla liquidazione in favore dei creditori individualmente, una volta esaurito l'asse ereditario i creditori rimasti insoddisfatti:

Risposta 1: Hanno soltanto diritto di regresso contro i legatari ancorché di cosa determinata appartenente al testatore, nei limiti del valore del legato

Risposta 2: Hanno diritto di regresso esclusivamente contro i legatari di cose genericamente determinate, nei limiti di valore del legato

Risposta 3: Hanno diritto di regresso sia contro i legatari, che contro quanti hanno ricevuto in vita donazioni dalla persona della cui eredità si tratta

Risposta 4: Hanno diritto di regresso soltanto contro i legatari di cosa determinata

Liv. diff.: 2

Numero: 000818

Quesito: A quali soggetti l'erede con beneficio d'inventario ha l'obbligo di rendere conto della sua amministrazione?

Risposta 1: Solo ai creditori e ai legatari

Risposta 2: Ai creditori, ai legatari e ai coeredi che non hanno accettato con il beneficio d'inventario

Risposta 3: Solo ai coeredi che non hanno accettato con il beneficio d'inventario

Risposta 4: Al pretore competente secondo il luogo di apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000819

Quesito: I creditori ereditari possono far assegnare all'erede con beneficio d'inventario un termine per rendere il conto della sua amministrazione?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se è trascorso più di un anno dall'accettazione con beneficio d'inventario

Risposta 3: Sì, ma solo se nell'eredità sono compresi beni che non si possono conservare o la cui conservazione importi grave dispendio

Risposta 4: No

Liv. diff.: 2

Numero: 000820

Quesito: A quale conseguenza si espone l'erede, che, avendo accettato con beneficio d'inventario, abbia scelto, senza opposizione dei creditori e dei legatari, di pagare costoro a misura che si presentano e che successivamente sia stato costituito in mora a presentare il conto e non abbia ancora soddisfatto a questo obbligo?

Risposta 1: Può essere costretto a pagare con i propri beni

Risposta 2: Non può essere costretto a pagare con i propri beni, ma deve prestare idonea garanzia reale

Risposta 3: Deve rilasciare tutti i beni ereditari a favore dei creditori e dei legatari

Risposta 4: Perde l'amministrazione e l'autorità giudiziaria competente nomina un curatore perché provveda alla liquidazione secondo le norme della liquidazione concorsuale

Liv. diff.: 3

Numero: 000821

Quesito: A Tizio, erede con beneficio d'inventario, è stata notificata nei termini opposizione da parte di alcuni creditori ereditari alla liquidazione individuale. Pertanto a norma del codice civile egli:

Risposta 1: Non può eseguire pagamenti, ma deve provvedere alla liquidazione dell'eredità nell'interesse di tutti i creditori e legatari

Risposta 2: Deve provvedere al pagamento di creditori e legatari a misura che si presentano

Risposta 3: Deve provvedere alla liquidazione dell'eredità nell'interesse dei creditori che hanno fatto opposizione e, se l'asse ereditario non è esaurito, pagare i creditori e legatari che non hanno fatto opposizione

Risposta 4: Deve provvedere alla liquidazione dell'eredità nell'interesse dei legatari, abbiano o non abbiano fatto opposizione e, se l'asse ereditario non è esaurito, pagare i creditori

Liv. diff.: 2

Numero: 000822

Quesito: A Tizio, erede con beneficio d'inventario, è stata notificata nei termini opposizione da parte di alcuni creditori ereditari alla liquidazione individuale. A norma del codice civile egli deve, fra l'altro, non oltre un mese dalla notificazione dell'opposizione:

Risposta 1: Invitare, a mezzo di un notaio del luogo dell'aperta successione, i creditori e legatari a presentare, entro un termine stabilito dal notaio stesso e non inferiore a giorni trenta, le dichiarazioni di credito

Risposta 2: Chiedere al pretore del luogo dell'aperta successione di fissare un termine ai creditori e legatari per presentare le dichiarazioni di credito

Risposta 3: Chiedere al pretore del luogo dell'aperta successione di nominare un notaio che provveda a liquidare le attività ereditarie

Risposta 4: Chiedere al pretore del luogo dell'aperta successione di nominare un notaio che rappresenti i creditori e legatari residenti fuori distretto, e di essere autorizzato a provvedere, con l'assistenza del notaio medesimo, a liquidare le attività ereditarie

Liv. diff.: 3

Numero: 000823

Quesito: Tizio, erede con beneficio d'inventario, sta provvedendo alla liquidazione dell'eredità nell'interesse di tutti i creditori e legatari. Nel corso della procedura si rende necessario, per soddisfare i creditori, comprendere nella liquidazione anche l'oggetto di un legato di specie. Sulla somma che residua dopo il pagamento dei creditori il legatario di specie:

Risposta 1: E' preferito agli altri legatari

Risposta 2: Ha gli stessi diritti degli altri legatari

Risposta 3: E' preferito agli altri legatari solo se il testatore abbia disposto in tal senso

Risposta 4: E' preferito agli altri legatari solo se il testatore abbia disposto in tal senso e l'oggetto del legato di specie sia un bene immobile

Liv. diff.: 3

Numero: 000824

Quesito: Tizio, erede con beneficio d'inventario, sta provvedendo alla liquidazione dell'eredità nell'interesse di tutti i creditori e legatari. Nel corso della procedura si rende necessario, per soddisfare i creditori, comprendere nella liquidazione anche l'oggetto di un legato di specie. Sulla somma che residua dopo il pagamento dei creditori il legatario di specie:

Risposta 1: E' preferito agli altri legatari

Risposta 2: Ha gli stessi diritti degli altri legatari

Risposta 3: E' preferito agli altri legatari di specie, ma non ai legatari di genere

Risposta 4: E' preferito agli altri legatari solo se il testatore abbia disposto in tal senso

Liv. diff.: 3

Numero: 000825

Quesito: Quando non vi è opposizione di creditori o di legatari alla liquidazione individuale, l'erede con beneficio d'inventario, che non abbia ancora eseguito pagamenti, può valersi della procedura di liquidazione concorsuale dell'eredità?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo previo parere favorevole della maggioranza dei creditori chirografari

Risposta 3: Sì, ma solo previo parere favorevole della maggioranza dei creditori e legatari e con l'autorizzazione del tribunale del luogo dell'aperta successione

Risposta 4: No

Liv. diff.: 2

Numero: 000826

Quesito: Quando non vi è opposizione di creditori o legatari alla liquidazione individuale, l'erede con beneficio d'inventario, che non abbia ancora eseguito pagamenti, può valersi della procedura di liquidazione concorsuale dell'eredità?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se non vi sia l'opposizione della maggioranza dei creditori alla liquidazione concorsuale

Risposta 3: Sì, ma solo previo parere favorevole della maggioranza dei creditori e legatari e con l'autorizzazione del tribunale del luogo dell'aperta successione

Risposta 4: Sì, ma solo previo parere favorevole di tutti i creditori privilegiati e quello della maggioranza dei creditori chirografari

Liv. diff.: 2

Numero: 000827

Quesito: In quale dei seguenti casi l'erede decade dal beneficio d'inventario?

Risposta 1: Se non forma lo stato di graduazione nel termine assegnatogli dall'autorità giudiziaria

Risposta 2: Se aliena o sottopone a pegno o ipoteca suoi beni personali o transige relativamente a questi beni senza l'autorizzazione giudiziaria

Risposta 3: Se aliena beni mobili ereditari trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettare con beneficio d'inventario

Risposta 4: Se omette, ancorché in buona fede, di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità

Liv. diff.: 2

Numero: 000828

Quesito: Chi può procedere al rilascio dei beni ereditari a favore dei creditori e legatari?

Risposta 1: L'erede con beneficio d'inventario, non oltre un mese dalla scadenza del termine stabilito per presentare le dichiarazioni di credito, se non ha provveduto ad alcun atto di liquidazione

Risposta 2: L'erede che ha accettato puramente e semplicemente l'eredità, entro tre mesi dall'accettazione stessa

Risposta 3: L'erede decaduto dal beneficio d'inventario, nel termine di trenta giorni dal verificarsi del fatto che ha determinato la decadenza

Risposta 4: L'erede decaduto dal beneficio d'inventario, senza alcun limite di tempo

Liv. diff.: 2

Numero: 000829

Quesito: La dichiarazione di rilascio di tutti i beni ereditari, effettuata dall'erede con beneficio d'inventario a favore dei creditori e legatari, deve essere trascritta presso gli uffici dei registri immobiliari dei luoghi in cui si trovano gli immobili ereditari?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se non vi sia stata precedentemente trascritta l'accettazione con beneficio d'inventario

Risposta 4: Sì, ma solo se presso tali uffici non risulta trascritta l'opposizione al rilascio da parte dei creditori e legatari

Liv. diff.: 3

Numero: 000830

Quesito: Qualora nell'asse ereditario siano compresi solo beni mobili iscritti in pubblici registri, la dichiarazione di rilascio di tutti i beni ereditari, effettuata dall'erede con beneficio d'inventario a favore dei creditori e legatari, deve essere trascritta presso gli uffici dove sono registrati i detti beni?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se non vi sia stata precedentemente trascritta l'accettazione con beneficio d'inventario

Risposta 4: Sì, ma solo se presso tali uffici non risulta trascritta l'opposizione al rilascio da parte dei creditori e legatari

Liv. diff.: 3

Numero: 000831

Quesito: Gli atti di disposizione di beni immobili ereditari compiuti dall'erede con beneficio d'inventario dopo che sia stata trascritta, nei modi previsti dalla legge, la dichiarazione di rilascio dei beni ereditari a favore dei creditori e legatari sono:

Risposta 1: Senza effetto rispetto ai creditori e ai legatari

Risposta 2: Senza effetto rispetto ai soli legatari

Risposta 3: Senza effetto solo rispetto ai creditori privilegiati e ai legatari di specie

Risposta 4: Senza effetto rispetto ai soli creditori

Liv. diff.: 2

Numero: 000832

Quesito: In caso di rilascio di tutti i beni ereditari a favore dei creditori e legatari, l'erede resta liberato da ogni responsabilità per i debiti ereditari dal momento in cui:

Risposta 1: E' eseguita la consegna dei beni al curatore nominato dal pretore del luogo dell'aperta successione

Risposta 2: E' trascritta, a cura del cancelliere competente, la dichiarazione di rilascio presso l'ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 3: E' nominato, dal pretore del luogo dell'aperta successione, il curatore che dovrà provvedere alla liquidazione

Risposta 4: E' iscritta la dichiarazione di rilascio nel registro delle successioni

Liv. diff.: 3

Numero: 000833

Quesito: Se un'eredità è stata accettata con beneficio d'inventario, ove sia stata trascritta dichiarazione di rilascio dei beni, in mancanza della nomina d'ufficio, chi può fare istanza al pretore del luogo dell'aperta successione affinché venga nominato un curatore che provveda alla liquidazione ?

Risposta 1: L'erede o uno dei creditori o uno dei legatari

Risposta 2: L'erede o tutti i creditori d'accordo tra loro, ma non i legatari

Risposta 3: L'erede o tutti i legatari d'accordo tra loro, ma non i creditori

Risposta 4: Solo gli eventuali creditori

Liv. diff.: 2

Numero: 000834

Quesito: A chi giova l'accettazione d'eredità con beneficio d'inventario fatta da uno dei chiamati?

Risposta 1: Anche a tutti gli altri chiamati

Risposta 2: Solo all'accettante

Risposta 3: Ai soli chiamati che sono nel possesso dei beni

Risposta 4: All'accettante e agli altri chiamati se sono interdetti, minori o inabilitati

Liv. diff.: 1

Numero: 000835

Quesito: L'accettazione con beneficio di inventario fatta da uno dei chiamati giova a tutti gli altri?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo a quegli altri chiamati che siano intervenuti alle operazioni di inventario

Risposta 4: Sì, ma solo se l'inventario è compiuto dallo stesso chiamato che ha fatto la dichiarazione di accettazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000836

Quesito: A norma del codice civile le spese dell'inventario e di ogni altro atto dipendente dall'accettazione con beneficio d'inventario sono a carico:

Risposta 1: Dell'eredità

Risposta 2: Degli eredi per capi

Risposta 3: Degli eredi per capi e dei legatari in proporzione al valore del legato rapportato all'ammontare dell'eredità

Risposta 4: Dei creditori ereditari e dei legatari anche se non hanno esercitato la separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede

Liv. diff.: 1

Numero: 000837

Quesito: La separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede assicura:

Risposta 1: Il soddisfacimento, con i beni del defunto, dei creditori di lui e dei legatari che l'hanno esercitata, a preferenza dei creditori dell'erede

Risposta 2: Il soddisfacimento, con i beni del defunto, dei soli creditori privilegiati di lui, anche se non l'hanno esercitata, a preferenza dei creditori dell'erede

Risposta 3: Il soddisfacimento, con i beni propri dell'erede, dei creditori ereditari e dei legatari che l'hanno esercitata, a preferenza dei creditori dell'erede

Risposta 4: Il soddisfacimento con i beni del defunto dei creditori dell'erede, a preferenza dei creditori del defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000838

Quesito: Il diritto alla separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede spetta anche ai creditori o legatari che hanno altre garanzie sui beni del defunto?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se non si tratti di garanzia ipotecaria

Risposta 4: Sì, ma solo se non si tratti di garanzia fideiussoria

Liv. diff.: 2

Numero: 000839

Quesito: La separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede impedisce ai creditori ereditari e ai legatari che l'hanno esercitata di soddisfarsi anche sui beni propri dell'erede?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo relativamente ai beni immobili

Risposta 4: Sì, ma solo relativamente ai beni mobili

Liv. diff.: 2

Numero: 000840

Quesito: I creditori del defunto possono esercitare la separazione anche rispetto ai beni che formano oggetto di legato di specie?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se il bene oggetto del legato è un bene immobile

Risposta 3: Sì, ma solo se il bene oggetto del legato è un bene mobile registrato

Risposta 4: No

Liv. diff.: 2

Numero: 000841

Quesito: Il diritto alla separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede deve essere esercitato:

Risposta 1: Entro il termine di tre mesi dall'apertura della successione

Risposta 2: Entro il termine di tre mesi dall'accettazione dell'eredità

Risposta 3: Entro il termine di tre mesi dalla iscrizione nel registro delle successioni dell'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario

Risposta 4: Entro il termine di tre mesi dalla trascrizione dell'accettazione dell' eredità con beneficio d'inventario presso l'ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000842

Quesito: Riguardo agli immobili, i creditori del defunto e i legatari esercitano il diritto alla separazione dei beni del defunto stesso da quelli dell'erede:

Risposta 1: Mediante l'iscrizione del credito o del legato sopra ciascuno dei beni stessi

Risposta 2: Mediante domanda giudiziale

Risposta 3: Mediante sentenza di accertamento del credito o del legato da trascriversi presso l'ufficio dei registri immobiliari del luogo in cui si trovano gli immobili

Risposta 4: Mediante istanza da presentare al cancelliere della pretura del luogo in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000843

Quesito: A norma del codice civile, chi è competente a ricevere le dichiarazioni di rinunzia all'eredità?

Risposta 1: Un notaio di qualsiasi distretto o il cancelliere della pretura del mandamento in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Solo il cancelliere della pretura del mandamento in cui si è aperta la successione

Risposta 3: Solo il cancelliere della pretura del mandamento in cui è residente il rinunziante

Risposta 4: Solo un notaio del distretto notarile in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000844

Quesito: Tizio, residente in Napoli, unico chiamato per legge alla successione del padre Caio, deceduto in Milano, luogo del suo ultimo domicilio, si reca dal notaio Romolo Romani di Roma chiedendogli se può ricevere l'atto di rinunzia all'eredità del padre. Il notaio gli risponderà:

Risposta 1: Che la rinunzia all'eredità, potendo farsi con dichiarazione ricevuta da un notaio di qualsiasi distretto, può essere da lui ricevuta

Risposta 2: Che la rinunzia all'eredità può essere ricevuta solo da un notaio del distretto notarile in cui si è aperta la successione

Risposta 3: Che la rinunzia all'eredità può essere ricevuta solo da un notaio del distretto in cui si è aperta la successione o del distretto in cui il rinunziante ha la propria residenza

Risposta 4: Che la rinunzia all'eredità può essere ricevuta solo da un notaio del distretto in cui si è aperta la successione o da un notaio nel cui distretto si trova anche uno solo dei beni ereditari o dal cancelliere dell'ufficio giudiziario competente in ragione del luogo di apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000845

Quesito: Può il notaio ricevere una dichiarazione di rinunzia all'eredità sottoposta a condizione?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, ma solo se trattasi di condizione sospensiva

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di condizione risolutiva

Risposta 4: Sì, sempre

Liv. diff.: 1

Numero: 000846

Quesito: Può il notaio ricevere una dichiarazione di rinunzia all'eredità sottoposta a termine?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, ma solo se trattasi di termine iniziale

Risposta 3: Sì, ma solo se trattasi di termine finale

Risposta 4: Sì, sempre

Liv. diff.: 1

Numero: 000847

Quesito: Può il notaio ricevere una dichiarazione di rinunzia parziale all'eredità?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, ma solo se vengono specificati i beni o i diritti ai quali si rinunzia

Risposta 3: Sì, ma solo se la vocazione è testamentaria

Risposta 4: Sì, sempre

Liv. diff.: 1

Numero: 000848

Quesito: La rinunzia all'eredità fatta solo per parte è:

Risposta 1: Nulla

Risposta 2: Valida ma inefficace

Risposta 3: Valida ed efficace

Risposta 4: Annullabile

Liv. diff.: 1

Numero: 000849

Quesito: La rinunzia all'eredità fatta a termine è:

Risposta 1: Nulla

Risposta 2: Valida ma inefficace

Risposta 3: Valida ed efficace

Risposta 4: Annullabile

Liv. diff.: 1

Numero: 000850

Quesito: La rinunzia all'eredità fatta sotto condizione è:

Risposta 1: Nulla

Risposta 2: Valida ma inefficace

Risposta 3: Valida ed efficace

Risposta 4: Annullabile

Liv. diff.: 1

Numero: 000851

Quesito: Quali tra i seguenti effetti produce per il chiamato l'aver rinunziato all'eredità?

Risposta 1: Essere considerato come se non vi fosse mai stato chiamato

Risposta 2: Essere considerato comunque erede fino a quando l'eredità non viene accettata da altri chiamati

Risposta 3: Essere considerato erede per il periodo di tempo intercorso tra l'apertura della successione e la dichiarazione di rinunzia

Risposta 4: Essere considerato curatore di diritto fino a quando l'eredità non viene accettata da altri chiamati

Liv. diff.: 1

Numero: 000852

Quesito: La rinunzia all'eredità é retroattiva?

Risposta 1: si

Risposta 2: no, ha effetto dal ricevimento della dichiarazione da parte del notaio o del cancelliere

Risposta 3: no, salvo che sia fatta sotto condizione o a termine

Risposta 4: si, qualora sia fatta verso corrispettivo o a favore di alcuni soltanto dei chiamati

Liv. diff.: 1

Numero: 000853 - (*)

Quesito: I creditori di colui che rinunzia all'eredità possono farsi autorizzare ad accettare l'eredità in nome e luogo del rinunziante?

Risposta 1: Sì, purché, in assenza di atti interruttivi, lo facciano entro cinque anni dalla rinunzia

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, in qualunque tempo, purché in assenza di atti interruttivi

Risposta 4: Sì, purché, purché in assenza di atti interruttivi, lo facciano entro sei mesi dalla rinunzia

Liv. diff.: 2

Numero: 000854

Quesito: Tizio, nullatenente senza redditi e debitore di Sempronio di lire dieci milioni, rinunzia all'eredità di Caio. Può Sempronio farsi autorizzare ad accettare l'eredità di Caio in nome e luogo del rinunziante Tizio per soddisfarsi sui beni ereditari fino a concorrenza del suo credito?

Risposta 1: Sì, purché non siano trascorsi cinque anni dalla rinunzia

Risposta 2: No

Risposta 3: No, salvo che gli altri chiamati vi acconsentano

Risposta 4: Sì, purché non siano trascorsi cinque anni dall'apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000855

Quesito: E' consentita la revoca della rinunzia all'eredità?

Risposta 1: Sì, purché il diritto di accettare l'eredità non sia prescritto contro i chiamati che vi hanno rinunziato e l'eredità non sia già stata acquistata da altro dei chiamati

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, purché gli altri chiamati, che nel frattempo abbiano accettato l'eredità, esprimano parere favorevole con atto ricevuto da un notaio o dal cancelliere della pretura competente secondo il luogo di apertura della successione

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000856

Quesito: Tizio, senza figli né discendenti, chiamato per legge unitamente al fratello Caio all'eredità del padre, ha rinunziato all'eredità medesima mentre Caio l'ha accettata con il beneficio d'inventario. Può Tizio revocare la rinunzia fatta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se Caio vi acconsente

Risposta 4: Sì, ma solo se Caio vi acconsente e non sono trascorsi più di dieci anni dall'apertura della successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000857 - (*)

Quesito: Il chiamato che ha rinunziato all'eredità, può revocare la rinunzia?

Risposta 1: Sì, fino a che il diritto di accettare l'eredità non sia prescritto contro di lui e sempre che l'eredità non sia già stata acquistata da altro dei chiamati

Risposta 2: No, salvo che la revoca sia autorizzata da tutti gli altri chiamati

Risposta 3: Sì, anche se il diritto di accettare l'eredità si è prescritto, purché la revoca venga autorizzata da tutti gli altri chiamati, inclusi quelli in sostituzione

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000858

Quesito: E' possibile revocare la rinunzia all'eredità?

Risposta 1: Sì, ma fino a che il diritto di accettare l'eredità non è prescritto e sempre che l'eredità medesima non sia stata acquistata da altro chiamato

Risposta 2: No, salvo il caso in cui la revoca avvenga nei sei mesi dalla data della dichiarazione di rinunzia all'eredità

Risposta 3: Sì, ma entro dieci anni dalla data della rinunzia stessa

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 000859

Quesito: La rinunzia all'eredità si può impugnare se è l'effetto di violenza?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se la violenza proviene da un chiamato in subordine

Risposta 4: Sì, ma solo se la dichiarazione di rinunzia è stata ricevuta dal cancelliere della pretura competente secondo il luogo di apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000860

Quesito: La rinunzia all'eredità si può impugnare se è l'effetto di dolo?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se il raggiro proviene da un coerede in cui favore operi l'accrescimento o da un chiamato in subordine

Risposta 4: Sì, ma solo se il raggiro proviene da un creditore ereditario, da un coerede in cui favore operi l'accrescimento o da un chiamato in subordine

Liv. diff.: 1

Numero: 000861

Quesito: In quanti anni si prescrive l'azione per impugnare la rinunzia all'eredità quando è effetto di dolo?

Risposta 1: Cinque anni dal giorno in cui è stato scoperto il dolo

Risposta 2: Cinque anni dall'apertura della successione

Risposta 3: Dieci anni dalla dichiarazione di rinunzia all'eredità

Risposta 4: Dieci anni dal giorno in cui è cessato il dolo

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 000862

Quesito: In quanti anni si prescrive l'azione per impugnare la rinunzia all'eredità quando è effetto di violenza?

Risposta 1: Cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza

Risposta 2: Cinque anni dall'apertura della successione

Risposta 3: Dieci anni dalla dichiarazione di rinunzia all'eredità

Risposta 4: Dieci anni dal giorno in cui è stata scoperta la violenza

Liv. diff.: 2

Numero: 000863

Quesito: Tizio, chiamato per legge unitamente al fratello Sempronio, all'eredità del padre Caio, si reca dal notaio manifestandogli la volontà di rinunziare all'eredità, facendogli tuttavia presente che egli si ritiene già soddisfatto delle sue ragioni sull'eredità avendo sottratto la preziosa collezione di francobolli del padre facente parte dell'asse ereditario. Il notaio gli dirà:

Risposta 1: Che avendo sottratto beni spettanti all'eredità egli è decaduto dalla facoltà di rinunziarvi ed è divenuto erede puro e semplice

Risposta 2: Che egli potrà rinunziare all'eredità solo previa restituzione della collezione al fratello ovvero, in mancanza della restituzione, in presenza di una analoga rinunzia da parte del fratello

Risposta 3: Che egli potrà senz'altro rinunziare all'eredità

Risposta 4: Che egli non potrà rinunziare all'eredità se non previa autorizzazione del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000864

Quesito: A norma del codice civile, i chiamati all'eredità che hanno sottratto o nascosto beni spettanti all'eredità stessa:

Risposta 1: Decadono dalla facoltà di rinunziarvi e si considerano eredi puri e semplici, nonostante la loro rinunzia

Risposta 2: Perdono il diritto di accettare l'eredità

Risposta 3: Sono esclusi dalla successione come indegni

Risposta 4: Si considerano rinunzianti

Liv. diff.: 1

Numero: 000865

Quesito: Qual è il giudice competente alla nomina del curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: Il pretore del mandamento in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Il pretore del mandamento in cui il chiamato è residente o domiciliato

Risposta 3: Il presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Il tribunale del luogo in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000866

Quesito: Qual è il giudice competente alla nomina del curatore dell'eredità giacente quando tra i chiamati vi sia un minore?

Risposta 1: Il pretore del mandamento in cui si è aperta la succesione

Risposta 2: Il giudice tutelare del luogo di domicilio del minore

Risposta 3: Il giudice tutelare del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Il tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, previo parere del giudice tutelare competente in ragione del domicilio del minore

Liv. diff.: 1

Numero: 000867

Quesito: Qual è il giudice competente alla nomina del curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: Il pretore del mandamento in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Il pretore del mandamento in cui ha il domicilio uno dei chiamati

Risposta 3: Il giudice tutelare del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Il tribunale del luogo in cui ha il domicilio uno dei chiamati

Liv. diff.: 1

Numero: 000868

Quesito: Qual è il giudice competente alla nomina del curatore dell'eredità giacente quando tra i chiamati vi sia un emancipato?

Risposta 1: Il pretore del mandamento in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Il giudice tutelare del luogo di domicilio dell'emancipato

Risposta 3: Il giudice tutelare del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Il tribunale del luogo in cui si è aperta la successione previo parere del giudice tutelare competente in ragione del domicilio dell'emancipato

Liv. diff.: 2

Numero: 000869

Quesito: Qual è il giudice competente alla nomina del curatore dell'eredità giacente quando tra i chiamati vi sia un inabilitato?

Risposta 1: Il pretore del mandamento in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Il tribunale del luogo in cui si è aperta la successione previo parere del giudice tutelare competente in ragione del domicilio dell'inabilitato

Risposta 3: Il giudice tutelare del luogo di domicilio dell'inabilitato

Risposta 4: Il giudice tutelare del luogo in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000870

Quesito: Qual è il giudice competente alla nomina del curatore dell'eredità giacente quando tra i chiamati vi sia un interdetto?

Risposta 1: Il pretore del mandamento in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Il giudice tutelare del luogo di domicilio dell'interdetto

Risposta 3: Il giudice tutelare del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Il tribunale del luogo in cui si è aperta la successione previo parere del giudice tutelare competente in ragione del domicilio dell'interdetto

Liv. diff.: 2

Numero: 000871

Quesito: In quale delle seguenti ipotesi può essere nominato il curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: Quando il chiamato non ha accettato l'eredità e non è nel possesso di beni ereditari

Risposta 2: Quando il chiamato ha accettato l'eredità con il beneficio di inventario e non intende occuparsi dell'amministrazione dei beni ereditari

Risposta 3: Quando il chiamato non ha accettato l'eredità ed è nel possesso di beni ereditari

Risposta 4: Quando il chiamato ha accettato l'eredità e non è nel possesso di beni ereditari

Liv. diff.: 1

Numero: 000872

Quesito: Quando viene nominato il curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: Quando il chiamato non ha accettato l'eredità e non è nel possesso di beni ereditari

Risposta 2: Quando il chiamato non ha accettato l'eredità e, trovandosi nel possesso di alcuni o tutti i beni ereditari, trascura l'eredità con danno della stessa

Risposta 3: Quando lo ha imposto il testatore

Risposta 4: Quando il chiamato ha accettato l'eredità e la trascura con danno della stessa

Liv. diff.: 1

Numero: 000873

Quesito: A chi spetta la nomina del curatore dell'eredità giacente?

Risposta 1: Al pretore

Risposta 2: Al presidente del tribunale

Risposta 3: Al giudice tutelare

Risposta 4: Al tribunale

Liv. diff.: 1

Numero: 000874 - (*)

Quesito: Tizio, curatore dell'eredità giacente, alla quale per testamento è stato chiamato quale unico erede Caio residente in Milano, ha urgente necessità di vendere i titoli di credito facenti parte del compendio ereditario e per i quali l'autorità giudiziaria aveva disposto il deposito presso una Cassa di risparmio. Il notaio, richiesto da Tizio, di dare ragguagli in merito, risponderà che la competenza ad autorizzare la vendita è:

Risposta 1: Del pretore del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 2: Del tribunale del luogo in cui i titoli sono despositati

Risposta 3: Del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Del pretore del luogo di residenza del chiamato alla successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000875

Quesito: Può il curatore dell'eredità giacente provvedere al pagamento dei debiti ereditari?

Risposta 1: Sì, ma solo previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente ed in assenza di opposizione da parte di alcuno dei creditori o dei legatari

Risposta 2: Sì, ma solo previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente ed in assenza di opposizione da parte del chiamato

Risposta 3: Sì, previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente, con il solo parere favorevole del pubblico ministero

Risposta 4: Sì, anche senza autorizzazione giudiziaria, purché in assenza di opposizione da parte dei creditori o dei legatari

Liv. diff.: 2

Numero: 000876

Quesito: Può il curatore dell'eredità giacente provvedere al pagamento dei legati?

Risposta 1: Sì, ma solo previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente ed in assenza di opposizione da parte di alcuno dei creditori o dei legatari

Risposta 2: Sì, ma solo previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente ed in assenza di opposizione da parte del chiamato all'eredità

Risposta 3: Sì, previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente, con il solo parere favorevole del pubblico ministero

Risposta 4: Si, anche senza autorizzazione giudiziaria, purché in assenza di opposizione dei creditori o dei legatari

Liv. diff.: 2

Numero: 000877

Quesito: In quale di queste ipotesi il curatore dell'eredità giacente cessa dalle sue funzioni?

Risposta 1: Quando l'eredità è stata accettata

Risposta 2: Solo quando l'eredità è stata accettata con beneficio di inventario

Risposta 3: Trascorsi cinque anni dall'apertura della successione

Risposta 4: Quando vi sia stata, da parte di uno dei chiamati, rinunzia all'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 000878

Quesito: In quale delle seguenti ipotesi il curatore dell'eredità giacente cessa dalle sue funzioni?

Risposta 1: Quando l'eredità è stata accettata

Risposta 2: Quando uno dei chiamati all'eredità chiede di fungere da curatore

Risposta 3: Quando ha pagato tutti i debiti dell'eredità

Risposta 4: Quando ha pagato tutti i debiti dell'eredità ed ha eseguito le eventuali disposizioni testamentarie a titolo particolare

Liv. diff.: 1

Numero: 000879

Quesito: A norma del codice civile, contro quali soggetti l'erede che ha accettato con beneficio d'inventario può chiedere il riconoscimento della sua qualità ereditaria?

Risposta 1: Contro chiunque possieda tutti o parte dei beni ereditari a titolo di erede o senza titolo alcuno

Risposta 2: Solo contro i legatari

Risposta 3: Solo contro i creditori ereditari

Risposta 4: Solo contro chi possieda un immobile ereditario senza titolo

Liv. diff.: 1

Numero: 000880

Quesito: E' soggetta a prescrizione l'azione di petizione dell'eredità?

Risposta 1: No, salvi gli effetti dell'usucapione rispetto ai singoli beni

Risposta 2:

Risposta 3: No, ma solo se l'erede è incapace

Risposta 4: Sì, ma il termine è diverso a seconda della natura dei beni dei quali l'erede pretende la restituzione

Liv. diff.: 1

Numero: 000881

Quesito: L'azione di petizione di eredità:

Risposta 1: E' imprescrittibile, salvi gli effetti dell'usucapione rispetto ai singoli beni

Risposta 2: Si prescrive con il decorso di venti anni dall'apertura della successione

Risposta 3: Si prescrive con il decorso di dieci anni dall'apertura della successione

Risposta 4: Si prescrive con il decorso di termini differenziati a seconda della natura dei singoli beni di cui si intende ottenere la restituzione

Liv. diff.: 1

Numero: 000882

Quesito: L'azione di petizione di eredità:

Risposta 1: E' imprescrittibile, salvi gli effetti della usucapione rispetto ai singoli beni

Risposta 2: Si prescrive in venti anni dall'apertura della successione o in dieci anni se ricorre la buona fede

Risposta 3: Si prescrive in cinque anni dall'apertura della successione

Risposta 4: Si prescrive in dieci anni dall'apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000883

Quesito: Il terzo che acquista dall'erede apparente diritti ereditari relativi a beni mobili non registrati fa salvi i diritti acquistati?

Risposta 1: Sì, ma solo se tali diritti sono stati da lui acquistati per effetto di convenzioni a titolo oneroso e provi di avere contrattato in buona fede

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma solo se tali diritti sono stati da lui acquistati in buona fede e per effetto di convenzioni a titolo gratuito

Liv. diff.: 2

Numero: 000884

Quesito: Il possessore in buona fede di beni ereditari che aliena, pure in buona fede, una cosa dell'eredità ricevendone il pagamento, è obbligato nei confronti dell'erede:

Risposta 1: Solo a restituire il prezzo o il corrispettivo ricevuto

Risposta 2: A restituire il prezzo ricevuto unitamente agli interessi al tasso stabilito in via equitativa dal presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 3: Solo a riacquistare la cosa alienata per restituirla all'erede

Risposta 4: Al risarcimento del danno

Liv. diff.: 2

Numero: 000885

Quesito: Quali diritti la legge riserva a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi?

Risposta 1: Gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali

Risposta 2: I soli diritti di abitazione della casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano

Risposta 3: I diritti che residuano dopo che siano stati soddisfatti per intero il coniuge ed i collaterali del de cuius

Risposta 4: I diritti di usufrutto dei beni immobili e di uso dei beni mobili ereditari

Liv. diff.: 1

Numero: 000886

Quesito: Tizietta, figlia legittima di Tizio il quale ha rinunziato all'eredità del padre legittimo Caio, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità dell'ascendente Caio le è riservata la medesima quota riservata al padre Tizio. Il Notaio le risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare se conviventi con il defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000887

Quesito: Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio il quale ha rinunziato all'eredità di Caio di cui era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità dell'ascendente Caio le è riservata la medesima quota riservata al padre Tizio. Il notaio le risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli naturali

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare se conviventi con il defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000888

Quesito: Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio il quale ha rinunziato all'eredità di Mevio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità dell'ascendente Mevio le è riservata la medesima quota riservata al padre Tizio. Il Notaio risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare se conviventi con il defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000889

Quesito: Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio il quale ultimo è stato escluso come indegno dalla successione di Caio del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se le è riservata una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare se conviventi con il defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000890

Quesito: Tizietta, figlia legittima di Tizio il quale è stato escluso come indegno dalla successione di Caio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare se conviventi con il defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000891

Quesito: Tizietta, figlia legittima di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare

Liv. diff.: 2

Numero: 000892

Quesito: Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare

Liv. diff.: 2

Numero: 000893

Quesito: Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio premorto al padre Caio di cui era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli naturali

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare, se conviventi con il defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000894

Quesito: Tizietta, figlia legittima di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:

Risposta 1: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali

Risposta 2: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie

Risposta 3: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge non riserva alcun diritto

Risposta 4: Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva soltanto il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare

Liv. diff.: 2

Numero: 000895

Quesito: I figli naturali riconosciuti sono compresi dalla legge tra i legittimari?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se non concorrono con altri legittimari

Risposta 4: Sì, ma solo se non concorrono con figli legittimi

Liv. diff.: 1

Numero: 000896

Quesito: I figli adottivi sono compresi dalla legge tra i legittimari?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se non concorrono con altri legittimari

Risposta 4: Sì, ma solo se non concorrono con figli legittimi

Liv. diff.: 1

Numero: 000897

Quesito: Tizio, vedovo, muore lasciando a sè superstiti due figli, di cui uno legittimo ed uno naturale riconosciuto. Qual è la quota del patrimonio ereditario che la legge riserva quali legittimari a tali soggetti?

Risposta 1: La quota complessiva dei due terzi, da dividersi in parti uguali fra i due figli

Risposta 2: La quota di una metà al figlio legittimo e di un quarto al figlio naturale

Risposta 3: La quota di una metà al figlio legittimo, mentre al figlio naturale spetterà unicamente un assegno vitalizio pari all'ammontare della rendita della quota di eredità alla quale egli avrebbe diritto se fosse figlio legittimo

Risposta 4: La quota complessiva di una metà, da dividersi in parti uguali fra il figlio naturale ed il figlio legittimo, al quale ultimo sono riservati anche i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano

Liv. diff.: 1

Numero: 000898

Quesito: In caso di successione devoluta per legge, possono i figli legittimi soddisfare in denaro la porzione spettante ai figli naturali?

Risposta 1: Sì, ai figli naturali che non vi si oppongano

Risposta 2: Sì, nonostante qualsiasi opposizione

Risposta 3: Sì, purché i figli naturali non siano incapaci di agire

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000899

Quesito: In caso di successione devoluta per legge, possono i figli legittimi soddisfare in beni immobili ereditari la porzione spettante ai figli naturali?

Risposta 1: Sì, ai figli naturali che non vi si oppongano

Risposta 2: Sì, nonostante qualsiasi opposizione

Risposta 3: Sì, purché i figli naturali non siano incapaci di agire

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1 - (*)

Numero: 000900

Quesito: In materia successoria, tra gli altri, quali tra i seguenti diritti la legge riserva al coniuge superstite?

Risposta 1: I diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano

Risposta 2: I diritti di usufrutto sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano

Risposta 3: I diritti di uso sulla casa adibita a residenza familiare e di usufrutto sui mobili che la corredano

Risposta 4: Il diritto di usufrutto su un terzo dell'intero patrimonio ereditario

Liv. diff.: 1

Numero: 000901

Quesito: I diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, che la legge riserva al coniuge del defunto, gravano:

Risposta 1: Sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli

Risposta 2: Solo sulla quota di riserva complessivamente considerata e, in nessun caso, sulla porzione disponibile

Risposta 3: Sulla sola porzione disponibile anche se questa non sia sufficiente

Risposta 4: Solo sulla quota di riserva del coniuge e, in nessun caso, sulla porzione disponibile

Liv. diff.: 2

Numero: 000902

Quesito: Il coniuge superstite separato cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato:

Risposta 1: Ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato

Risposta 2: Ha diritto soltanto ad un assegno vitalizio se al momento dell'apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto

Risposta 3: Ha gli stessi diritti che la legge riserva ai parenti in linea collaterale del de cuius

Risposta 4: Non ha alcun diritto successorio

Liv. diff.: 1

Numero: 000903

Quesito: Il coniuge superstite separato cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato:

Risposta 1: Ha diritto soltanto ad un assegno vitalizio se al momento dell'apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto

Risposta 2: Ha gli stessi diritti del coniuge non separato

Risposta 3: Ha gli stessi diritti del coniuge separato cui non è stata addebitata la separazione

Risposta 4: Non ha alcun diritto di natura patrimoniale

Liv. diff.: 1

Numero: 000904

Quesito: L'assegno vitalizio spettante al coniuge superstite cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato è commisurato:

Risposta 1: Alle sostanze ereditarie e alla qualità e al numero degli eredi legittimi e non è comunque di entità superiore a quella della prestazione alimentare goduta

Risposta 2: Al patrimonio del coniuge superstite e può essere di entità superiore a quella della prestazione alimentare goduta

Risposta 3: Al patrimonio personale degli eredi legittimi e può essere di entità superiore a quella della prestazione alimentare goduta

Risposta 4: Al patrimonio dei coniugi valutato al momento della presentazione della domanda diretta ad ottenere la separazione

Liv. diff.: 3

Numero: 000905

Quesito: L'assegno vitalizio spettante al coniuge superstite, nel caso in cui tra i due coniugi sia stata pronunciata la separazione con sentenza passata in giudicato e tale separazione sia stata addebitata ad entrambi i coniugi, è commisurato:

Risposta 1: Alle sostanze ereditarie e alla qualità e al numero degli eredi legittimi e non è comunque di entità superiore a quella della prestazione alimentare goduta

Risposta 2: Al patrimonio del coniuge superstite e può essere di entità superiore a quella della prestazione alimentare goduta

Risposta 3: Al patrimonio personale degli eredi legittimi e può essere di entità superiore a quella della prestazione alimentare goduta

Risposta 4: Al patrimonio dei coniugi valutato al momento della presentazione della domanda diretta ad ottenere la separazione

Liv. diff.: 3

Numero: 000906

Quesito: A norma del codice civile il testatore può imporre pesi sulla quota spettante ai legittimari?

Risposta 1: No, salva l'applicazione delle norme dettate dal codice civile in tema di divisione

Risposta 2: Sì, salva l'applicazione delle norme dettate dal codice civile in tema di divisione

Risposta 3: No, salvo che i legittimari non siano discendenti in linea retta del testatore

Risposta 4: Sì, ma solo se il legittimario sulla cui quota il testatore intende imporre il peso appartiene ad una categoria di successibili diversa dai figli legittimi o naturali

Liv. diff.: 1

Numero: 000907

Quesito: A norma del codice civile il testatore può imporre condizioni sulla quota spettante ai legittimari?

Risposta 1: No, salva l'applicazione delle norme dettate dal codice civile in tema di divisione

Risposta 2: Sì, salva l'applicazione delle norme dettate dal codice civile in tema di divisione

Risposta 3: No, salvo che i legittimari non siano discendenti in linea retta del testatore

Risposta 4: Sì, ma solo se il legittimario sulla cui quota il testatore intende imporre la condizione appartiene ad una categoria di successibili diversa dai figli legittimi o naturali

Liv. diff.: 1

Numero: 000908

Quesito: Il legittimario cui è lasciato un legato in sostituzione di legittima può rinunciare al legato e chiedere la legittima?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se il testatore lo ha espressamente previsto

Risposta 4: Sì, ma solo se il valore del legato è inferiore a quello della legittima spettante al legittimario

Liv. diff.: 1

Numero: 000909

Quesito: Il legato in sostituzione di legittima, il cui valore non eccede quello della legittima spettante al legittimario, grava:

Risposta 1: Sulla porzione indisponibile

Risposta 2: Sulla disponibile

Risposta 3: Sulla disponibile, salvo che si tratti di legato di cosa da prendersi da certo luogo

Risposta 4: Sulla disponibile, salvo che si tratti di legato di specie

Liv. diff.: 2

Numero: 000910

Quesito: Il legato in sostituzione di legittima, il cui valore eccede quello della legittima spettante al legittimario, grava:

Risposta 1: Sulla porzione indisponibile spettante al legittimario e per l'eccedenza sulla disponibile

Risposta 2: Sulla sola disponibile

Risposta 3: Sulla sola porzione indisponibile spettante al legittimario e per l'eccedenza è inefficace

Risposta 4: Sulla disponibile e per l'eccedenza sulla porzione indisponibile

Liv. diff.: 2

Numero: 000911

Quesito: La riduzione delle donazioni lesive della porzione di legittima può essere domandata:

Risposta 1: Dai legittimari e dai loro eredi o aventi causa

Risposta 2: Dai legittimari soltanto, ma non dai loro eredi o aventi causa

Risposta 3: Dai legittimari e dai chiamati in sostituzione nel solo caso che la successione sia testamentaria

Risposta 4: Dai legittimari, dagli altri donatari e dai legatari le cui attribuzioni non possono essere soddisfatte a causa delle donazioni lesive

Liv. diff.: 1

Numero: 000912

Quesito: La riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della porzione di legittima può essere domandata:

Risposta 1: Dai legittimari e dai loro eredi o aventi causa

Risposta 2: Dai legittimari, ma non dai loro eredi o aventi causa

Risposta 3: Dai soggetti indicati dal defunto nel testamento o, in mancanza, dal presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Dai legatari o, in mancanza, dal presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000913

Quesito: I legittimari possono chiedere la riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della porzione di legittima?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se il defunto li ha espressamente autorizzati con il testamento o con un atto ricevuto da notaio o dal cancelliere della pretura del luogo in cui aveva la residenza

Risposta 4: No, se vi fu rinunzia, in vita del testatore, da parte dei legittimari

Liv. diff.: 1

Numero: 000914

Quesito: I legittimari possono chiedere la riduzione delle donazioni lesive della porzione di legittima?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se il defunto li ha espressamente autorizzati con il testamento o con un atto ricevuto da notaio o dal cancelliere della pretura del luogo in cui aveva la residenza

Risposta 4: No, fatta eccezione per le donazioni aventi ad oggetto obblighi di fare infungibili

Liv. diff.: 1

Numero: 000915

Quesito: I legittimari possono, vivente il donante, rinunziare al diritto di chiedere la riduzione delle donazioni lesive della porzione di legittima?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, ma solo con dichiarazione espressa fatta per iscritto

Risposta 3: Sì, ma solo prestando il loro assenso alle donazioni con atto ricevuto dal cancelliere della pretura del luogo di residenza del donante

Risposta 4: No, salvo che la rinunzia risulti dallo stesso contratto di donazione

Liv. diff.: 1

Numero: 000916

Quesito: A norma del codice civile e in assenza di specifiche disposizioni del testatore, in che modo avviene la riduzione delle disposizioni testamentarie?

Risposta 1: Proporzionalmente, senza distinguere tra eredi e legatari

Risposta 2: Cominciando dai legati

Risposta 3: Cominciando dalle disposizioni di maggior valore, senza distinguere tra eredi e legatari

Risposta 4: Cominciando dai legati maggiormente lesivi risalendo via via a quelli meno lesivi e, una volta esauriti i legati, proporzionalmente per le altre disposizioni

Liv. diff.: 2

Numero: 000917

Quesito: Se il testatore ha dichiarato che una sua disposizione deve avere effetto a preferenza delle altre, questa disposizione è soggetta a riduzione?

Risposta 1: Sì, ma solo in quanto il valore delle altre non sia sufficiente a integrare la quota riservata ai legittimari

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, neanche se il valore delle altre non sia sufficiente a integrare la quota riservata ai legittimari

Risposta 4: Sì, ma solo se la disposizione abbia ad oggetto un immobile e la riduzione possa avvenire comodamente separando dall'immobile medesimo la parte occorrente per integrare la quota riservata

Liv. diff.: 2

Numero: 000918

Quesito: A norma del codice civile in che modo si riducono le donazioni?

Risposta 1: Cominciando dall'ultima e risalendo via via alle anteriori

Risposta 2: Cominciando dalla donazione di maggior valore e risalendo via via a quelle di minor valore

Risposta 3: Cominciando dalle donazioni che hanno ad oggetto beni immobili o diritti reali immobiliari e, successivamente, risalendo via via alle altre donazioni a partire dall'ultima

Risposta 4: Proporzionalmente, senza distinzione di data

Liv. diff.: 2

Numero: 000919

Quesito: I legittimari del defunto Tizio hanno impugnato, in quanto parzialmente lesiva della loro quota di riserva, la disposizione testamentaria con la quale all'amico Caio veniva legato un intero fabbricato costituito da venti appartamenti. Caio si rivolge al notaio per chiedere in che modo può farsi la riduzione del predetto legato, tenuto conto che quanto occorre per reintegrare la quota riservata è pari al valore di ciascuno degli appartamenti. Il Notaio risponderà:

Risposta 1: Che in questo caso la riduzione si fa separando dall'immobile legato la parte occorrente per integrare la quota riservata, in quanto ciò può avvenire comodamente

Risposta 2: Che in ogni caso l'immobile si deve lasciare per intero nell'eredità, salvo il diritto, per Caio, di conseguire il valore della porzione disponibile

Risposta 3: Che in ogni caso il legatario può ritenere tutto l'immobile, compensando in danaro i legittimari

Risposta 4: Che in questo caso sarà necessario procedere alla vendita all'incanto dell'intero immobile e Caio conseguirà sul ricavato il solo valore della porzione disponibile

Liv. diff.: 3

Numero: 000920

Quesito: I legittimari del defunto Tizio hanno impugnato, in quanto parzialmente lesiva della loro quota di riserva, la donazione con la quale all'amico Caio era stato donato un intero fabbricato costituito da venti appartamenti. Caio si rivolge al notaio per chiedere in che modo può farsi la riduzione della predetta donazione, tenuto conto che quanto occorre per reintegrare la quota riservata è pari al valore di ciascuno degli appartamenti. Il Notaio risponderà:

Risposta 1: Che in questo caso la riduzione si fa separando dall'immobile donato la parte occorrente per integrare la quota riservata, in quanto ciò può avvenire comodamente

Risposta 2: Che in ogni caso l'immobile si deve lasciare per intero nell'eredità, salvo il diritto, per Caio, di conseguire il valore della porzione disponibile

Risposta 3: Che in ogni caso il donatario può ritenere tutto l'immobile, compensando in danaro i legittimari

Risposta 4: Che in questo caso sarà necessario procedere alla vendita all'incanto dell'intero immobile e Caio conseguirà sul ricavato il solo valore della porzione disponibile

Liv. diff.: 3

Numero: 000921

Quesito: L'1 marzo 1985 si è aperta la successione di Tizio che non ha lasciato disposizioni testamentarie. Egli ha lasciato la moglie Filana e i due figli Tizietto e Mevietto, ai quali si è devoluta pertanto l'eredità nel seguente modo:

Risposta 1: Un terzo a Filana e due terzi a Tizietto e Mevietto

Risposta 2: Metà a Filana e metà a Mevietto e Tizietto

Risposta 3: Due terzi a Filana e un terzo a Mevietto e Tizietto

Risposta 4: Un quarto a Filana e tre quarti a Tizietto e Mevietto

Liv. diff.: 1

Numero: 000922

Quesito: Il 20 giugno 1990 si è aperta la successione di Tizio che non ha lasciato disposizioni testamentarie. Egli ha lasciato la moglie Filana e l'unico figlio Mevietto, ai quali si è devoluta pertanto l'eredità nel seguente modo:

Risposta 1: Metà ciascuno

Risposta 2: Un terzo a Filana e due terzi a Mevietto

Risposta 3: Due terzi a Filana e un terzo a Mevietto

Risposta 4: Un quarto a Filana e tre quarti a Mevietto

Liv. diff.: 1

Numero: 000923

Quesito: Le disposizioni di carattere non patrimoniale che la legge consente siano contenute in un testamento hanno efficacia:

Risposta 1: Se contenute in un atto che ha la forma del testamento, anche se manchino disposizioni di carattere patrimoniale

Risposta 2: Se contenute in un atto che ha la forma del testamento, purche' vi siano anche disposizioni di carattere patrimoniale

Risposta 3: Se contenute in un atto che ha la forma del testamento, purche' vi siano anche disposizioni di carattere patrimoniale che riguardino esclusivamente beni immobili

Risposta 4: Se contenute in un atto che ha la forma del testamento, purche' vi siano anche disposizioni di carattere patrimoniale che riguardino esclusivamente beni mobili o crediti

Liv. diff.: 1

Numero: 000924

Quesito: Il testamento è revocabile da parte del testatore?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo mediante testamento pubblico

Risposta 4: Sì, ma solo mediante testamento olografo depositato

Liv. diff.: 1

Numero: 000925

Quesito: Tizio vuol conferire a Caio procura speciale per costituire una fondazione mediante testamento, dotandola con un immobile di sua proprietà sito in Roma. Può farlo?

Risposta 1: Non lo può fare in alcun caso

Risposta 2: Sì, lo può fare in ogni caso

Risposta 3: Lo può fare solo con atto pubblico con la presenza irrinunziabile dei testimoni

Risposta 4: Sì, con procura per scrittura privata autenticata conservata a raccolta dal notaio autenticante

Liv. diff.: 1

Numero: 000926

Quesito: Qualora il testatore indichi nel testamento beni determinati ovvero un complesso di beni, può la disposizione definirsi a titolo universale?

Risposta 1: Sì, quando risulti che il testatore ha inteso assegnare quei beni come quota del patrimonio

Risposta 2: Sì, purché il valore dei beni assegnati sia superiore ad un quarto del valore dell'asse ereditario

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma solo se il patrimonio ereditario comprenda esclusivamente beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000927

Quesito: A norma del codice civile, possono due o più persone fare testamento nel medesimo atto?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: Sì, ma solo se le disposizioni riguardino esclusivamente i rispettivi eredi legittimi

Risposta 4: Sì, ma solo se le disposizioni siano a reciproco vantaggio

Liv. diff.: 1

Numero: 000928

Quesito: A norma del codice civile coloro che non hanno compiuto la maggiore età sono capaci di testare?

Risposta 1: No

Risposta 2: No, salvo che trattasi di minore emancipato

Risposta 3: Sì, con il compimento del sedicesimo anno d'età e solo se vi consentano i genitori o il genitore esercente in via esclusiva la potestà, se trattasi di minori in potestate, ovvero il tutore se trattasi di minori soggetti a tutela, con la preventiva autorizzazione del Tribunale

Risposta 4: Sì, ma solo se vi consentano i genitori o il genitore esercente in via esclusiva la potestà, se trattasi di minori in potestate, ovvero il tutore se trattasi di minori soggetti a tutela, con la preventiva autorizzazione del Tribunale

Liv. diff.: 1

Numero: 000929

Quesito: A norma del codice civile gli interdetti per infermità di mente sono capaci di testare?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, per le sole disposizioni a carattere non patrimoniale

Risposta 3: Sì, ma solo se vi consenta il tutore

Risposta 4: Sì, ma solo se vi consenta il tutore e previa autorizzazione del giudice tutelare

Liv. diff.: 1

Numero: 000930

Quesito: E' soggetta a prescrizione l'azione diretta ad impugnare il testamento per incapacità di testare?

Risposta 1: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui e' stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie

Risposta 2: No, è imprescrittibile

Risposta 3: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno della presentazione della denuncia di successione

Risposta 4: Sì, nel termine di dieci anni dal giorno in cui si è aperta la successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000931

Quesito: Nei casi di incapacità di testare previsti dal codice civile da chi puo' essere impugnato il testamento?

Risposta 1: Da chiunque vi abbia interesse

Risposta 2: Soltanto da coloro che, in caso di annullamento del testamento, sarebbero chiamati a succedere quali eredi legittimi

Risposta 3: Soltanto dai creditori del testatore o dai creditori dell'erede che abbia accettato con beneficio d'inventario un'eredità le cui passività siano superiori alle attività

Risposta 4: Soltanto dai legittimari se lesi o pretermessi

Liv. diff.: 1

Numero: 000932

Quesito: Le disposizioni a favore della persona diversa dal testatore, la quale ha scritto il testamento segreto sono:

Risposta 1: Nulle, salvo che siano approvate di mano dello stesso testatore o nell'atto della consegna

Risposta 2: Nulle in ogni caso

Risposta 3: Valide ed efficaci

Risposta 4: Annullabili

Liv. diff.: 2

Numero: 000933

Quesito: Le disposizioni a favore del notaio a cui il testamento segreto è stato consegnato in plico non sigillato sono:

Risposta 1: Nulle

Risposta 2: Valide ed efficaci

Risposta 3: Nulle, salvo che il notaio sia un legittimario del testatore

Risposta 4: Annullabili

Liv. diff.: 2

Numero: 000934

Quesito: Le disposizioni a favore del notaio a cui il testamento segreto è stato consegnato in plico sigillato sono:

Risposta 1: Valide

Risposta 2: Nulle

Risposta 3: Annullabili

Risposta 4: Nulle, salvo che siano approvate di mano dello stesso testatore o nell'atto della consegna

Liv. diff.: 2

Numero: 000935

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del tutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: La madre del tutore, anche se chiamata congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del tutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2

Numero: 000936

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del tutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: Il padre del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del tutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2

Numero: 000937

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del tutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: Il coniuge del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del tutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2

Numero: 000938

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del tutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: Il discendente del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del tutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del tutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2

Numero: 000939

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del protutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: Il discendente del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del protutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 000940

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del protutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: Il padre del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del protutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 000941

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del protutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: Il coniuge del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del protutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2

Numero: 000942

Quesito: A norma del codice civile, in tema di incapacità del protutore a ricevere per testamento, si considera persona interposta:

Risposta 1: La madre del protutore, anche se chiamata congiuntamente con lui

Risposta 2: Il fratello o la sorella del protutore, anche se chiamati congiuntamente con lui

Risposta 3: L'avo del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Risposta 4: L'affine in linea collaterale, entro il terzo grado, del protutore, anche se chiamato congiuntamente con lui

Liv. diff.: 2

Numero: 000943

Quesito: A norma del codice civile, le disposizioni testamentarie a favore di un ente non riconosciuto non hanno efficacia:

Risposta 1: Se entro un anno dal giorno in cui il testamento è eseguibile non è fatta istanza per ottenere il riconoscimento

Risposta 2: Se entro un anno dal giorno in cui il testamento è eseguibile non è stato ottenuto il riconoscimento

Risposta 3: Se entro un anno dalla presentazione della denuncia di successione non è fatta istanza per ottenere il riconoscimento

Risposta 4: Se entro un anno dall'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario non è fatta istanza per ottenere il riconoscimento

Liv. diff.: 1

Numero: 000944

Quesito: La sottoscrizione del testamento olografo:

Risposta 1: E' valida quando designa con certezza la persona del testatore ancorché non sia fatta indicando nome e cognome

Risposta 2: E' valida soltanto se è fatta indicando nome, cognome e data di nascita del testatore

Risposta 3: E' valida soltanto se indichi almeno il nome e cognome del testatore

Risposta 4: E' valida soltanto se indichi almeno il cognome del testatore

Liv. diff.: 1

Numero: 000945

Quesito: In un testamento pubblico, ove il testatore non possa sottoscrivere, il notaio dovrà:

Risposta 1: Far dichiarare al testatore la causa che glielo impedisce e far menzione di questa dichiarazione prima della lettura dell'atto

Risposta 2: Far dichiarare al testatore la causa che glielo impedisce e far menzione di questa dichiarazione in qualunque punto del testo dell'atto purché prima delle sottoscrizioni

Risposta 3: Dichiarare che si è accertato della causa che impedisce la sottoscrizione

Risposta 4: Dichiarare che si è accertato della causa che impedisce la sottoscrizione mediante apposita menzione da inserirsi prima della menzione della lettura dell'atto

Liv. diff.: 1

Numero: 000946

Quesito: Nel caso di testamento pubblico il notaio, dopo la redazione:

Risposta 1: Deve dare lettura del testamento al testatore in presenza dei testimoni

Risposta 2: E' tenuto a dare lettura solo se il testatore o i testimoni lo richiedono

Risposta 3: Deve dare lettura del testamento solo al testatore senza che siano presenti i testimoni

Risposta 4: Deve dare lettura del testamento solo ai testimoni e non al testatore

Liv. diff.: 1

Numero: 000947

Quesito: A norma del codice civile, il testamento segreto può essere scritto:

Risposta 1: Dal testatore o da un terzo

Risposta 2: Soltanto dal testatore

Risposta 3: Soltanto da un terzo

Risposta 4: Soltanto da un notaio

Liv. diff.: 1

Numero: 000948

Quesito: Tra le formalità del testamento segreto è stabilito che la carta su cui sono stese le disposizioni o quella che serve da involto:

Risposta 1: Dev'essere sigillata con un'impronta, in guisa che il testamento non si possa aprire né estrarre senza rottura o alterazione

Risposta 2: Dev'essere sigillata secondo modalità scelte dal testatore, avendo cura di consentire che il testamento si possa aprire o estrarre senza alcuna rottura o alterazione

Risposta 3: Dev'essere chiusa in un plico, così da escludere la lettura delle disposizioni, consentendo tuttavia che il testamento si possa estrarre senza alcuna rottura o alterazione

Risposta 4: Deve essere ripiegata in modo da escludere la lettura delle disposizioni e non deve contenere impronte o segni

Liv. diff.: 2

Numero: 000949

Quesito: Nel ricevere il testamento pubblico la presenza dei testimoni è necessaria:

Risposta 1: Sia al momento della dichiarazione di volontà del testatore, sia al momento della lettura e sottoscrizione del testamento

Risposta 2: Solo al momento della lettura e sottoscrizione del testamento

Risposta 3: Solo al momento dell'identificazione del testatore

Risposta 4: Solo al momento della dichiarazione della volontà del testatore

Liv. diff.: 1

Numero: 000950

Quesito: Il testamento olografo è nullo, tra l'altro:

Risposta 1: Quando manca l'autografia

Risposta 2: Quando manca la data

Risposta 3: Quando la data è incompleta

Risposta 4: Quando la data precede le disposizioni testamentarie

Liv. diff.: 1

Numero: 000951

Quesito: Il testamento olografo è nullo, tra l'altro:

Risposta 1: Quando manca la sottoscrizione del testatore

Risposta 2: Quando manca la data

Risposta 3: Quando la data è incompleta

Risposta 4: Quando la data precede le disposizioni testamentarie

Liv. diff.: 1

Numero: 000952

Quesito: A norma del codice civile il testamento per atto di notaio è nullo, tra l'altro:

Risposta 1: Se manca la redazione per iscritto, da parte del notaio, delle dichiarazioni del testatore

Risposta 2: Se le disposizioni testamentarie non sono scritte interamente di pugno dal testatore

Risposta 3: Se non è comunicato, nei termini di legge, al registro generale dei testamenti

Risposta 4: Se non è vidimato su ciascun mezzo foglio dal testatore e dal notaio

Liv. diff.: 1

Numero: 000953

Quesito: A norma del codice civile il testamento per atto di notaio è nullo, tra l'altro:

Risposta 1: Se manca la sottoscrizione del testatore che può sottoscrivere

Risposta 2: Se non è scritto interamente di pugno dal testatore

Risposta 3: Se non è comunicato, nei termini di legge, al registro generale dei testamenti

Risposta 4: Se non è vidimato su ciascun mezzo foglio dal testatore e dal notaio

Liv. diff.: 1

Numero: 000954

Quesito: A norma del codice civile il testamento per atto di notaio è nullo, tra l'altro:

Risposta 1: Se manca la sottoscrizione del notaio

Risposta 2: Se non è scritto interamente di pugno dal testatore

Risposta 3: Se non è comunicato, nei termini di legge, al registro generale dei testamenti

Risposta 4: Se non è vidimato su ciascun mezzo foglio dal testatore e dal notaio

Liv. diff.: 1

Numero: 000955

Quesito: A norma del codice civile, da chi può essere chiesto l'annullamento del testamento olografo per difetto di forma?

Risposta 1: Da chiunque vi abbia interesse

Risposta 2: Soltanto dagli eredi legittimi

Risposta 3: Soltanto dai legittimari lesi o preteriti

Risposta 4: Soltanto dai legatari e dai creditori del defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000956

Quesito: A norma del codice civile, da chi può essere chiesto l'annullamento del testamento pubblico per difetto di forma?

Risposta 1: Da chiunque vi abbia interesse

Risposta 2: Soltanto dagli eredi legittimi

Risposta 3: Soltanto dai legittimari lesi o preteriti

Risposta 4: Soltanto dai legatari e dai creditori del defunto

Liv. diff.: 2

Numero: 000957

Quesito: A norma del codice civile, da chi può essere chiesto l'annullamento del testamento segreto per difetto di forma?

Risposta 1: Da chiunque vi abbia interesse

Risposta 2: Soltanto dagli eredi legittimi

Risposta 3: Soltanto dai legittimari lesi o preteriti

Risposta 4: Soltanto dai legatari e dai creditori del defunto

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 000958

Quesito: A norma del codice civile, è soggetta a prescrizione l'azione di annullamento del testamento olografo per difetto di forma?

Risposta 1: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, nel termine di dieci anni dall'apertura della successione

Risposta 4: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stato pubblicato il testamento

Liv. diff.: 2

Numero: 000959

Quesito: A norma del codice civile, è soggetta a prescrizione l'azione di annullamento del testamento pubblico per difetto di forma?

Risposta 1: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata presentata la dichiarazione di successione

Risposta 4: Sì, nel termine di cinque anni dalla apertura della successione

Liv. diff.: 2

Numero: 000960

Quesito: A norma del codice civile, è soggetta a prescrizione l'azione di annullamento del testamento segreto per difetto di forma?

Risposta 1: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata presentata la dichiarazione di successione

Risposta 4: Sì, nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stato redatto il testamento

Liv. diff.: 2

Numero: 000961

Quesito: Se nel testamento olografo manca l'autografia, il testamento è:

Risposta 1: Nullo

Risposta 2: Valido, purché redatto in presenza di testimoni e sottoscritto di mano dal testatore

Risposta 3: Annullabile

Risposta 4: Valido, purché sia sottoscritto di mano del testatore

Liv. diff.: 1

Numero: 000962

Quesito: Se nel testamento olografo manca la sottoscrizione, il testamento è:

Risposta 1: Nullo

Risposta 2: Valido, purché l'autografia venga giudizialmente accertata

Risposta 3: Valido, purché sottoscritto da due testimoni

Risposta 4: Valido, purché dal testo delle disposizioni si designi con certezza la persona del testatore

Liv. diff.: 1

Numero: 000963

Quesito: Se nel testamento pubblico scritto di pugno dal notaio manca la sua sottoscrizione, il testamento è:

Risposta 1: Nullo

Risposta 2: Annullabile

Risposta 3: Valido, purché ci sia la sottoscrizione del testatore

Risposta 4: Valido, purché ci sia la sottoscrizione del testatore e dei testimoni

Liv. diff.: 1

Numero: 000964

Quesito: Se nel testamento pubblico manca la sottoscrizione del testatore che può sottoscrivere, il testamento è:

Risposta 1: Nullo

Risposta 2: Valido, purché ci sia la sottoscrizione del notaio e di quattro testimoni

Risposta 3: Annullabile

Risposta 4: Valido, purché ci sia la sottoscrizione del notaio e di due testimoni

Liv. diff.: 1

Numero: 000965

Quesito: L'azione di annullamento del testamento per difetto di forma:

Risposta 1: Si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie

Risposta 2: E' imprescrittibile

Risposta 3: Si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui si è aperta la successione

Risposta 4: Si prescrive nel termine di dieci anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie

Liv. diff.: 1

Numero: 000966

Quesito: A norma del codice civile, il testamento segreto che manca di qualche requisito suo proprio può avere efficacia come testamento olografo?

Risposta 1: Sì, qualora abbia i requisiti del testamento olografo

Risposta 2: Sì, anche se non abbia i requisiti del testamento olografo

Risposta 3: Sì, qualora il testatore abbia manifestato un'esplicita volontà in tal senso

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 1

Numero: 000967

Quesito: Il testamento segreto che manca di qualche requisito suo proprio:

Risposta 1: Ha effetto come testamento olografo, qualora di questo abbia i requisiti

Risposta 2: Ha effetto purché il notaio garantisca della sua autenticità e della veridicità delle dichiarazioni in esso contenute

Risposta 3: Non può avere alcun effetto come testamento

Risposta 4: Ha effetto come testamento olografo anche se dattiloscritto

Liv. diff.: 1

Numero: 000968

Quesito: Il notaio presso il quale sia stato depositato un testamento olografo con redazione di apposito verbale, qualora il testatore chieda di ritirare il testamento deve:

Risposta 1: Redigere verbale di restituzione

Risposta 2: Redigere verbale di restituzione dopo avere ottenuto l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria

Risposta 3: Restituirlo senza alcuna formalità

Risposta 4: Rifiutarne la restituzione

Liv. diff.: 1

Numero: 000969

Quesito: Il testamento segreto ricevuto dal notaio e il testamento olografo presso di lui depositato, possono essere ritirati dal testatore?

Risposta 1: Sì, in ogni tempo

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo dopo cinque anni dal deposito

Risposta 4: Sì, ma solo dopo la consegna di una nuova scheda testamentaria

Liv. diff.: 1

Numero: 000970

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perché si trova in un luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni sedicenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000971

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000972

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000973

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perché si trova in luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso è valido il testamento ricevuto dal pretore del luogo alla presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000974

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal pretore del luogo alla presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000975

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal pretore del luogo alla presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000976

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso, è valido il testamento di Tizio ricevuto dal pretore del luogo in presenza di due testimoni?

Risposta 1: Sì, purché i testimoni abbiano almeno sedici anni

Risposta 2: Sì, purché i testimoni abbiano almeno diciassette anni

Risposta 3: Sì, purché i testimoni abbiano almeno diciotto anni

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 3

Numero: 000977

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perché si trova in un luogo dove domina una malattia contagiosa. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco in presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000978

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco, in presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000979

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco alla presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000980

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perché si trova in un luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro di culto in presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000981

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro del culto in presenza di due testimoni?

Risposta 1: Sì, purché i testimoni siano di età non inferiore a sedici anni

Risposta 2: Sì, soltanto se i testimoni siano maggiori di età

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 3

Numero: 000982

Quesito: Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro del culto, in presenza di due testimoni diciassettenni?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che i testimoni siano minori emancipati

Risposta 3: Sì, purché i testimoni siano parenti del testatore entro il terzo grado

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3

Numero: 000983

Quesito: A norma del codice civile, il testamento a bordo di aeromobile durante il viaggio è ricevuto dal comandante in presenza:

Risposta 1: Di uno o, quando è possibile, di due testimoni

Risposta 2: Di almeno due testimoni, salvo espressa rinunzia del testatore

Risposta 3: Di due o, quando è possibile, di quattro testimoni

Risposta 4: Necessariamente di colui che lo segue immediatamente in ordine di servizio

Liv. diff.: 2

Numero: 000984

Quesito: Chiunque è in possesso di un testamento olografo, appena ha notizia della morte del testatore:

Risposta 1: Deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione

Risposta 2: Può presentarlo a un notaio per la pubblicazione solo se tutti gli eredi ne fanno espressa e concorde richiesta

Risposta 3: Deve notificarne copia a ciascuno degli eredi e, quindi, presentarlo ad un notaio per la pubblicazione

Risposta 4: Deve presentarlo al pretore del luogo dell'apertura della successione

Liv. diff.: 1

Numero: 000985

Quesito: Quando il notaio è tenuto ad aprire e pubblicare un testamento segreto?

Risposta 1: Appena gli perviene la notizia della morte del testatore

Risposta 2: Appena gli perviene idonea certificazione attestante l'avvenuta presentazione della dichiarazione di successione

Risposta 3: Non appena gli perviene l'ordinanza del pretore che dispone l'apertura del testamento

Risposta 4: Appena gli perviene apposita istanza del coniuge o dei parenti del testatore

Liv. diff.: 1

Numero: 000986

Quesito: A norma del codice civile, il notaio è tenuto a trasmettere copia in carta libera del testamento pubblico e dei verbali di pubblicazione del testamento segreto e olografo:

Risposta 1: Alla cancelleria della pretura, nella cui giurisdizione si è aperta la successione

Risposta 2: Alla cancelleria del tribunale nella cui circoscrizione trovasi il luogo ove il testatore aveva l'ultimo domicilio

Risposta 3: Alla prefettura territorialmente competente

Risposta 4: Alla questura territorialmente competente

Liv. diff.: 1

Numero: 000987

Quesito: A norma del codice civile, il notaio è tenuto a trasmettere copia in carta libera del verbale di pubblicazione del testamento segreto:

Risposta 1: Alla cancelleria della pretura, nella cui giurisdizione si è aperta la successione

Risposta 2: Alla cancelleria del tribunale, nella cui circoscrizione si trova il luogo ove il testatore aveva l'ultimo domicilio

Risposta 3: Alla prefettura territorialmente competente

Risposta 4: Alla questura territorialmente competente

Liv. diff.: 1

Numero: 000988

Quesito: A norma del codice civile, il notaio è tenuto a trasmettere copia in carta libera del verbale di pubblicazione del testamento olografo:

Risposta 1: Alla cancelleria della pretura nella cui giurisdizione si è aperta la successione

Risposta 2: Alla cancelleria del tribunale nella cui circoscrizione si trova il luogo ove il testatore aveva l'ultimo domicilio

Risposta 3: Alla prefettura territorialmente competente

Risposta 4: Alla questura territorialmente competente

Liv. diff.: 1

Numero: 000989

Quesito: Il notaio che ha ricevuto un testamento pubblico, col quale vengono istituiti eredi e disposti legati, appena gli é nota la morte del testatore, é tenuto:

Risposta 1: A comunicare l'esistenza del testamento agli eredi e legatari di cui conosce il domicilio o la residenza

Risposta 2: A comunicare l'esistenza del testamento soltanto agli eredi di cui conosce il domicilio o la residenza

Risposta 3: A comunicare l'esistenza del testamento soltanto ai legatari di cui conosce il domicilio o la residenza

Risposta 4: A comunicare l'esistenza del testamento soltanto ai soggetti beneficiari di disposizioni testamentarie aventi ad oggetto beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000990

Quesito: Nel caso di testamento olografo o segreto, quando il notaio è tenuto a comunicarne l'esistenza agli eredi o legatari di cui conosce il domicilio o la residenza?

Risposta 1: Dopo la pubblicazione del testamento

Risposta 2: Appena gli è nota la morte del testatore

Risposta 3: Dopo la registrazione del verbale di pubblicazione

Risposta 4: Dopo la trascrizione nei registri immobiliari di un estratto autentico del testamento

Liv. diff.: 1

Numero: 000991 - (*)

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione testamentaria quando è l'effetto di errore può essere impugnata:

Risposta 1: Da chiunque vi abbia interesse

Risposta 2: Solo dai legittimari, se preteriti o lesi

Risposta 3: Solo dagli eredi legittimi

Risposta 4: Soltanto dagli eredi testamentari, dai legittimari, dai legatari, dal pubblico ministero

Liv. diff.: 1

Numero: 000992

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione testamentaria quando è l'effetto di violenza puo' essere impugnata:

Risposta 1: Da chiunque vi abbia interesse

Risposta 2: Solo dai legittimari, se preteriti o lesi

Risposta 3: Solo dagli eredi legittimi

Risposta 4: Solo dai legatari

Liv. diff.: 1

Numero: 000993

Quesito: A norma del codice civile, la disposizione testamentaria quando è l'effetto di dolo può essere impugnata:

Risposta 1: Da chiunque vi abbia interesse

Risposta 2: Solo dai legittimari, se preteriti o lesi

Risposta 3: Solo dagli eredi legittimi e dal pubblico ministero

Risposta 4: Solo dai legittimari se preteriti o lesi e dai legatari

Liv. diff.: 1

Numero: 000994 - (*)

Quesito: L'azione diretta ad ottenere l'annullamento della disposizione testamentaria, quando questa è l'effetto di errore, si prescrive nel termine:

Risposta 1: Di cinque anni dal giorno in cui si è avuta notizia dell'errore

Risposta 2: Di cinque anni dal giorno della pubblicazione del testamento

Risposta 3: Di cinque anni dal giorno in si è data esecuzione anche ad una sola delle disposizioni testamentarie

Risposta 4: Di cinque anni dal giorno dell'avvenuta comunicazione al registro generale dei testamenti

Liv. diff.: 1

Numero: 000995

Quesito: L'azione diretta ad ottenere l'annullamento della disposizione testamentaria, quando questa è l'effetto di violenza, si prescrive nel termine:

Risposta 1: Di cinque anni dal giorno in cui si è avuta notizia della violenza

Risposta 2: Di cinque anni dal giorno della pubblicazione del testamento

Risposta 3: Di cinque anni dal giorno dell'avvenuta presentazione della dichiarazione di successione

Risposta 4: Di cinque anni dal giorno dell'avvenuta comunicazione al registro generale dei testamenti

Liv. diff.: 1

Numero: 000996

Quesito: L'azione diretta ad ottenere l'annullamento della disposizione testamentaria, quando questa è l'effetto di dolo, si prescrive nel termine:

Risposta 1: Di cinque anni dal giorno in cui si è avuta notizia del dolo

Risposta 2: Di cinque anni dal giorno della pubblicazione del testamento

Risposta 3: Di cinque anni dal giorno del fatto

Risposta 4: Di cinque anni dal giorno dell'avvenuta comunicazione al registro generale dei testamenti

Liv. diff.: 1

Numero: 000997

Quesito: In quale caso l'errore sul motivo, sia esso di fatto o di diritto, è causa di annullamento della disposizione testamentaria?

Risposta 1: Quando il motivo risulta dal testamento ed è il solo che ha determinato il testatore a disporre

Risposta 2: In nessun caso

Risposta 3: In ogni caso

Risposta 4: Quando la disposizione testamentaria ha ad oggetto esclusivamente beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 000998

Quesito: L'errore sul motivo, sia esso di fatto o di diritto, quando il motivo risulta dal testamento ed è il solo che ha determinato il testatore a disporre:

Risposta 1: E' causa di annullamento della disposizione testamentaria

Risposta 2: E' causa di nullità della disposizione testamentaria

Risposta 3: Comporta la revocazione della disposizione testamentaria

Risposta 4: E' causa di inesistenza della disposizione testamentaria

Liv. diff.: 1

Numero: 000999

Quesito: L'azione di annullamento della disposizione testamentaria per errore, violenza o dolo:

Risposta 1: Si prescrive in cinque anni dal giorno in cui si è avuta notizia della violenza, del dolo o dell'errore

Risposta 2: Si prescrive in dieci anni dal giorno in cui si è avuta notizia della violenza, del dolo o dell'errore

Risposta 3: Si prescrive in cinque anni, rispettivamente, dal giorno in cui si é avuta notizia del dolo o dell'errore e dal giorno dell'apertura della successione nel caso di violenza

Risposta 4: Si prescrive in cinque anni dal giorno dell'apertura della successione

Liv. diff.: 1

 

Numero: 001000

Quesito: L'errore sul motivo, sia esso di fatto o di diritto, è causa di annullamento della disposizione testamentaria quando:

Risposta 1: Il motivo risulta dal testamento ed è il solo che ha determinato il testatore a disporre

Risposta 2: L'errore è riconoscibile, anche se non risulta dal testamento

Risposta 3: Il motivo risulta dal testamento, anche se non è il solo che ha determinato il testatore a disporre

Risposta 4: Il motivo è il solo che ha determinato il testatore a disporre, anche se non risulta dal testamento

Liv. diff.: 1

 

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