Archivio dei quesiti per la preselezione informatica dei notai

 

 

Numero: 002001

Quesito: Agli effetti dell'estinzione della servitù per non uso ventennale, si computa anche il tempo per il quale la servitù non fu esercitata dai precedenti titolari?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se pervenuta per successione

Risposta 4: No, a meno che dai precedenti proprietari non sia stata esercitata per almeno cinque anni

Liv. diff.: 2

Numero: 002002

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari di un fondo a favore del quale era stata costituita, dal precedente proprietario, una servitù di passaggio sul limitrofo fondo Tuscolano. Tale servitù viene, però, esercitata soltanto da Tizio mentre Caio e Sempronio non la esercitano, rispettivamente, da oltre vent'anni il primo e da oltre dieci anni il secondo. In tal caso l'uso della servitù da parte del solo Tizio:

Risposta 1: Impedisce l'estinzione della stessa riguardo a Tizio, Caio e Sempronio

Risposta 2: Non impedisce che la servitù si estingua per prescrizione riguardo a Tizio, Caio e Sempronio

Risposta 3: Impedisce l'estinzione della servitù per prescrizione solo nei confronti di Tizio e non anche nei confronti di Caio e Sempronio

Risposta 4: Impedisce l'estinzione della servitù per prescrizione nei confronti di Tizio e di Sempronio ma non anche nei confronti di Caio

Liv. diff.: 2

Numero: 002003

Quesito: Tizio è proprietario del fondo Tusculano a vantaggio del quale esiste servitù volontaria di presa d'acqua per gli usi agricoli sul vicino fondo Corneliano. Se Tizio, successivamente, realizza sul fondo Tusculano un pozzo dal quale può attingere acqua in misura sufficiente alle esigenze agrarie del suo fondo, può continuare ad attingere acqua anche dal fondo Corneliano?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: No, salvo che corrisponda al proprietario del fondo servente il doppio del corrispettivo pattuito

Risposta 4: Sì, ma solo se nel titolo costitutivo della servitù sia stata prevista tale eventualità

Liv. diff.: 3

Numero: 002004

Quesito: Tizio è proprietario del fondo Tusculano a vantaggio del quale esiste, in virtù di un titolo, servitù di passaggio sul vicino fondo Corneliano. Se, successivamente, l'apertura di una nuova pubblica strada gli consente un più agevole accesso al proprio fondo, può continuare a passare anche sul fondo Corneliano?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: No, salvo che corrisponda al proprietario del fondo servente il doppio del corrispettivo pattuito

Risposta 4: Sì, ma solo se nel titolo costitutivo della servitù sia stata prevista tale eventualità

Liv. diff.: 3

Numero: 002005

Quesito: Cosa accade qualora la servitù venga esercitata in modo da trarne un'utilità minore di quella indicata dal titolo?

Risposta 1: La servitù si conserva per intero

Risposta 2: Si ha un'estinzione parziale della servitù

Risposta 3: Inizia a decorrere il termine di prescrizione dal momento del minor utilizzo

Risposta 4: La servitù si estingue

Liv. diff.: 2

Numero: 002006

Quesito: Se la servitù è esercitata in modo da trarne un'utilità minore di quella indicata dal titolo costitutivo:

Risposta 1: Si conserva per intero

Risposta 2: Si restringe se il minore utilizzo ha durata ininterrotta di almeno dieci anni

Risposta 3: Si estingue per intero decorso il termine di cinque anni dalla data di inizio del minore utilizzo

Risposta 4: Si restringe, purché anche il proprietario del fondo servente compia atti tendenti a diminuire l'esercizio della servitù

Liv. diff.: 2

Numero: 002007

Quesito: Le servitù volontarie costituite dall'enfiteuta a carico del fondo enfiteutico:

Risposta 1: Cessano quando l'enfiteusi si estingue per decorso del termine, per prescrizione o per devoluzione

Risposta 2: Cessano esclusivamente nel caso di estinzione dell'enfiteusi per prescrizione

Risposta 3: Cessano esclusivamente nel caso di estinzione dell'enfiteusi per devoluzione

Risposta 4: Non cessano in nessuna caso di estinzione dell'enfiteusi

Liv. diff.: 2

Numero: 002008

Quesito: Le servitù volontarie costituite dall'enfiteuta a carico del fondo enfiteutico:

Risposta 1: Cessano quando l'enfiteusi si estingue per decorso del termine, per prescrizione o per devoluzione

Risposta 2: Cessano solo quando l'enfiteusi si estingue per confusione nella persona dell'enfiteuta

Risposta 3: Cessano quando l'enfiteusi si estingue per qualsiasi causa, salvo patto contrario tra l'enfiteuta e il proprietario del fondo dominante

Risposta 4: Non cessano mai, neanche quando l'enfiteusi si estingue

Liv. diff.: 2

Numero: 002009

Quesito: Può l'usufruttuario costituire servitù a favore del fondo di cui ha l'usufrutto?

Risposta 1: Sì e la servitù non cessa con l'estinguersi dell'usufrutto

Risposta 2: Sì, ma la servitù si estingue al cessare dell'usufrutto

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, ma solo se si tratti di servitù a favore di fabbricato urbano

Liv. diff.: 2

Numero: 002010

Quesito: Può l'enfiteuta costituire servitù a favore del fondo enfituetico?

Risposta 1: Sì e la servitù non cessa con l'estinguersi dell'enfiteusi

Risposta 2: Sì, ma la servitù si estingue al cessare dell'enfiteusi

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, ma solo se si tratti di servitù a favore di fabbricato urbano

Liv. diff.: 2

Numero: 002011

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio hanno ricevuto in donazione dal padre Mevio, in ragione di un terzo ciascuno, il fondo Tuscolano. Poiché il titolo non dispone diversamente, la proprietà del predetto fondo è regolata:

Risposta 1: Dalle norme che disciplinano la comunione

Risposta 2: Dalle norme che disciplinano l'associazione in partecipazione

Risposta 3: Dalle norme che disciplinano la società in nome collettivo

Risposta 4: Dalle norme che disciplinano la società semplice

Liv. diff.: 1

Numero: 002012

Quesito: E' valido l'atto con cui due persone acquistano un fondo senza che risulti alcuna determinazione delle quote?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che, entro un congruo termine, uno degli acquirenti chieda al giudice la determinazione delle quote

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che, entro un congruo termine, gli acquirenti stipulino un atto di determinazione delle quote

Liv. diff.: 1

Numero: 002013

Quesito: In assenza di apposite pattuizioni, i partecipanti alla comunione concorrono nei vantaggi e nei pesi della stessa:

Risposta 1: In proporzione delle rispettive quote

Risposta 2: In parti uguali, ancorché le quote siano diverse

Risposta 3: In proporzione delle rispettive quote per quanto riguarda i vantaggi e in parti uguali per quanto riguarda i pesi, ancorché le quote siano diverse

Risposta 4: In proporzione delle rispettive quote per quanto riguarda i pesi e in parti uguali per quanto riguarda i vantaggi, ancorché le quote siano diverse

Liv. diff.: 1

Numero: 002014

Quesito: Se in una compravendita due persone acquistano in comune un fondo senza determinazione di quote:

Risposta 1: Le quote si presumono eguali

Risposta 2: La determinazione delle quote dovrà essere stabilita con accertamento giudiziale

Risposta 3: La compravendita è nulla per indeterminatezza dell'oggetto

Risposta 4: Il fondo diventa indivisibile

Liv. diff.: 1

Numero: 002015

Quesito: Ciascun partecipante alla comunione può servirsi della cosa comune?

Risposta 1: Sì, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto

Risposta 2: No, salvo che il titolo o gli usi dispongano diversamente

Risposta 3: No

Risposta 4: Sì, anche se ne alteri la destinazione purché non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto

Liv. diff.: 2

Numero: 002016

Quesito: Quando la proprietà di un immobile spetta in comune a più persone, se il titolo o la legge non dispone diversamente, ciascun partecipante può servirsi della cosa comune:

Risposta 1: Purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto

Risposta 2: Senza alcuna limitazione anche impedendo agli altri comproprietari di farne parimenti uso secondo il loro diritto

Risposta 3: Anche modificandone la destinazione ma a condizione che non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto

Risposta 4: Senza limitazioni, purché l'uso non ne diminuisca il valore di oltre un terzo

Liv. diff.: 1

Numero: 002017

Quesito: Tizio e Caio hanno comprato da Sempronio in parti uguali una villa al mare stabilendo nell'atto di acquisto che l'uso della stessa sarebbe spettato a ciacuno di essi a mesi alterni. Può Caio affittare a terzi la villa suddetta per uno dei mesi di sua spettanza?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo con il consenso di Tizio

Risposta 4: Si, con l'obbligo di versare a Tizio un corrispettivo commisurato al canone da lui percepito

Liv. diff.: 1

Numero: 002018

Quesito: Tizio e Caio hanno acquistato in parti uguali da Sempronio la piena proprietà del fondo Corneliano. Può Caio donare al figlio Mevio la sua quota?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo con il consenso di Tizio

Risposta 4: No, salvo che siano trascorsi almeno dieci anni dalla data dell'atto di acquisto

Liv. diff.: 1

Numero: 002019

Quesito: Tizio e Caio hanno acquistato in parti uguali da Sempronio la piena proprietà del fondo Corneliano. Può Caio vendere ad un terzo la sua quota?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo con il consenso di Tizio

Risposta 4: No, salvo che ciò sia stato espressamente consentito nel titolo d'acquisto

Liv. diff.: 1

Numero: 002020

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari del fondo Tuscolano. Tizio vuole cedere a Sempronio la sua quota. Caio può validamente opporsi?

Risposta 1: No

Risposta 2: No, però a Caio è dovuto un indennizzo

Risposta 3: Sì, a meno che non si tratti di cessione a titolo gratuito

Risposta 4:

Liv. diff.: 1

Numero: 002021

Quesito: Tizio, Caio, Sempronio e Filano hanno comprato in comune ed in parti eguali la villa Corneliana. Caio, celibe, può trasferire a Martino la sua quota di comproprietà ?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che il trasferimento avvenga a titolo gratuito

Risposta 3: Sì, purché risulti il consenso della maggioranza dei partecipanti alla comunione

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 002022

Quesito: Tizio, Mevio, Caio e Sempronio hanno comprato in comune ed in parti uguali il fondo Tuscolano. Tizio, celibe, può cedere a Martino il godimento del fondo nei limiti della sua quota?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che il godimento venga ceduto a titolo gratuito

Risposta 3: Sì, purché risulti il consenso della maggioranza dei partecipanti alla comunione

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 002023

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari di un appartamento per averlo comprato da Mevio. In mancanza di specifici patti sulla disponibilità delle quote, può Tizio cedere la sua quota a Sempronio anche contro la volontà di Caio?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, però a Caio è dovuto un equo indennizzo

Risposta 3: No, salvo che si tratti di cessione a titolo gratuito

Risposta 4: No

Liv. diff.: 1

Numero: 002024

Quesito: Il cessionario del partecipante alla comunione è tenuto a pagare i contributi alle spese necessarie per la conservazione e per il godimento della cosa comune dovuti dal cedente e non versati?

Risposta 1: Sì, in solido con il cedente

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, senza vincolo di solidarietà con il cedente e solo per la parte che eccede la metà del valore del bene

Risposta 4: Sì, per la quota di metà essendo l'altra metà a carico del cedente e senza vincolo di solidarietà con il cedente

Liv. diff.: 2

Numero: 002025

Quesito: Il partecipante alla comunione che rinunzi al suo diritto si libera dall'obbligo di contribuire alle spese necessarie per la conservazione della cosa comune?

Risposta 1: Sì, purché non le abbia anche tacitamente approvate

Risposta 2: Sì, anche qualora le abbia precedentemente approvate

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che vi consenta la maggioranza degli altri partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002026

Quesito: Il partecipante alla comunione che rinunzi al suo diritto si libera dall'obbligo di contribuire alle spese necessarie per il godimento della cosa comune?

Risposta 1: Sì, purché non le abbia anche tacitamente approvate

Risposta 2: Sì, anche qualora le abbia precedentemente approvate

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che vi consenta la maggioranza degli altri partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002027

Quesito: Il partecipante alla comunione che rinunzi al suo diritto si libera dall'obbligo di contribuire alle spese deliberate a maggioranza dei partecipanti secondo le norme di legge?

Risposta 1: Sì, purché non le abbia anche tacitamente approvate

Risposta 2: Sì, anche qualora le abbia precedentemente approvate

Risposta 3: No

Risposta 4: No, purché vi consenta la maggioranza degli altri partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002028

Quesito: Quando il diritto di proprietà spetta in comune a più persone, se il titolo o la legge non dispone diversamente, le deliberazioni inerenti agli atti di ordinaria amministrazione sono obbligatorie per i dissenzienti se sono state adottate dai partecipanti alla comunione:

Risposta 1: Con la maggioranza calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Con la maggioranza calcolata secondo il valore delle loro quote, a condizione che di essa faccia parte almeno un terzo dei comunisti

Risposta 3: Con la maggioranza di almeno due terzi dei comunisti a prescindere dal valore delle loro quote

Risposta 4: Con la maggioranza calcolata per capi e non secondo il valore delle quote

Liv. diff.: 2

Numero: 002029

Quesito: Tizia, Filano, Martina e Sempronio, tutti non coniugati, sono comproprietari del fondo Tuscolano dagli stessi ricevuto in donazione dal padre. Tenuto conto che Tizia, Filano e Martina sono ciascuno titolari di una quota di proprietà pari ad un decimo dell'intero e Sempronio è titolare della restante quota di sette decimi, se il titolo non dispone diversamente, le deliberazioni relative agli atti di ordinaria amministrazione sono obbligatorie anche per i dissenzienti se adottate con la maggioranza:

Risposta 1: Dei partecipanti alla comunione, calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote, a condizione che di essa faccia parte almeno un terzo dei comunisti

Risposta 3: Di almeno due terzi dei comunisti a prescindere dal valore delle loro quote

Risposta 4: Dei partecipanti alla comunione, calcolata per capi e non secondo il valore delle quote

Liv. diff.: 2

Numero: 002030

Quesito: Tizio, Filano, Mevio e Sempronio, celibi, sono comproprietari del fondo Tuscolano, i primi tre in ragione di un decimo ciascuno ed il quarto in ragione dei residui sette decimi. Tenuto conto che tutti sono stati preventivamente informati, per adottare una deliberazione, relativa ad un atto di ordinaria amministrazione, che sia obbligatoria anche per i dissenzienti:

Risposta 1: E' sufficiente il consenso di Sempronio

Risposta 2: E' necessario il consenso di Sempronio e di almeno uno degli altri tre comunisti

Risposta 3: E' sufficiente il consenso di almeno tre comunisti, anche se fra gli stessi non sia compreso Sempronio

Risposta 4: E' necessario il consenso di Sempronio e di almeno due degli altri comunisti

Liv. diff.: 2

Numero: 002031

Quesito: Quando il diritto di usufrutto spetta in comune a più persone, se il titolo o la legge non dispone diversamente, le deliberazioni relative ad atti di ordinaria amministrazione a carico degli usufruttuari sono obbligatorie per i dissenzienti se adottate con la maggioranza:

Risposta 1: Dei partecipanti alla comunione, calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote, a condizione che di essa faccia parte almeno un terzo dei comunisti

Risposta 3: Di almeno due terzi dei partecipanti alla comunione a prescindere dal valore delle loro quote

Risposta 4: Dei partecipanti alla comunione, calcolata per capi e non secondo il valore delle quote

Liv. diff.: 2

Numero: 002032

Quesito: Tizia, Filano, Martina e Sempronio, tutti vedovi, sono contitolari dell'usufrutto del fondo Tuscolano dagli stessi acquistato con atto di compravendita. Tenuto conto che Tizia, Filano e Martina sono titolari ciascuno di una quota di usufrutto pari ad un decimo dell'intero e Sempronio è titolare della restante quota di sette decimi, se il titolo non dispone diversamente, per adottare deliberazioni, relative agli atti di ordinaria amministrazione a carico degli usufruttuari, che siano obbligatorie anche per i dissenzienti è necessaria la maggioranza:

Risposta 1: Dei partecipanti alla comunione, calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote, a condizione che di essa faccia parte almeno un terzo dei comunisti

Risposta 3: Di almeno due terzi dei comunisti a prescindere dal valore delle loro quote

Risposta 4: Dei partecipanti alla comunione, calcolata per capi e non secondo il valore delle quote

Liv. diff.: 2

Numero: 002033

Quesito: Per potersi formare il regolamento per l'ordinaria amministrazione ed il miglior godimento di un terreno agricolo appartenente in comune a più persone, è necessario il consenso:

Risposta 1: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata tenendo conto del loro numero e non del valore delle loro quote

Risposta 3: Di tanti partecipanti alla comunione che rappresentino almeno i due terzi del valore complessivo del terreno

Risposta 4: Di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002034

Quesito: Per potersi delegare ad uno dei partecipanti alla comunione l'amministrazione ordinaria di un terreno agricolo appartenente a più persone, è necessario il consenso:

Risposta 1: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata tenendo conto del loro numero e non del valore delle loro quote

Risposta 3: Di tanti partecipanti alla comunione che rappresentino almeno i due terzi del valore complessivo del terreno

Risposta 4: Di tutti gli altri partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002035

Quesito: Per potersi delegare ad alcuni partecipanti alla comunione l'amministrazione ordinaria di un terreno appartenente a più persone, è necessario il consenso:

Risposta 1: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata tenendo conto del loro numero e non del valore delle loro quote

Risposta 3: Di tanti partecipanti alla comunione che rappresentino almeno i quattro quinti del valore complessivo del terreno

Risposta 4: Di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002036

Quesito: Per potersi delegare ad un estraneo alla comunione l'amministrazione ordinaria di un terreno appartenente in comune a più persone, è necessario il consenso:

Risposta 1: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata per capi

Risposta 3: Di tanti partecipanti alla comunione che rappresentino almeno i due terzi del valore complessivo del terreno

Risposta 4: Di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002037

Quesito: Nella comunione ordinaria, per formare il regolamento per l'ordinaria amministrazione e per il miglior godimento della cosa comune occorre:

Risposta 1: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione, calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: La deliberazione della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Risposta 3: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno i due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 4: Il consenso unanime di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002038

Quesito: Nella comunione ordinaria per la nomina dell'amministratore occorre:

Risposta 1: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione, calcolata secondo il valore delle loro quote

Risposta 2: La deliberazione della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Risposta 3: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno i due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 4: Il consenso di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 3

Numero: 002039

Quesito: Tizio, Filano, Mevio e Sempronio, tutti celibi, sono comproprietari di una villetta dagli stessi acquistata con atto di compravendita. E' possibile, in questa ipotesi, se il titolo non dispone diversamente, delegare ad un estraneo l'amministrazione della cosa comune?

Risposta 1: Sì, determinando i poteri e gli obblighi dell'amministratore

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, senza alcuna determinazione di poteri ma con obbligo di rendiconto

Risposta 4: No, salvo che per il compimento di singoli atti di straordinaria amministrazione che siano necessari per la conservazione della cosa

Liv. diff.: 2

Numero: 002040

Quesito: Per gli atti di costituzione di diritti reali di godimento sul fondo comune occorre il consenso:

Risposta 1: Di tutti i partecipanti alla comunione

Risposta 2: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote

Risposta 3: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno i due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 4: Della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 1

Numero: 002041

Quesito: Per gli atti di alienazione della cosa comune occorre il consenso:

Risposta 1: Di tutti i partecipanti alla comunione

Risposta 2: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote

Risposta 3: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno i due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 4: Della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 1

Numero: 002042

Quesito: Per le locazioni della cosa comune di durata superiore a nove anni occorre il consenso:

Risposta 1: Di tutti i partecipanti alla comunione

Risposta 2: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote

Risposta 3: Della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno i due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 4: Della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 1

Numero: 002043

Quesito: Per disporre le innovazioni dirette al miglioramento della cosa comune che non pregiudichino il godimento di alcuno dei partecipanti e non importino una spesa eccessivamente gravosa, a norma del codice civile occorre:

Risposta 1: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 2: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti calcolata secondo il valore delle quote, purché comprenda il consenso di coloro che non traggono utilità dall'innovazione

Risposta 3: La deliberazione della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Risposta 4: Il consenso di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002044

Quesito: Per disporre le innovazioni dirette a rendere più comodo o redditizio il godimento della cosa comune, e che non pregiudichino il godimento di alcuno dei partecipanti e non importino una spesa eccesivamente gravosa, a norma del codice civile occorre:

Risposta 1: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 2: La deliberazione della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Risposta 3: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote, purché comprenda il consenso di coloro che non traggono utilità dall'innovazione

Risposta 4: Il consenso di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002045

Quesito: Per compiere gli atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, che non risultino pregiudizievoli all'interesse di alcuno dei partecipanti alla comunione, a norma del codice civile occorre:

Risposta 1: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 2: La deliberazione della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Risposta 3: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle quote, purché comprenda il consenso di coloro ai quali l'atto non arreca utilità

Risposta 4: Il consenso di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 2

Numero: 002046

Quesito: Per consentire un'ipoteca che abbia lo scopo di garantire la restituzione delle somme mutuate per la ricostruzione o per il miglioramento della cosa comune, occorre:

Risposta 1: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 2: La deliberazione di tanti partecipanti che rappresentino almeno la metà del valore della cosa comune

Risposta 3: La deliberazione della maggioranza del numero dei partecipanti alla comunione

Risposta 4: Il consenso di tutti i partecipanti alla comunione

Liv. diff.: 3

Numero: 002047

Quesito: Nella comunione ordinaria, l'ipoteca può essere consentita con deliberazione della maggioranza dei partecipanti che rappresenti due terzi del valore complessivo della cosa comune?

Risposta 1: Sì, qualora abbia lo scopo di garantire la restituzione delle somme mutuate per la ricostruzione o per il miglioramento della cosa comune

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, sempre

Risposta 4: Sì, qualora abbia lo scopo di garantire la restituzione delle somme mutuate per resistere in giudizio a pretese di terzi

Liv. diff.: 3

Numero: 002048

Quesito: Per la concessione di ipoteca sulla cosa comune a garanzia della restituzione delle somme mutuate per la ricostruzione o per il miglioramento della cosa stessa occorre:

Risposta 1: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune

Risposta 2: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti che rappresenti almeno la metà del valore complessivo della cosa comune

Risposta 3: Il consenso di tutti i partecipanti alla comunione

Risposta 4: La deliberazione della maggioranza dei partecipanti indipendentemente dal valore delle loro quote

Liv. diff.: 3

Numero: 002049

Quesito: Il partecipante alla comunione che, in caso di trascuranza degli altri partecipanti o dell'amministratore ha sostenuto spese per la cosa comune, ha diritto al rimborso?

Risposta 1: Sì, qualora si tratti di spese necessarie per la conservazione della cosa comune

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo nei limiti dell'aumento di valore della cosa comune

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 2

Numero: 002050

Quesito: Il patto di rimanere in comunione è valido?

Risposta 1: Sì, per un tempo non maggiore di dieci anni

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, per un tempo non maggiore di cinque anni

Risposta 4: Sì, per un tempo non inferiore a dieci anni

Liv. diff.: 1

Numero: 002051

Quesito: Il patto di rimanere in comunione per un tempo maggiore di dieci anni è valido?

Risposta 1: Sì, ma il termine si riduce a dieci anni

Risposta 2: Sì, per la durata convenuta

Risposta 3: No, è nullo

Risposta 4: Sì, ma non ha effetto per gli aventi causa dei partecipanti

Liv. diff.: 2

Numero: 002052

Quesito: Il patto di rimanere in comunione per dieci anni:

Risposta 1: E' valido e ha effetto anche per gli aventi causa dai partecipanti

Risposta 2: E' valido ma il termine si riduce a cinque anni e ha effetto solo tra le parti

Risposta 3: E' valido solo se gravi circostanze lo giustifichino e quando la comunione ha ad oggetto cose che, se divise, cesserebbero di servire all'uso a cui sono destinate

Risposta 4: E' nullo

Liv. diff.: 1

Numero: 002053

Quesito: Quali creditori dei comunisti devono essere chiamati ad intervenire alla divisione di beni immobili perché essa abbia effetto nei loro confronti?

Risposta 1: Solo i creditori iscritti

Risposta 2: Solo i creditori chirografari non iscritti

Risposta 3: Tutti i creditori dei condividenti

Risposta 4: Nessuno dei creditori

Liv. diff.: 2

Numero: 002054

Quesito: Quale fra i seguenti beni è oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo?

Risposta 1: Il suolo su cui sorge l'edificio

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio

Risposta 3: Ogni locale del piano cantinato escluso il locale per la lavanderia

Risposta 4: Ogni sporto pertinenziale alle proprietà esclusive ma che permette di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002055

Quesito: Quale fra i seguenti beni sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo?

Risposta 1: Le fondazioni

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno esclusi i vestiboli e gli anditi

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi e gli altri sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare e di affacciarsi solo di fronte

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Numero: 002056

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I muri maestri

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno esclusi i vestiboli e gli anditi

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di affacciarsi solo di fronte

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Numero: 002057

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I tetti e i lastrici solari

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno esclusi i vestiboli

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che non permettono di affacciarsi lateralmente

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Numero: 002058

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Le scale

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno esclusi gli anditi

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi e gli altri sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che non permettono di guardare lateralmente

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Numero: 002059

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I portoni d'ingresso

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno esclusi gli anditi e i vestiboli

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare e di affacciarsi solo obliquamente

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Numero: 002060

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I vestiboli

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno escluso l'alloggio del portiere

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi e gli altri sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare e di affacciarsi solo di fronte

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Numero: 002061

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli anditi

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno esclusi i vestiboli

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare e di affacciarsi solo lateralmente

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Numero: 002062

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I portici

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno escluso il locale per il riscaldamento centrale

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi e gli altri sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di affacciarsi solo obliquamente

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Numero: 002063

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I cortili

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno escluso l'alloggio del portiere

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato escluso il locale per il riscaldamento centrale

Risposta 4: Le aree pertinenziali alle proprietà esclusive ma che sono divise dalle aree condominiali a mezzo di un muro che non abbia un'altezza superiore ai tre metri

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Numero: 002064

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: In genere tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno escluso l'alloggio del portiere

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato escluso il locale per il riscaldamento centrale

Risposta 4: I balconi e gli altri sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di affacciarsi lateralmente

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Numero: 002065

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I locali per la portineria e per l'alloggio del portiere

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno esclusi i vestiboli e gli anditi

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato escluso il locale per il riscaldamento centrale

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di affacciarsi e guardare lateralmente

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Numero: 002066

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I locali per la lavanderia

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno escluso l'alloggio del portiere

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato escluso il locale per il riscaldamento centrale

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di affacciarsi lateralmente

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Numero: 002067

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I locali per il riscaldamento centrale

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno escluso l'alloggio del portiere

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare lateralmente

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Numero: 002068

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I locali per gli stenditoi

Risposta 2: Tutti i locali del piano terreno escluso l'alloggio del portiere

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato escluso il locale per il riscaldamento centrale

Risposta 4: I balconi pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di affacciarsi e di guardare obliquamente

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Numero: 002069

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli ascensori che servono all'uso e al godimento comune

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

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Numero: 002070

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: I pozzi che servono all'uso e al godimento comune

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

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Numero: 002071

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Le cisterne che servono all'uso e al godimento comune

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002072

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli acquedotti che servono all'uso e al godimento comune

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

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Numero: 002073

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Le fognature e i canali di scarico che servono all'uso e al godimento comune

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002074

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per l'acqua che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002075

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per il gas che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002076

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per l'energia elettrica che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per la lavanderia

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002077

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per il riscaldamento che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per il riscaldamento centrale

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002078

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per la depurazione dell'acqua che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per il riscaldamento centrale

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002079

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per il condizionamento dell'aria che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per il riscaldamento centrale

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002080

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per il raffreddamento dell'aria che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per il riscaldamento centrale

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002081

Quesito: Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:

Risposta 1: Gli impianti per la purificazione dell'aria che servono all'uso e al godimento comune, fino al punto di diramazione degli stessi ai locali di proprietà esclusiva dei singoli condomini

Risposta 2: L'alloggio dell'amministratore del condominio e le relative pertinenze

Risposta 3: Tutti i locali del piano cantinato esclusi i locali per il riscaldamento centrale

Risposta 4: Gli sporti pertinenziali alle proprietà esclusive ma che permettono di guardare solo lateralmente

Liv. diff.: 1

Numero: 002082

Quesito: In materia di condominio degli edifici, qualora il titolo non disponga altrimenti, a che cosa è proporzionato il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni dell'edificio?

Risposta 1: Al valore del piano o porzione di piano che gli appartiene

Risposta 2: Alla maggiore o minore necessità di utilizzazione delle parti comuni al fine del godimento del piano o porzione di piano che gli appartiene

Risposta 3: Esclusivamente alla superficie del piano o porzione di piano che gli appartiene

Risposta 4: Esclusivamente alla cubatura del piano o porzione di piano che gli appartiene

Liv. diff.: 1

Numero: 002083

Quesito: A norma del codice civile le parti comuni di un edificio possono essere soggette a divisione:

Risposta 1: Qualora la divisione possa farsi senza rendere più incomodo l'uso della cosa a ciascun condomino

Risposta 2: In nessun caso

Risposta 3: In ogni caso, purché la divisione sia richiesta da almeno i due terzi dei condomini

Risposta 4: In ogni caso, purché la divisione sia richiesta dalla maggioranza dei condomini

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 002084

Quesito: A norma del codice civile, le parti comuni dell'edificio sono soggette a divisione?

Risposta 1: No, a meno che la divisione possa farsi senza rendere più incomodo l'uso della cosa a ciascun condomino

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, in ogni caso purché la divisione venga richiesta dalla maggioranza dei condomini

Liv. diff.: 2

Numero: 002085

Quesito: Le parti comuni di un edificio sono soggette a divisione?

Risposta 1: No, a meno che la divisione possa farsi senza rendere più incomodo l'uso della cosa a ciascun condomino

Risposta 2: Sì, purché la divisione sia stipulata con l'intervento di tanti condomini che rappresentino i due terzi del valore dell'edificio e i due terzi dei partecipanti al condominio

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, sempre

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 002086

Quesito: Nel condominio degli edifici quali fra le seguenti innovazioni al fabbricato sono vietate a norma del codice civile?

Risposta 1: Le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato

Risposta 2: Tutte le innovazioni

Risposta 3: Le innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo delle cose comuni per un solo condomino

Risposta 4: Le innovazioni dirette al maggior rendimento delle cose comuni

Liv. diff.: 1

Numero: 002087

Quesito: Nel condominio degli edifici quali tra le seguenti innovazioni al fabbricato sono vietate a norma del codice civile?

Risposta 1: Le innovazioni che alterino il decoro architettonico dell'edificio o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino

Risposta 2: Tutte le innovazioni

Risposta 3: Le innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo delle cose comuni per un solo condomino

Risposta 4: Le innovazioni dirette al maggior rendimento delle cose comuni

Liv. diff.: 1

Numero: 002088

Quesito: A norma del codice civile, qualora l'innovazione delle cose comuni di un edificio condominiale importi una spesa molto gravosa e consista in opere, impianti o manufatti suscettibili di utilizzazione separata, i condomini che non intendono trarne vantaggio:

Risposta 1: Sono esonerati da qualsiasi contributo nella spesa

Risposta 2: Sono comunque tenuti al contributo nella spesa

Risposta 3: Sono tenuti al contributo nella spesa in misura di un terzo di quanto dovuto dai restanti condomini

Risposta 4: Sono tenuti al contributo nella spesa in misura di un decimo, ma i loro eredi o aventi causa non potranno partecipare ai vantaggi dell'innovazione

Liv. diff.: 1

Numero: 002089

Quesito: A norma del codice civile, qualora l'innovazione delle cose comuni di un edificio condominiale abbia carattere voluttuario rispetto alle particolari condizioni e all'importanza dell'edificio, e consista in opere, impianti o manufatti suscettibili di utilizzazione separata, i condomini che non intendono trarne vantaggio:

Risposta 1: Sono esonerati da qualsiasi contributo nella spesa

Risposta 2: Sono comunque tenuti al contributo nella spesa

Risposta 3: Sono tenuti al contributo nella spesa in misura di un terzo di quanto dovuto dai restanti condomini

Risposta 4: Sono tenuti al contributo nella spesa in misura di un decimo, ma i loro eredi o aventi causa non potranno partecipare ai vantaggi dell'innovazione

Liv. diff.: 1

Numero: 002090 - (*)

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari in ragione di un terzo ciascuno dell'edificio "Tulipano", composto di sei appartamenti. Volendo procedere alla divisione dell'edificio, chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio, che non siano destinate a servire i condomini in misura diversa. Il notaio risponderà che tali spese:

Risposta 1: 1 Sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salva diversa convenzione

Risposta 2: Sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, ed è nulla ogni diversa convenzione

Risposta 3: Sono sostenute dai condomini in misura uguale fra loro, indipendentemente dal valore della proprietà di ciascuno

Risposta 4: Sono sostenute dai condomini per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l'altra metà in misura proporzionale all'altezza di ciascun piano dal suolo

Liv. diff.: 2

Numero: 002091

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio, comproprietari in ragione di un terzo ciascuno dell'edificio "Tulipano", composto di sette appartamenti, vogliono procedere alla divisione dell'edificio e chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per la prestazione dei servizi nell'interesse comune dei condomini. Il notaio risponderà che tali spese:

Risposta 1: Sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salva diversa convenzione

Risposta 2: Sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, ed è nulla ogni diversa convenzione

Risposta 3: Sono sostenute dai condomini in misura uguale fra loro, indipendentemente dal valore della proprietà di ciascuno

Risposta 4: Sono sostenute dai condomini per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l'altra metà in misura proporzionale all'altezza di ciascun piano dal suolo

Liv. diff.: 2

Numero: 002092

Quesito: Tizio, Caio, Mevio e Sempronio sono comproprietari in ragione di un quarto ciascuno dell'edificio "Tulipano", composto di nove appartamenti. Volendo procedere alla divisione dell'edificio, chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per le innovazioni che non siano gravose né voluttuarie deliberate dalla maggioranza dei condomini e destinate a servire i condomini in misura uguale. Il notaio risponderà che tali spese:

Risposta 1: Sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salva diversa convenzione

Risposta 2: Sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, ed è nulla ogni diversa convenzione

Risposta 3: Sono sostenute dai condomini in misura uguale fra loro, indipendentemente dal valore della proprietà di ciascuno

Risposta 4: Sono sostenute dai condomini per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l'altra metà in misura proporzionale all'altezza di ciascun piano dal suolo

Liv. diff.: 2

Numero: 002093

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio, comproprietari in ragione di un terzo ciascuno dell'edificio "Mimosa", composto di nove appartamenti, vogliono procedere alla divisione dell'edificio e chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per le innovazioni che non siano gravose né voluttuarie deliberate dalla maggioranza dei condomini e destinate a servire i condomini in misura diversa. Il notaio risponderà che tali spese:

Risposta 1: Sono ripartite fra i condomini in proporzione dell'uso che ciascuno può farne

Risposta 2: Sono ripartite fra i condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno

Risposta 3: Sono sostenute dai condomini in misura uguale fra loro, indipendentemente dal valore della proprietà di ciascuno e dall'uso che ciascuno può farne

Risposta 4: Sono sostenute dai condomini per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano e per l'altra metà in misura proporzionale all'altezza di ciascun piano dal suolo

Liv. diff.: 2

Numero: 002094

Quesito: Tizio, Caio e Sempronio, comproprietari in ragione di un terzo ciascuno dell'edificio "Violetta", composto di sette appartamenti, vogliono procedere alla divisione dell'edificio. Essi chiedono al notaio cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio destinate a servire i condomini in misura diversa. Il notaio risponderà che tali spese:

Risposta 1: Sono ripartite fra i condomini in proporzione dell'uso che ciascuno può farne

Risposta 2: Sono ripartite fra i condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno

Risposta 3: Sono sostenute dai condomini in misura uguale fra loro, indipendentemente dal valore della proprietà di ciascuno e dall'uso che ciascuno può farne

Risposta 4: Sono sostenute dai condomini per metà in ragione del valore dei singoli piani o porzioni di piano, e per l'altra metà in misura proporzionale all'altezza di ciascun piano dal suolo

Liv. diff.: 2

Numero: 002095

Quesito: A norma del codice civile, qualora un edificio condominiale abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell'intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico:

Risposta 1: Del gruppo di condomini che ne trae utilità

Risposta 2: Di tutti i condomini, anche qualora a trarne utilità sia solo un gruppo di essi

Risposta 3: Di tutti i condomini per i due terzi, e del gruppo di condomini che ne trae utilità per il residuo terzo

Risposta 4: Dei condomini proprietari di piani o porzioni di piani che rappresentino almeno un quinto del valore dell'edificio

Liv. diff.: 2

Numero: 002096

Quesito: In un edificio condominiale Tizio e Caio sono proprietari di due piani l'uno all'altro sovrastanti. A norma del codice civile, chi deve sostenere le spese per la manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai che si trovano fra un piano e l'altro?

Risposta 1: I proprietari dei due piani l'uno all'altro sovrastanti in parti uguali fra loro, restando a carico del proprietario del piano superiore la copertura del pavimento e a carico del proprietario del piano inferiore l'intonaco, la tinta e la decorazione del soffitto

Risposta 2: Tutti i condomini dell'edificio in parti uguali fra loro

Risposta 3: Il proprietario del piano sovrastante per un terzo e quello del piano sottostante per due terzi, restando a carico del proprietario del piano superiore la copertura del pavimento e la decorazione del soffitto ed a carico del proprietario del piano inferiore l'intonaco del soffitto

Risposta 4: Il proprietario del piano sottostante per un terzo e quello del piano sovrastante per due terzi, restando a carico del proprietario del piano inferiore la copertura del pavimento ed a carico del proprietario del piano superiore l'intonaco, la tinta e la decorazione del soffitto

Liv. diff.: 3

Numero: 002097

Quesito: A norma del codice civile, come vanno ripartite le spese delle riparazioni del lastrico solare di uso esclusivo di alcuni condomini?

Risposta 1: Per un terzo a carico di quelli che ne hanno l'uso esclusivo e per gli altri due terzi a carico di tutti i condomini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno

Risposta 2: Per l'intero a carico di tutti i condomini dell'edificio in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno

Risposta 3: Per l'intero a carico di quelli che ne hanno l'uso esclusivo

Risposta 4: In parti uguali tra tutti i condomini

Liv. diff.: 2

Numero: 002098

Quesito: A norma del codice civile, come vanno ripartite le spese di ricostruzione del lastrico solare di uso esclusivo di alcuni condomini?

Risposta 1: Per un terzo a carico di quelli che ne hanno l'uso esclusivo e per gli altri due terzi a carico di tutti i condomini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno

Risposta 2: Per l'intero a carico di tutti i condomini dell'edificio in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno

Risposta 3: Per l'intero a carico di quelli che ne hanno l'uso esclusivo

Risposta 4: Per l'intero tra tutti i condomini in parti uguali tra loro

Liv. diff.: 2

Numero: 002099

Quesito: Nel caso di perimento accidentale dell'intero edificio condominiale, può ciascuno dei condomini richiedere la vendita all'asta del suolo e dei materiali?

Risposta 1: Sì, salvo che sia stato diversamente convenuto

Risposta 2: No, salvo che sia stato diversamente convenuto

Risposta 3: No, anche se sia stato diversamente convenuto

Risposta 4: Sì, anche se sia stato diversamente convenuto

Liv. diff.: 3

Numero: 002100

Quesito: Nel caso di perimento accidentale di un edificio condominiale per una parte che rappresenti i tre quarti del suo valore, può ciascuno dei condomini richiedere la vendita all'asta del suolo e dei materiali?

Risposta 1: Sì, salvo che sia stato diversamente convenuto

Risposta 2: No, salvo che sia stato diversamente convenuto

Risposta 3: No, anche se sia stato diversamente convenuto

Risposta 4: Sì, anche se sia stato diversamente convenuto

Liv. diff.: 3

Numero: 002101

Quesito: In materia di condominio negli edifici, ciascuno dei condomini, salvo che sia diversamente convenuto, può richiedere la vendita all'asta del suolo e dei materiali nel caso di perimento accidentale:

Risposta 1: Dell'intero edificio o di una parte che rappresenti tre quarti del suo valore

Risposta 2: Dell'intero edificio o di una parte che rappresenti la metà del suo valore

Risposta 3: Dell'intero edificio e non anche nel caso in cui ne perisca una parte di qualunque valore essa sia

Risposta 4: Dell'intero edificio o di una parte che rappresenti la metà del suo valore e che riguardi la proprietà esclusiva di almeno la metà più uno dei condomini

Liv. diff.: 3

Numero: 002102

Quesito: Il condomino che ha fatto spese per le cose comuni senza autorizzazione dell'amministratore o dell'assemblea ha diritto al rimborso?

Risposta 1: No, salvo che si tratti di spesa urgente

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, purché egli sia titolare almeno della metà del valore dell'edificio

Risposta 4: Sì, ma nei limiti dell'aumento di valore delle cose comuni

Liv. diff.: 2

Numero: 002103

Quesito: Nel condominio degli edifici, il condomino che per le cose comuni ha fatto spese non urgenti senza autorizzazione dell'amministratore o dell'assemblea:

Risposta 1: Non ha diritto al rimborso

Risposta 2: Ha in ogni caso diritto all'intero rimborso

Risposta 3: Ha in ogni caso diritto al rimborso di metà delle spese fatte

Risposta 4: Ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di spese relative a parti comuni di cui egli abbia l'uso esclusivo

Liv. diff.: 2

Numero: 002104

Quesito: Nel condominio degli edifici, il condomino che ha fatto spese per le cose comuni senza autorizzazione dell'amministratore o dell'assemblea:

Risposta 1: Non ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di spese urgenti

Risposta 2: Ha diritto all'intero rimborso, anche se le spese fatte non siano urgenti

Risposta 3: Ha diritto al rimborso di metà delle spese fatte, anche se le spese fatte non siano urgenti

Risposta 4: Ha diritto al rimborso anche delle spese non urgenti, salvo che si tratti di spese relative a parti comuni di cui egli abbia l'uso esclusivo

Liv. diff.: 2

Numero: 002105

Quesito: I condomini di un edificio si riuniscono per revocare l'amministratore del condominio. A norma del codice civile:

Risposta 1: Possono deliberare tale revoca con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio, purché l'assemblea sia regolarmente costituita

Risposta 2: Possono deliberare tale revoca solo all'unanimità

Risposta 3: Possono deliberare tale revoca solamente con verbale ricevuto da notaio

Risposta 4: Non possono deliberare tale revoca prima della chiusura dell'esercizio in corso

Liv. diff.: 1

Numero: 002106

Quesito: Qualora in un edificio il numero dei condomini sia superiore a dieci, a chi spetta l'iniziativa per la formazione del regolamento di condominio?

Risposta 1: A ciascun condomino

Risposta 2: Solo all'amministratore anche se non condomino

Risposta 3: Esclusivamente alla maggioranza dei condomini che rappresenti almeno un terzo del valore dell'edificio

Risposta 4: Esclusivamente alla maggioranza dei condomini che rappresenti almeno la metà del valore dell'edificio

Liv. diff.: 2

Numero: 002107

Quesito: Quando la formazione del regolamento di condominio negli edifici è obbligatoria secondo il codice civile, chi può prenderne l'iniziativa?

Risposta 1: Ciascun condomino

Risposta 2: Almeno tre condomini

Risposta 3: La maggioranza dei condomini

Risposta 4: Almeno dieci condomini

Liv. diff.: 1

Numero: 002108

Quesito: A norma del codice civile, è possibile possedere la cosa per mezzo di altra persona che ne abbia la detenzione?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, solo se il detentore è in buona fede

Risposta 4: Sì, solo se la detenzione è anteriore al possesso

Liv. diff.: 1

Numero: 002109

Quesito: Si può possedere:

Risposta 1: Direttamente o per mezzo di altra persona che ha la detenzione della cosa

Risposta 2: Solo direttamente

Risposta 3: Direttamente o per mezzo di familiari conviventi anche non aventi la detenzione della cosa

Risposta 4: Non direttamente, ma solo per mezzo di altra persona che ha la detenzione della cosa

Liv. diff.: 1

Numero: 002110

Quesito: In colui che esercita il potere di fatto sulla cosa, il possesso:

Risposta 1: Si presume quando non si prova che ha cominciato a esercitare il potere di fatto sulla cosa semplicemente come detenzione

Risposta 2: Si presume solo quando il potere di fatto sulla cosa è fondato su un titolo avente forma scritta

Risposta 3: Non si presume e la relativa prova grava sul possessore

Risposta 4: Si presume solo se ha cominciato ad avere la detenzione ed il titolo

è mutato per causa proveniente da un terzo

Liv. diff.: 3

Numero: 002111

Quesito: Tizio, conduttore di un immobile concessogli in locazione dal proprietario Caio, vi ha effettuato, senza il consenso di quest'ultimo, lavori di trasformazione riservati dal contratto di locazione al proprietario, ma senza volere disconoscere il possesso di Caio. In tal modo, Tizio ha mutato la sua detenzione in possesso?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se la locazione ha durata superiore a nove anni

Risposta 4: No, salvo che la locazione abbia per oggetto un immobile destinato ad uso abitativo

Liv. diff.: 2

Numero: 002112

Quesito: Se alcuno ha iniziato ad avere la detenzione, può acquistare il possesso?

Risposta 1: No, finché il titolo non venga ad essere mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il possessore

Risposta 2: No, in nessun caso

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, solo se il possesso trovi titolo in un espresso riconoscimento del proprietario

Liv. diff.: 2

Numero: 002113

Quesito: Il possessore attuale che ha posseduto in tempo più remoto:

Risposta 1: Si presume che abbia posseduto anche nel tempo intermedio

Risposta 2: Si presume che abbia posseduto anche nel tempo intermedio solo se abbia un titolo a fondamento del suo possesso

Risposta 3: Non si presume che abbia posseduto anche nel tempo intermedio, dovendo lo stesso possessore fornire sempre la prova di tale possesso

Risposta 4: Si presume che abbia posseduto anche nel tempo intermedio solo se la cosa oggetto del possesso sia un bene immobile nel quale il possessore ha dimorato abitualmente per tutto il periodo

Liv. diff.: 1

Numero: 002114

Quesito: Il possessore attuale che abbia un titolo a fondamento del suo possesso:

Risposta 1: Si presume che abbia posseduto anche anteriormente, a far tempo dalla data del titolo

Risposta 2: Si presume che abbia posseduto anche anteriormente, a far tempo dalla data del titolo, solo se si tratti di un acquisto a causa di morte e sia provato il possesso in capo al defunto

Risposta 3: Si presume che abbia posseduto anche anteriormente alla data del titolo

Risposta 4: Non si presume che abbia posseduto anche anteriormente, a far tempo dalla data del titolo, salvo che si tratti di un acquisto per atto tra vivi a titolo oneroso

Liv. diff.: 2

Numero: 002115

Quesito: Il possesso attuale fa presumere il possesso anteriore?

Risposta 1: No, salvo che il possessore abbia un titolo a fondamento del suo possesso ed in questo caso si presume che egli abbia posseduto dalla data del titolo

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, ma solo relativamente alle universalità di mobili

Liv. diff.: 2

Numero: 002116

Quesito: Gli atti compiuti con l'altrui tolleranza:

Risposta 1: Non possono servire di fondamento all'acquisto del possesso

Risposta 2: Servono di fondamento all'acquisto del possesso

Risposta 3: Non possono servire di fondamento all'acquisto del possesso salvo che tali atti riguardino beni immobili

Risposta 4: Servono di fondamento all'acquisto solo del possesso corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà

Liv. diff.: 2

Numero: 002117

Quesito: Gli atti compiuti con l'altrui tolleranza possono servire di fondamento all'acquisto del possesso?

Risposta 1: No

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, purché compiuti in buona fede

Risposta 4: Sì, purché non si tratti di atti emulativi

Liv. diff.: 2

Numero: 002118

Quesito: L'azione di spoglio:

Risposta 1: E' concessa nei rapporti tra privati rispetto ai beni appartenenti al pubblico demanio

Risposta 2: Non è concessa nei rapporti tra privati rispetto ai beni appartenenti al pubblico demanio, ma è concessa nei rapporti tra privati e pubbliche amministrazioni rispetto a tali beni

Risposta 3: Non è mai concessa rispetto ai beni appartenenti al pubblico demanio

Risposta 4: E' concessa rispetto ai beni appartenenti al pubblico demanio nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni, ma non è mai concessa nei rapporti tra privati rispetto a tali beni

Liv. diff.: 3

Numero: 002119

Quesito: Rispetto ai beni appartenenti al pubblico demanio è concessa nei rapporti tra privati l'azione di manutenzione?

Risposta 1: Sì, solo se trattasi di esercizio di facoltà le quali possono formare oggetto di concessione da parte della pubblica amministrazione

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, salvo che il privato abbia già maturato il termine per chiedere l'accertamento dell'usucapione

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 3

Numero: 002120

Quesito: Rispetto ai beni appartenenti al pubblico demanio è concessa l'azione di spoglio al privato che li possieda?

Risposta 1: Sì, ma solo nei rapporti tra privati

Risposta 2: Sì, ma solo nei confronti della pubblica amministrazione

Risposta 3: Sì, nei confronti della pubblica amministrazione e purché il possesso duri da almeno cinque anni

Risposta 4: No

Liv. diff.: 3 - (*)

Numero: 002121

Quesito: Il possesso già esercitato dal defunto continua:

Risposta 1: Nell'erede con effetto dall'apertura della successione

Risposta 2: Nell'erede a far tempo dal giorno dell'accettazione dell'eredità

Risposta 3: Nell'erede legittimo a far tempo dall'accettazione dell'eredità e nell'erede testamentario a far tempo dal momento in cui il testamento diviene eseguibile

Risposta 4: Nel solo erede legittimo a far tempo dall'accettazione dell'eredità

Liv. diff.: 1

Numero: 002122

Quesito: Tizio vende un appartamento a Caio immettendolo contestualmente nel possesso. Caio, al fine di godere degli effetti del possesso:

Risposta 1: Può unire al proprio possesso quello del suo autore

Risposta 2: Può unire al proprio possesso quello del suo autore solo se per entrambi trattasi di possesso di buona fede

Risposta 3: Può unire al proprio possesso quello del suo autore solo se era stato precedentemente detentore dell'immobile e nei limiti temporali della detenzione

Risposta 4: Non può unire al proprio possesso quello del suo autore

Liv. diff.: 1

Numero: 002123

Quesito: Caio, successore di Tizio in forza di una disposizione di ultima volontà a titolo particolare, per godere degli effetti del possesso del de cuius in ordine al bene legato:

Risposta 1: Può unire al proprio possesso quello del suo autore

Risposta 2: Può unire al proprio possesso quello del suo autore solo se prova che entrambi sono stati possessori di buona fede

Risposta 3: Può unire al proprio possesso quello del suo autore solo se era già precedentemente detentore dell'immobile legato e nei limiti temporali della detenzione

Risposta 4: Può unire al proprio possesso quello del suo autore salvo che il possesso di quest'ultimo durasse da meno di dieci anni

Liv. diff.: 2

Numero: 002124

Quesito: Il successore a titolo particolare può unire al proprio possesso quello del suo autore per goderne gli effetti?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: No, salvo che fosse precedentemente detentore e nei limiti temporali della detenzione

Risposta 4: Sì, salvo che il suo autore abbia posseduto per meno di dieci anni

Liv. diff.: 1

Numero: 002125

Quesito: Il possesso del defunto continua nell'erede?

Risposta 1: Sì, con effetto dall'apertura della successione.

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, con effetto dalla data di presentazione della dichiarazione di successione, se presentata nei sei mesi successivi all'apertura della successione

Risposta 4: Sì, con effetto dal giorno in cui è stata accettata l'eredità, se dopo l'apertura è stato nominato un curatore dell'eredità giacente

Liv. diff.: 1

Numero: 002126

Quesito: Il successore a titolo particolare può unire al proprio possesso quello del suo autore per goderne gli effetti?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo relativamente ai beni mobili iscritti in pubblici registri

Risposta 4: Sì, ma solo relativamente ai beni immobili

Liv. diff.: 1

Numero: 002127

Quesito: E' possessore di buona fede:

Risposta 1: Chi possiede ignorando di ledere l'altrui diritto

Risposta 2: Solo chi possiede in base ad un titolo valido ed idoneo a trasferire il diritto di proprietà

Risposta 3: Solo chi è stato immesso nel possesso del bene volontariamente dal proprietario

Risposta 4: Solo chi compie atti con l'altrui tolleranza

Liv. diff.: 1

Numero: 002128

Quesito: La buona fede nel possesso:

Risposta 1: E' presunta e basta che vi sia stata al tempo dell'acquisto

Risposta 2: E' presunta solo in presenza di un titolo idoneo a trasferire il diritto di proprietà e deve persistere per dieci anni dall'acquisto

Risposta 3: Non è mai presunta

Risposta 4: Non è mai presunta, salvo che il proprietario del bene posseduto abbia riconosciuto la buona fede del possessore in un atto scritto avente data certa

Liv. diff.: 1

Numero: 002129

Quesito: Il possessore di buona fede, fino alla restituzione della cosa, risponde verso il rivendicante:

Risposta 1: Dei frutti percepiti dopo la domanda giudiziale e di quelli che avrebbe potuto percepire dopo tale data, usando la diligenza di un buon padre di famiglia

Risposta 2: Dei frutti percepiti sia prima che dopo la domanda giudiziale

Risposta 3: Dei frutti che avrebbe potuto percepire prima della domanda giudiziale usando la diligenza del buon padre di famiglia

Risposta 4: Dei frutti percepiti fino al giorno della domanda giudiziale

Liv. diff.: 2

Numero: 002130

Quesito: Il possessore ha diritto al rimborso delle spese fatte per le riparazioni straordinarie?

Risposta 1: Sì, anche se possessore di mala fede

Risposta 2: Sì, solo se possessore di buona fede

Risposta 3: No, salvo che le spese siano necessarie a tutela della pubblica incolumità

Risposta 4: No

Liv. diff.: 2

Numero: 002131

Quesito: Il possessore tenuto alla restituzione della cosa ha diritto al rimborso delle spese fatte per le riparazioni straordinarie?

Risposta 1: Sì, anche se possessore di mala fede

Risposta 2: Sì, ma solo se possessore di buona fede

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma solo se le spese hanno migliorato la cosa

Liv. diff.: 2

Numero: 002132

Quesito: Il possessore tenuto alla restituzione della cosa ha diritto a indennità per i miglioramenti recati alla stessa?

Risposta 1: Sì, purché i miglioramenti sussistano al tempo della restituzione

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: Sì, purché sia in buona fede

Risposta 4: No, mai

Liv. diff.: 3

Numero: 002133

Quesito: In che misura si deve corrispondere al possessore di buona fede l'indennità per i miglioramenti recati alla cosa?

Risposta 1: Nella misura dell'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti

Risposta 2: Nella misura della minor somma tra l'importo della spesa e l'aumento di valore

Risposta 3: Nella misura dell'importo della spesa effettuata per i miglioramenti

Risposta 4: Nella misura determinata equitativamente dal giudice

Liv. diff.: 3

Numero: 002134

Quesito: In che misura si deve corrispondere l'indennità dovuta al possessore di mala fede per i miglioramenti recati alla cosa?

Risposta 1: Nella misura della minor somma tra l'importo della spesa e l'aumento di valore

Risposta 2: Nella misura dell'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti

Risposta 3: Nella misura dell'importo della spesa sostenuta per i miglioramenti

Risposta 4: Nella misura determinata equitativamente dal giudice

Liv. diff.: 3

Numero: 002135

Quesito: Se il possessore è tenuto alla restituzione dei frutti, gli spetta il rimborso delle spese fatte per le riparazioni ordinarie?

Risposta 1: Sì, limitatamente al tempo per il quale la restituzione è dovuta

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, senza limiti di tempo

Risposta 4: Sì, ma solo se è in buona fede

Liv. diff.: 3

Numero: 002136

Quesito: Colui al quale sono alienati beni mobili da parte di chi non ne è proprietario:

Risposta 1: Ne acquista la proprietà mediante il possesso, purché sia in buona fede al momento della consegna e sussista un titolo idoneo al trasferimento della proprietà

Risposta 2: Non ne acquista la proprietà, anche se sia in buona fede al momento dell'immissione nel possesso e sussista un titolo idoneo al trasferimento della proprietà

Risposta 3: Ne acquista la proprietà mediante il possesso, purché sia in buona fede al momento della consegna e tale rimanga per tre anni, anche in mancanza di un titolo idoneo al trasferimento della proprietà

Risposta 4: Ne acquista la proprietà mediante il possesso, anche se sia in mala fede al momento della consegna, purché sussista un titolo idoneo al trasferimento della proprietà

Liv. diff.: 1

Numero: 002137

Quesito: Se taluno con successivi contratti aliena a più persone un bene mobile, non iscritto in pubblici registri, quale tra esse ne acquista la proprietà?

Risposta 1: Quella che ne ha acquistato in buona fede il possesso

Risposta 2: Quella che ha il titolo di data anteriore

Risposta 3: Quella che ne ha acquistato, anche se in mala fede, il possesso

Risposta 4: Quella che ha pagato il corrispettivo più alto

Liv. diff.: 1

Numero: 002138 - (*)

Quesito: Con il decorso di quanti anni colui che acquista in buona fede, da chi non è proprietario, una servitù prediale apparente in forza di un titolo che sia idoneo a costituire tale diritto, e che sia stato debitamente trascritto, ne compie l'usucapione in suo favore?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione

Risposta 2: Di almeno venti anni dalla data dell'atto di acquisto

Risposta 3: Di cinque anni dalla data della trascrizione

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto di acquisto se il titolo è trascritto nei trenta giorni successivi

Liv. diff.: 1

Numero: 002139

Quesito: Con il decorso di quanti anni colui che acquista in buona fede, da chi non è proprietario, il diritto di superficie su di un immobile in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire tale diritto, e che sia stato debitamente trascritto, ne compie l'usucapione in proprio favore?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione

Risposta 2: Di almeno venti anni dalla data dell'atto di acquisto

Risposta 3: Di cinque anni dalla data della trascrizione

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto d'acquisto

Liv. diff.: 1

Numero: 002140

Quesito: Con il decorso di quanti anni colui che acquista in buona fede, da chi non è proprietario, l'usufrutto di un immobile in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire tale diritto, e che sia stato debitamente trascritto, ne compie l'usucapione in proprio favore?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione

Risposta 2: Di almeno venti anni dalla data dell'atto di acquisto

Risposta 3: Di tre anni dalla data della trascrizione

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto di acquisto

Liv. diff.: 1

Numero: 002141

Quesito: Con il decorso di quanti anni colui che acquista in buona fede, da chi non è proprietario, un immobile in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire la proprietà, e che sia stato debitamente trascritto, ne compie l'usucapione in suo favore?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione

Risposta 2: Di almeno venti anni dalla data dell'atto di acquisto

Risposta 3: Di tre anni dalla data della trascrizione

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto di acquisto

Liv. diff.: 1

Numero: 002142

Quesito: Con atto notarile regolarmente trascritto e idoneo a trasferire la proprietà, Tizio ha acquistato da Caio un appartamento in Roma, ignorando però che il venditore non ne era proprietario. Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione in favore di Tizio?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 2: Di venti anni dalla data dell'atto notarile

Risposta 3: Di tre anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto notarile

Liv. diff.: 1

Numero: 002143

Quesito: Caio costituisce in favore di Tizio l'usufrutto vitalizio sulla villetta Corneliana con atto notarile idoneo a costituire il diritto e regolarmente trascritto. Tizio ignora che Caio non è proprietario della villetta. Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione del diritto di usufrutto in favore di Tizio?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 2: Di venti anni dalla data dell'atto notarile

Risposta 3: Di venti anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto notarile

Liv. diff.: 1

Numero: 002144

Quesito: Caio costituisce sul fondo Corneliano il diritto di superficie a favore di Tizio, con atto notarile idoneo a costituire il diritto e regolarmente trascritto. Tizio ignora che Caio non è proprietario del detto fondo. Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione del diritto di superficie in favore di Tizio?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 2: Di venti anni dalla data dell'atto notarile

Risposta 3: Di venti anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto notarile

Liv. diff.: 1

Numero: 002145 - (*)

Quesito: Caio costituisce a carico del fondo Corneliano servitù di passaggio - con immediata realizzazione di opere visibili e permanenti destinate al suo esercizio - a vantaggio del fondo Tuscolano di proprietà di Tizio, con atto notarile idoneo alla costituzione del diritto e regolarmente trascritto. Tizio ignora che Caio non è proprietario del fondo servente. Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione della servitù?

Risposta 1: Di dieci anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 2: Di venti anni dalla data dell'atto notarile

Risposta 3: Di cinque anni dalla data della trascrizione dell'atto notarile

Risposta 4: Di dieci anni dalla data dell'atto notarile

Liv. diff.: 1

Numero: 002146

Quesito: Si può acquistare per usucapione la proprietà di fondi rustici con annessi fabbricati situati in comuni classificati montani dalla legge?

Risposta 1: Sì, in virtù del possesso continuato per un periodo non minore di quindici anni

Risposta 2: Sì, in virtù del possesso continuato per un periodo non minore di venti anni

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, anche in mala fede, in virtù di un titolo idoneo a trasferire la proprietà debitamente trascritto e del decorso di cinque anni dalla data di trascrizione

Liv. diff.: 3 - (*)

Numero: 002147

Quesito: Quanti anni di possesso continuato necessitano per l'acquisto della proprietà dei fondi rustici con annessi fabbricati situati in comuni classificati montani dalla legge?

Risposta 1: Quindici anni

Risposta 2: Cinque anni

Risposta 3: Venti anni

Risposta 4: Dieci anni

Liv. diff.: 3

Numero: 002148

Quesito: Tizio, in buona fede, ha acquistato da Caio in forza di un titolo idoneo al trasferimento della proprietà che è stato debitamente trascritto, un fondo rustico situato in un comune classificato montano dalla legge. Detto fondo, però, non apparteneva a Caio ma al di lui fratello Sempronio. Con il decorso di quanto tempo Tizio potrà compiere l'usucapione in proprio favore?

Risposta 1: Di cinque anni dalla data della trascrizione

Risposta 2: Di tre anni dalla data dell'atto

Risposta 3: Di dieci anni dalla data della trascrizione

Risposta 4: Di quindici anni dalla data dell'atto

Liv. diff.: 3

Numero: 002149

Quesito: Tizio acquista da Caio un'universalità di mobili pur essendo a conoscenza che essa non appartiene a Caio ma al di lui fratello Sempronio. Tizio ne compirà l'usucapione in proprio favore in virtù del possesso continuato:

Risposta 1: Per almeno venti anni

Risposta 2: Per almeno dieci anni

Risposta 3: Per almeno cinque anni

Risposta 4: Per almeno tre anni

Liv. diff.: 2

Numero: 002150

Quesito: Tizio, in buona fede, ha acquistato da Caio in forza di un titolo idoneo un'universalità di mobili che, in realtà, non apparteneva a Caio, ma al di lui fratello Sempronio. Tizio ne compirà l'usucapione in proprio favore in virtù del possesso continuato:

Risposta 1: Per almeno dieci anni

Risposta 2: Per almeno cinque anni

Risposta 3: Per almeno venti anni

Risposta 4: Per almeno tre anni

Liv. diff.: 2

Numero: 002151

Quesito: In mancanza di titolo idoneo, con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione dei beni mobili qualora il possesso sia stato acquistato in buona fede?

Risposta 1: Di dieci anni

Risposta 2: Di tre anni

Risposta 3: Di venti anni

Risposta 4: Di cinque anni

Liv. diff.: 1

Numero: 002152

Quesito: Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione dei beni mobili non iscritti in pubblici registri, se il possessore è di mala fede?

Risposta 1: Di venti anni

Risposta 2: Di dieci anni

Risposta 3: Di quindici anni

Risposta 4: Di tre anni

Liv. diff.: 1

Numero: 002153

Quesito: Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione di un bene mobile iscritto in pubblici registri qualora il titolo dell'acquisto, effettuato in buona fede, non sia stato trascritto?

Risposta 1: Di dieci anni

Risposta 2: Di venti anni

Risposta 3: Di tre anni

Risposta 4: Di quindici anni

Liv. diff.: 2

Numero: 002154

Quesito: Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione di un bene mobile iscritto in pubblici registri qualora il titolo dell'acquisto, effettuato in buona fede, non sia idoneo a trasferire la proprietà?

Risposta 1: Di dieci anni

Risposta 2: Di venti anni

Risposta 3: Di tre anni

Risposta 4: Di quindici anni

Liv. diff.: 2

Numero: 002155

Quesito: Tizio, in buona fede, ha acquistato da Caio, che non ne era proprietario, un'autovettura mediante un titolo idoneo a trasferire la proprietà e che è stato debitamente trascritto. Con il decorso di quanti anni si compirà l'usucapione in favore dello stesso Tizio?

Risposta 1: Di almeno tre anni dalla data della trascrizione

Risposta 2: Di almeno due anni dalla data della trascrizione

Risposta 3: Di almeno dieci anni dalla data della trascrizione

Risposta 4: Di almeno cinque anni dalla data della trascrizione

Liv. diff.: 2

Numero: 002156

Quesito: Il possesso acquistato in modo violento giova per l'usucapione?

Risposta 1: No, se non dal momento in cui la violenza è cessata

Risposta 2: Sì, dal momento in cui è acquistato

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, decorso un anno dal momento in cui la violenza è cessata

Liv. diff.: 1

Numero: 002157

Quesito: Il possesso acquistato in modo clandestino giova per l'usucapione?

Risposta 1: No, se non dal momento in cui la clandestinità è cessata

Risposta 2: Sì, dal momento in cui è acquistato

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, decorso un anno dal momento in cui la clandestinità è cessata

Liv. diff.: 1

Numero: 002158

Quesito: Chi ha il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di superficie su di un suolo altrui, può usucapire la proprietà del suolo stesso?

Risposta 1: No, se il titolo del suo possesso non è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Risposta 2: No, anche se il titolo del suo possesso è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, purché il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di superficie si protragga da almeno dieci anni e il titolo del possesso è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Liv. diff.: 3

Numero: 002159

Quesito: Chi ha il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di servitù prediale su di un terreno, può usucapire la proprietà del terreno stesso?

Risposta 1: No, se il titolo del suo possesso non è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Risposta 2: No, anche se il titolo del suo possesso è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, purché il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di servitù prediale si protragga da almeno dieci anni ed il titolo del possesso è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Liv. diff.: 3

Numero: 002160

Quesito: Chi ha il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di usufrutto su di un immobile altrui, può usucapire la proprietà dell'immobile stesso?

Risposta 1: No, se il titolo del suo possesso non è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Risposta 2: No, anche se il titolo del suo possesso è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, purché il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di usufrutto si protragga da almeno dieci anni ed il titolo del possesso è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario

Liv. diff.: 3

Numero: 002161

Quesito: L'usucapione è interrotta:

Risposta 1: Quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno

Risposta 2: Quando il possessore è stato privato del possesso anche per un solo giorno

Risposta 3: Quando il possessore è stato privato del possesso almeno due volte nel corso di un anno

Risposta 4: Quando il possessore diviene incapace

Liv. diff.: 2

Numero: 002162

Quesito: Tizio ha posseduto per quattro anni un terreno di proprietà di Caio. Per i successivi tredici mesi Tizio è stato privato del possesso del fondo e non ha proposto alcuna azione diretta a recuperare il possesso. In tal caso l'usucapione:

Risposta 1: E' interrotta

Risposta 2: Non è interrotta

Risposta 3: E' interrotta solo se il possesso da parte di Tizio era stato conseguito in modo violento

Risposta 4: E' interrotta solo se il possesso da parte di Tizio era stato conseguito in modo clandestino

Liv. diff.: 2

Numero: 002163

Quesito: L'azione di reintegrazione è concessa anche a chi ha la detenzione della cosa?

Risposta 1: Sì, tranne il caso che abbia la detenzione per ragioni di servizio o di ospitalità

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, nel solo caso che abbia la detenzione per ragioni di servizio o di ospitalità

Liv. diff.: 1

Numero: 002164

Quesito: L'azione di reintegrazione si può esperire anche contro chi è nel possesso in virtù di un acquisto a titolo particolare?

Risposta 1: Sì, se l'acquisto è stato fatto con la conoscenza dell'avvenuto spoglio

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, sempre

Risposta 4: Sì, ma solo se l'acquisto è stato fatto a titolo gratuito

Liv. diff.: 3

Numero: 002165

Quesito: Quale di queste azioni può esercitare il titolare di una servitù a tutela del suo possesso?

Risposta 1: L'azione di manutenzione

Risposta 2: L'azione di rivendicazione

Risposta 3: L'azione negatoria

Risposta 4: Nessuna azione

Liv. diff.: 2

Numero: 002166

Quesito: Quale tra questi soggetti non può esercitare l'azione di manutenzione del possesso?

Risposta 1: Chi è stato molestato nel possesso di un bene mobile

Risposta 2: Chi è stato molestato nel possesso di un immobile

Risposta 3: Chi è stato molestato nel possesso di un diritto reale sopra un immobile

Risposta 4: Chi è stato molestato nel possesso di un'universalità di mobili

Liv. diff.: 1

Numero: 002167

Quesito: A quale tra questi soggetti non spetta l'azione di denunzia di nuova opera?

Risposta 1: Al titolare di un diritto di pegno

Risposta 2: Al proprietario

Risposta 3: Al titolare di un diritto di servitù

Risposta 4: Al possessore

Liv. diff.: 1

Numero: 002168

Quesito: A quale tra questi soggetti non spetta l'azione di denunzia di nuova opera?

Risposta 1: Al creditore ipotecario

Risposta 2: Al proprietario

Risposta 3: All'usufruttuario

Risposta 4: Al possessore

Liv. diff.: 1

Numero: 002169

Quesito: A quale tra questi soggetti non spetta l'azione di denunzia di danno temuto?

Risposta 1: Al titolare di un diritto di pegno

Risposta 2: Al proprietario

Risposta 3: Al possessore

Risposta 4: Al titolare di un diritto di servitù

Liv. diff.: 1

Numero: 002170

Quesito: A quale tra questi soggetti non spetta l'azione di denunzia di danno temuto?

Risposta 1: Al creditore ipotecario

Risposta 2: Al proprietario

Risposta 3: Al titolare di un diritto di superficie

Risposta 4: Al possessore

Liv. diff.: 1

Numero: 002171

Quesito: Fonti delle obbligazioni sono:

Risposta 1: I contratti, i fatti illeciti e ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell'ordinamento giuridico

Risposta 2: Solo i contratti, i fatti leciti e gli atti unilaterali

Risposta 3: Solo i contratti e i fatti illeciti

Risposta 4: Solo i contratti

Liv. diff.: 1

Numero: 002172

Quesito: La prestazione che forma oggetto dell'obbligazione:

Risposta 1: Deve essere suscettibile di valutazione economica e deve corrispondere a un interesse, anche non patrimoniale, del creditore

Risposta 2: Deve essere suscettibile di valutazione economica e deve sempre corrispondere ad un interesse patrimoniale del creditore

Risposta 3: Può anche essere insuscettibile di valutazione economica, ma deve in ogni caso corrispondere ad un interesse patrimoniale del creditore

Risposta 4: Può anche essere insuscettibile di valutazione economica e può non corrispondere ad alcun interesse del creditore

Liv. diff.: 1

Numero: 002173

Quesito: Nell'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio di un'attività professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo:

Risposta 1: Alla natura dell'attività esercitata

Risposta 2: All'attività lavorativa del richiedente la prestazione

Risposta 3: Ai mezzi impiegati

Risposta 4: Al risultato

Liv. diff.: 2

Numero: 002174 - (*)

Quesito: L'obbligazione di consegnare una cosa determinata include anche l'obbligo di custodirla fino alla consegna?

Risposta 1: Si

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: No, salvo che il termine della consegna sia stato espressamente determinato

Risposta 4: Si, ma solo se espressamente pattutito

Liv. diff.: 2

Numero: 002175

Quesito: Quando l'obbligazione ha per oggetto la prestazione di cose determinate soltanto nel genere, di quale qualità devono essere le cose che il debitore deve prestare?

Risposta 1: Di qualità non inferiore alla media

Risposta 2: Di qualità superiore alla media

Risposta 3: Di qualsiasi qualità, ma usando la diligenza del buon padre di famiglia

Risposta 4: Della migliore qualità

Liv. diff.: 1

Numero: 002176

Quesito: Quando l'obbligazione ha per oggetto la prestazione di cose determinate soltanto nel genere, il debitore deve:

Risposta 1: prestare cose di qualità non inferiore alla media

Risposta 2: prestare cose aventi le qualità essenziali per l'uso cui sono destinate, anche se inferiori alla media

Risposta 3: prestare cose di qualità superiore alla media

Risposta 4: prestare cose aventi le migliori qualità reperibili sul mercato

Liv. diff.: 1

Numero: 002177

Quesito: Chi è tenuto a dare una garanzia, senza che ne siano determinati i modi e la forma:

Risposta 1: Può prestare a sua scelta una idonea garanzia reale o personale, ovvero altre sufficienti cautele

Risposta 2: Deve necessariamente concordarne la scelta con il creditore

Risposta 3: Deve necessariamente prestare una garanzia reale

Risposta 4: Deve necessariamente prestare una garanzia personale

Liv. diff.: 1

Numero: 002178

Quesito: In quale delle seguenti ipotesi il creditore può rifiutare l'adempimento dell'obbligazione offertogli dal terzo?

Risposta 1: Se ha interesse a che il debitore esegua personalmente la prestazione

Risposta 2: Soltanto se la prestazione è indivisibile

Risposta 3: Soltanto se il debitore è stato costituito in mora

Risposta 4: Soltanto se si tratta dell'adempimento di un'obbligazione di dare

Liv. diff.: 1

Numero: 002179

Quesito: In quale delle seguenti ipotesi il creditore può rifiutare l'adempimento dell'obbligazione offertogli dal terzo?

Risposta 1: Se il debitore gli ha manifestato la sua opposizione

Risposta 2: Soltanto se la prestazione è indivisibile

Risposta 3: Soltanto se il debitore è stato costituito in mora

Risposta 4: Soltanto se si tratta dell'adempimento di un'obbligazione di dare

Liv. diff.: 2

Numero: 002180 - (*)

Quesito: In tema di adempimento delle obbligazioni, l'esecuzione della prestazione:

Risposta 1: Può essere effettuata da un terzo anche contro la volontà del creditore se questi non ha interesse all'esecuzione personale del debitore, oppure se il debitore non manifesta la sua opposizione

Risposta 2: Non può essere effettuata da un terzo contro la volontà del creditore

Risposta 3: Non può essere effettuata da un terzo contro la volontà del debitore ancorché il creditore l'accetti

Risposta 4: Deve essere sempre effettuata personalmente dal debitore

Liv. diff.: 2

Numero: 002181

Quesito: Nel caso di adempimento di una obbligazione da parte di un terzo, il creditore:

Risposta 1: Può rifiutare l'adempimento del terzo se ha interesse all'esecuzione personale da parte del debitore o se il debitore gli ha manifestato la sua opposizione

Risposta 2: Deve rifiutare l'adempimento del terzo se il debitore gli ha manifestato la sua opposizione

Risposta 3: Può rifiutare l'adempimento del terzo solo se ha un interesse proprio all'esecuzione personale da parte del debitore ancorché questi abbia manifestato il consenso all'adempimento del terzo

Risposta 4: Può in ogni caso rifiutare l'adempimento del terzo

Liv. diff.: 2

Numero: 002182

Quesito: L'obbligazione può essere adempiuta da un terzo?

Risposta 1: si, anche contro la volontà del creditore, se questi non ha interesse a ricevere personalmente la prestazione dal debitore

Risposta 2: si, ma solo se il creditore vi acconsente

Risposta 3: si, anche contro la volontà del creditore, ma solo se è stata prestata idonea garanzia da parte del terzo

Risposta 4: no, salvo che sia stato espressamente pattuito l'adempimento del terzo

Liv. diff.: 2

Numero: 002183

Quesito: Può il creditore rifiutare l'adempimento offertogli da un terzo?

Risposta 1: si, se il debitore gli ha manifestato la sua opposizione

Risposta 2: si, sempre

Risposta 3: no, mai

Risposta 4: no, ma solo nel caso sia a conoscenza dello stato di insolvenza del debitore

Liv. diff.: 2

Numero: 002184

Quesito: Può il creditore rifiutare un adempimento parziale?

Risposta 1: Sì, anche se la prestazione è divisibile, salvo che la legge o gli usi dispongano diversamente

Risposta 2: Sì, ma solo se la prestazione è indivisibile

Risposta 3: Sì, ma solo se il titolo costitutivo dell'obbligazione lo consente

Risposta 4: Sì, ma solo se l'adempimento gli venga offerto da un terzo

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 002185

Quesito: Se la prestazione è divisibile, il creditore può rifiutare un adempimento parziale?

Risposta 1: Sì, salvo che la legge o gli usi dispongano diversamente

Risposta 2: No, salvo che sia consentito espressamente dal titolo costitutivo dell'obbligazione

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 002186

Quesito: A norma del codice civile, se la prestazione è divisibile il creditore può rifiutare un adempimento parziale?

Risposta 1: si, salvo che la legge o gli usi dispongano diversamente

Risposta 2: si, salvo che il debitore dia cauzione a garanzia dell'adempimento

Risposta 3: no, mai

Risposta 4: si, salvo che la prestazione abbia ad oggetto una somma di denaro

Liv. diff.: 2

Numero: 002187

Quesito: Se il luogo nel quale la prestazione deve essere eseguita non è determinato dalla convenzione o dagli usi e non può desumersi dalla natura della prestazione o da altre circostanze, l'obbligazione avente per oggetto una somma di denaro deve essere adempiuta:

Risposta 1: Al domicilio che il creditore ha al tempo della scadenza; tuttavia se tale domicilio è diverso da quello che il creditore aveva quando è sorta l'obbligazione e ciò rende più gravoso l'adempimento, il debitore, previa dichiarazione al creditore, ha il diritto di eseguire il pagamento al proprio domicilio

Risposta 2: Al domicilio del creditore o a quello del debitore, a scelta di quest'ultimo

Risposta 3: In ogni caso al domicilio che il debitore ha al tempo della scadenza

Risposta 4: Nel luogo in cui è sorta l'obbligazione

Liv. diff.: 1

Numero: 002188

Quesito: Se il luogo nel quale la prestazione deve essere eseguita non è determinato dalla convenzione o dagli usi e non può desumersi dalla natura della prestazione o da altre circostanze, l'obbligazione di consegnare una cosa certa e determinata dove deve essere adempiuta?

Risposta 1: Nel luogo in cui si trovava la cosa quando l'obbligazione è sorta

Risposta 2: Nel luogo in cui è sorta l'obbligazione

Risposta 3: Al domicilio che il creditore ha al tempo della scadenza

Risposta 4: Al domicilio che il debitore ha al tempo della scadenza

Liv. diff.: 2

Numero: 002189

Quesito: Se il luogo nel quale la prestazione deve essere eseguita non è determinato dalla convenzione o dagli usi e non può desumersi dalla natura della prestazione o da altre circostanze, dove deve essere adempiuta l'obbligazione di consegnare una cosa certa e determinata?

Risposta 1: nel luogo in cui si trovava la cosa quando l'obbligazione è sorta

Risposta 2: al domicilio che il creditore ha al tempo della scadenza

Risposta 3: al domicilio che il creditore aveva al tempo in cui è sorta l'obbligazione

Risposta 4: al domicilio del debitore

Liv. diff.: 2

Numero: 002190

Quesito: Se il luogo nel quale la prestazione deve essere eseguita non è determinato dalla convenzione o dagli usi e non può desumersi dalla natura della prestazione o da altre circostanze, dove deve essere adempiuta l'obbligazione avente ad oggetto un facere infungibile?

Risposta 1: al domicilio che il debitore ha al tempo della scadenza

Risposta 2: al domicilio che il creditore aveva quando è sorta l'obbligazione

Risposta 3: nel luogo in cui è sorta l'obbligazione, se diverso dal domicilio abituale del debitore

Risposta 4: al domicilio che il creditore ha al tempo della scadenza

Liv. diff.: 2

Numero: 002191

Quesito: Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia in virtù degli usi sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:

Risposta 1: E' stabilito dal giudice

Risposta 2: E' stabilito dal presidente della camera di commercio del luogo in cui la prestazione deve essere eseguita

Risposta 3: Si intende rimesso alla volontà del creditore

Risposta 4: Si intende rimesso alla volontà del debitore

Liv. diff.: 2

Numero: 002192

Quesito: Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia per la natura della prestazione stessa sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:

Risposta 1: E' stabilito dal giudice

Risposta 2: E' stabilito dal presidente della camera di commercio del luogo in cui la prestazione deve essere eseguita

Risposta 3: Si intende rimesso alla volontà del creditore

Risposta 4: Si intende rimesso alla volontà del debitore

Liv. diff.: 2

Numero: 002193

Quesito: Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia per il modo convenuto per l'esecuzione sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:

Risposta 1: E' stabilito dal giudice

Risposta 2: E' stabilito dal presidente della camera di commercio del luogo in cui la prestazione deve essere eseguita

Risposta 3: Si intende rimesso alla volontà del creditore

Risposta 4: Si intende rimesso alla volontà del debitore

Liv. diff.: 2

Numero: 002194

Quesito: Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia per il luogo dell'esecuzione sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:

Risposta 1: E' stabilito dal giudice

Risposta 2: E' stabilito dal presidente della camera di commercio del luogo in cui la prestazione deve essere eseguita

Risposta 3: Si intende rimesso alla volontà del creditore

Risposta 4: Si intende rimesso alla volontà del debitore

Liv. diff.: 2

Numero: 002195

Quesito: Se il termine per l'adempimento è rimesso alla volontà del debitore, può il creditore adire il giudice perché lo stabilisca secondo le circostanze?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, salvo che il creditore si sia espressamente riservata tale possibilità

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: No, salvo che si tratti di obbligazioni pecuniarie

Liv. diff.: 1

Numero: 002196

Quesito: Se il termine per l'adempimento è rimesso alla volontà del creditore, può esser fissato dal giudice un termine su istanza del debitore che intende liberarsi?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, salvo che il debitore si sia espressamente riservata tale possibilità

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: No, salvo che si tratti di obbligazione pecuniaria

Liv. diff.: 1

Numero: 002197

Quesito: In quale caso, tra gli altri, il creditore può esigere immediatamente la prestazione?

Risposta 1: quando non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita

Risposta 2: quando il creditore ha notizia dell'insorgenza di circostanze che possono rendere più gravoso l'adempimento

Risposta 3: quando il termine è rimesso alla volontà del debitore

Risposta 4: quando il termine è stabilito a favore del debitore e del creditore

Liv. diff.: 2

Numero: 002198

Quesito: Se per l'adempimento dell'obbligazione è necessaria la fissazione di un termine, questo, in mancanza di accordo tra le parti:

Risposta 1: è stabilito dal giudice

Risposta 2: è stabilito dal creditore

Risposta 3: è stabilito dal debitore

Risposta 4: è stabilito da un terzo nominato dal creditore

Liv. diff.: 1

Numero: 002199

Quesito: Il termine fissato per l'adempimento, nel silenzio del titolo costitutivo dell'obbligazione, si presume:

Risposta 1: A favore del debitore

Risposta 2: A favore del debitore, ma soltanto nelle obbligazioni pecuniarie

Risposta 3: A favore del creditore

Risposta 4: A favore di entrambi

Liv. diff.: 1

Numero: 002200

Quesito: In mancanza di diversa convenzione tra le parti, il termine fissato per l'adempimento dell'obbligazione:

Risposta 1: Si presume a favore del debitore

Risposta 2: Si considera come non apposto

Risposta 3: Si presume a favore del creditore

Risposta 4: Si presume a favore di entrambi

Liv. diff.: 1

Numero: 002201

Quesito: Qualora non si possa desumere a favore di chi sia stato stabilito il termine fissato per l'adempimento, questo si presume:

Risposta 1: a favore del debitore

Risposta 2: a favore del creditore

Risposta 3: a favore di entrambe le parti

Risposta 4: a favore del creditore, se l'obbligazione deve essere eseguita al suo domicilio

Liv. diff.: 1

Numero: 002202

Quesito: In pendenza del termine fissato per l'adempimento, il creditore:

Risposta 1: Può esigere la prestazione prima della scadenza solo se il termine sia stato stabilito esclusivamente a suo favore; tuttavia, quantunque il termine sia stabilito a favore del debitore, può esigere immediatamente la prestazione se il debitore è divenuto insolvente o ha diminuito, per fatto proprio, le garanzie che aveva dato o non ha dato le garanzie promesse

Risposta 2: Può esigere in ogni caso la prestazione prima della scadenza, ma solo se si tratti di una obbligazione avente ad oggetto il pagamento di una somma di denaro

Risposta 3: Può esigere la prestazione prima della scadenza solo se il termine sia stabilito a favore di entrambi

Risposta 4: Può esigere in ogni caso la prestazione prima della scadenza del termine ma solo se vi sono debitori in solido

Liv. diff.: 1

Numero: 002203

Quesito: Il debitore che ha pagato prima della scadenza del termine per l'adempimento può ripetere, nei limiti della perdita subita, ciò di cui il creditore si è arricchito per effetto del pagamento anticipato?

Risposta 1: Sì, ma solo se il debitore ignorava l'esistenza del termine

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, ma solo se il creditore ignorava l'esistenza del termine

Liv. diff.: 2

Numero: 002204

Quesito: Il creditore può esigere la prestazione prima della scadenza del termine stabilito esclusivamente a suo favore?

Risposta 1:

Risposta 2: No

Risposta 3: Sì, ma solo se il debito risultava da scritture contabili obbligatorie del debitore

Risposta 4: No, salvo che il debitore è divenuto insolvente o ha diminuito, per fatto proprio, le garanzie che aveva date o non ha dato le garanzie che aveva promesse

Liv. diff.: 2

Numero: 002205

Quesito: Se il termine è stabilito esclusivamente a favore del creditore, questi può esigere la prestazione anche prima della scadenza?

Risposta 1: si, sempre

Risposta 2: no, mai

Risposta 3: si, ma solo se la prestazione ha ad oggetto somme di denaro

Risposta 4: si, ma solo se ha notizia dell'insorgenza di circostanze che possano rendere più gravoso l'adempimento

Liv. diff.: 1

Numero: 002206

Quesito: Il debitore può ripetere integralmente ciò che ha pagato anticipatamente nell'ignoranza dell'esistenza del termine?

Risposta 1: no.

Risposta 2: si.

Risposta 3: si, solo nelle obbligazioni pecuniarie.

Risposta 4: si, solo se dimostra che l'ignoranza del termine non è dovuta ad un suo errore

Liv. diff.: 2

Numero: 002207

Quesito: Il creditore può esigere la prestazione prima della scadenza del termine stabilito a favore del debitore?

Risposta 1: Sì, se il debitore è divenuto insolvente o ha diminuito, per fatto proprio, le garanzie che aveva date o non ha dato le garanzie che aveva promesse

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, ma solo nel caso in cui il creditore sia dichiarato fallito

Liv. diff.: 1

Numero: 002208

Quesito: Pendente il termine per l'adempimento, se il debitore è divenuto insolvente, il creditore può esigere immediatamente la prestazione?

Risposta 1: si, anche se il termine è stabilito a favore del debitore

Risposta 2: no, mai

Risposta 3: si, solo se il termine è stabilito a favore del creditore

Risposta 4: si, solo se il termine è stabilito a favore di entrambi

Liv. diff.: 1

Numero: 002209

Quesito: Il pagamento fatto a chi non era, né appariva, in base a circostanze univoche, legittimato a riceverlo:

Risposta 1: Libera il debitore, se il creditore lo ratifica o ne ha approfittato

Risposta 2: Libera il debitore solo se quest'ultimo provi di essere stato in buona fede

Risposta 3: Non libera il debitore in nessun caso

Risposta 4: Libera in ogni caso il debitore dall'obbligo di corrispondere gli interessi moratori

Liv. diff.: 2

Numero: 002210

Quesito: In quale dei seguenti casi il pagamento fatto a persona diversa dal creditore libera il debitore?

Risposta 1: Se fatto alla persona indicata dal creditore

Risposta 2: Se fatto al creditore apparente ancorché in mala fede

Risposta 3: Se fatto ad un creditore privilegiato del creditore

Risposta 4: Se fatto ad un creditore del creditore ancorché non privilegiato

Liv. diff.: 1

Numero: 002211

Quesito: Se il creditore ha approfittato del pagamento fatto a chi non era legittimato a riceverlo, il debitore è liberato?

Risposta 1:

Risposta 2: Sì, ma solo se il credito risultava da scritture contabili obbligatorie del creditore

Risposta 3: No

Risposta 4: No, salvo che il creditore ratifichi espressamente il pagamento

Liv. diff.: 1

Numero: 002212

Quesito: Il pagamento fatto a chi non era legittimato a riceverlo libera il debitore?

Risposta 1: Sì, solo se il creditore lo ratifica o se ne ha approfittato

Risposta 2: Sì, salvo che il creditore espressamente rifiuti entro un congruo termine di profittarne

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 002213

Quesito: Il pagamento fatto al rappresentante del creditore libera il debitore?

Risposta 1:

Risposta 2: No, salvo che il rappresentante sia munito in ogni caso di procura conferita con atto pubblico

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, ma solo se il creditore entro un congruo termine ratifica il pagamento fatto al rappresentante

Liv. diff.: 2

Numero: 002214

Quesito: Il pagamento fatto a persona indicata dal creditore, libera il debitore?

Risposta 1: Si

Risposta 2: No

Risposta 3: Si, solo se si tratta di un rappresentante del creditore

Risposta 4: Si, solo se il creditore lo ratifica o se ne ha approfittato

Liv. diff.: 1

Numero: 002215

Quesito: Il pagamento eseguito a chi appare legittimato a riceverlo in base a circostanze univoche libera il debitore?

Risposta 1: Si, se il debitore prova di essere stato in buona fede

Risposta 2: No, in nessun caso

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, salvo che il vero creditore provi che il debitore era in mala fede

Liv. diff.: 1

Numero: 002216

Quesito: Il creditore apparente a chi deve restituire quanto ha ricevuto in pagamento?

Risposta 1: Al vero creditore

Risposta 2: Al debitore che ha eseguito il pagamento

Risposta 3: All'autorità giudiziaria

Risposta 4: A sua scelta al vero creditore o al debitore che ha eseguito il pagamento

Liv. diff.: 1

Numero: 002217

Quesito: Nel caso in cui il debitore prova di aver eseguito in buona fede il pagamento a chi appare legittimato a riceverlo in base a circostanze univoche, il vero creditore da chi può esigere quanto gli spetta?

Risposta 1: Dal creditore apparente che ha ricevuto il pagamento

Risposta 2: Dal debitore che ha eseguito il pagamento

Risposta 3: Da nessuno

Risposta 4: A sua scelta dal creditore apparente che ha ricevuto il pagamento o dal debitore che lo ha eseguito

Liv. diff.: 1

Numero: 002218

Quesito: E' liberato il debitore che esegue il pagamento a chi appare legittimato a riceverlo in base a circostanze univoche?

Risposta 1: Si, se prova di essere stato in buona fede

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Si, se prova di essere stato in buona fede ma solo nei limiti in cui prova che quanto pagato è stato rivolto a vantaggio del vero creditore

Risposta 4: Si, solo se il vero creditore è incapace

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 002219

Quesito: Il creditore apparente che ha ricevuto il pagamento da chi era in buona fede è tenuto alla restituzione verso il vero creditore?

Risposta 1: Si, secondo le regole stabilite per la ripetizione dell'indebito

Risposta 2: Si, secondo le regole stabilite per il mandato con rappresentanza

Risposta 3: Si, secondo le regole stabilite per la gestione di affari altrui

Risposta 4: Si, secondo le regole stabilite per il mandato senza rappresentanza

Liv. diff.: 2

Numero: 002220

Quesito: E' liberato il debitore che esegue il pagamento a chi appare legittimato a riceverlo in base a circostanze univoche?

Risposta 1: Si, se prova di essere stato in buona fede

Risposta 2: Si, solo se il creditore lo ratifica o se ne ha approfittato

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Si, solo se il creditore è incapace

Liv. diff.: 2

Numero: 002221

Quesito: Il creditore apparente, che ha ricevuto il pagamento da chi era in buona fede, è tenuto alla restituzione verso il vero creditore secondo le regole:

Risposta 1: stabilite per la ripetizione dell'indebito

Risposta 2: stabilite per l'arricchimento senza causa

Risposta 3: della gestione di affari altrui

Risposta 4: del mandato senza rappresentanza

Liv. diff.: 2

Numero: 002222

Quesito: Il pagamento fatto al creditore incapace di riceverlo libera il debitore?

Risposta 1: Sì, solo se il debitore prova che ciò che fu pagato è stato rivolto a vantaggio dell'incapace

Risposta 2: Si, solo se il debitore prova che il rappresentante legale dell'incapace era a conoscenza del pagamento

Risposta 3: Sì, salvo che l'incapace provi che il debitore era in mala fede

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 1

Numero: 002223

Quesito: Il pagamento fatto al creditore incapace libera il debitore?

Risposta 1: Solo se il debitore prova che ciò che fu pagato è stato rivolto a vantaggio dell'incapace

Risposta 2: No, in nessun caso

Risposta 3: Solo se il debitore prova l'assenza di colpa anche lieve

Risposta 4: Solo se il debitore prova di aver pagato in buona fede

Liv. diff.: 1

Numero: 002224

Quesito: Il pagamento fatto al creditore interdetto libera il debitore?

Risposta 1: Si, se il debitore prova che ciò che fu pagato è stato rivolto a vantaggio del creditore

Risposta 2: No, mai.

Risposta 3: Si, ma solo se il legale rappresentante dell'interdetto dichiara di volerne approfittare

Risposta 4: No, salvo il caso in cui il legale rappresentante dell'interdetto ratifichi il pagamento

Liv. diff.: 2

Numero: 002225

Quesito: Il debitore che ha eseguito la prestazione dovuta può impugnare il pagamento a causa della propria incapacità?

Risposta 1: No, mai

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: Sì, purché il suo rappresentante legale provi di non essere stato a conoscenza del pagamento

Risposta 4: Sì, purché il suo rappresentante legale provi che ciò che fu pagato non è stato rivolto a vantaggio del creditore

Liv. diff.: 1

Numero: 002226

Quesito: All'insaputa del suo tutore Sempronio, Tizio, interdetto, esegue la prestazione da lui dovuta al creditore Caio. Può Sempronio impugnare a causa dell'incapacità di Tizio il pagamento eseguito da quest'ultimo?

Risposta 1: No, in nessun caso

Risposta 2: Sì, ma a condizione che Sempronio abbia ottenuto dal giudice tutelare l'autorizzazione a promuovere il giudizio

Risposta 3: Sì, ma a condizione che Sempronio abbia ottenuto dal tribunale l'autorizzazione a promuovere il giudizio

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 002227

Quesito: All'insaputa del suo tutore Sempronio, Tizietto, minore sottoposto a tutela, esegue la prestazione da lui dovuta al creditore Caio. Può Sempronio impugnare a causa dell'incapacità di Tizietto il pagamento eseguito da quest'ultimo?

Risposta 1: No, in nessun caso

Risposta 2: Sì, ma a condizione che Sempronio abbia ottenuto dal giudice tutelare l'autorizzazione a promuovere il giudizio

Risposta 3: Sì, ma a condizione che Sempronio abbia ottenuto dal tribunale l'autorizzazione a promuovere il giudizio

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 002228

Quesito: Tizietto, quindicenne, all'insaputa dei suoi genitori Mevio e Mevia esegue la prestazione da lui dovuta al creditore Caio. Possono Mevio e Mevia impugnare a causa dell'incapacità di Tizietto il pagamento eseguito da quest'ultimo?

Risposta 1: No, in nessun caso

Risposta 2: Sì, ma a condizione che abbiano ottenuto dal giudice tutelare l'autorizzazione a promuovere il giudizio

Risposta 3: Sì, ma a condizione che abbiano ottenuto dal tribunale l'autorizzazione a promuovere il giudizio

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 002229

Quesito: Il debitore può impugnare il pagamento eseguito con cose di cui non poteva disporre?

Risposta 1: No, salvo che offra di eseguire la prestazione dovuta con cose di cui può disporre

Risposta 2:

Sì, salvo che il creditore sia incapace

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, in ogni caso

Liv. diff.: 1

Numero: 002230

Quesito: Il creditore può impugnare il pagamento eseguito dal debitore con cose di cui quest'ultimo non poteva disporre?

Risposta 1: Sì, solo se il creditore era in buona fede

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, in nessun caso

Risposta 4: Sì, solo se il debitore era in mala fede

Liv. diff.: 2

Numero: 002231

Quesito: A norma del codice civile chi ha più debiti della medesima specie verso la stessa persona può dichiarare, quando paga, quale debito intende soddisfare?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2: No, in nessun caso

Risposta 3: Sì, solo se era stata espressamente convenuta la facoltà di scelta per il debitore

Risposta 4: Sì, solo con il consenso del creditore

Liv. diff.: 1

Numero: 002232

Quesito: A norma del codice civile, nel caso di pluralità di debiti della medesima specie verso un solo creditore chi può dichiarare al momento del pagamento quale debito si deve intendere soddisfatto?

Risposta 1: Il debitore

Risposta 2: Il creditore

Risposta 3: Nessuno

Risposta 4: Il presidente del tribunale del luogo di residenza del creditore

Liv. diff.: 1

Numero: 002233

Quesito: Tra più debiti scaduti della medesima specie verso la stessa persona, diversamente garantiti e diversamente onerosi per il debitore, in mancanza di una dichiarazione del debitore, il pagamento a quale debito deve essere imputato, a norma del codice civile?

Risposta 1: Al debito meno garantito

Risposta 2: Al debito più garantito

Risposta 3: Al debito meno oneroso per il debitore

Risposta 4: Al debito più oneroso per il debitore

Liv. diff.: 3

Numero: 002234

Quesito: A norma del codice civile, tra più debiti della medesima specie verso la stessa persona, tutti scaduti ed ugualmente garantiti, ma diversamente onerosi per il debitore e non ugualmente antichi, in mancanza di una dichiarazione del debitore, il pagamento a quale debito deve essere imputato?

Risposta 1: Al debito più oneroso per il debitore

Risposta 2: Al debito meno oneroso per il debitore

Risposta 3: Al debito più antico

Risposta 4: Al debito meno antico

Liv. diff.: 3

Numero: 002235

Quesito: A norma del codice civile, tra più debiti della medesima specie verso la stessa persona, tutti scaduti, ugualmente garantiti e ugualmente onerosi per il debitore ma non ugualmente antichi, il pagamento a quale debito deve essere imputato in mancanza di una dichiarazione del debitore?

Risposta 1: Al debito più antico

Risposta 2: Al debito meno antico

Risposta 3: Proporzionalmente ai vari debiti

Risposta 4: Al debito indicato dal presidente del tribunale del luogo di residenza del debitore

Liv. diff.: 3

Numero: 002236

Quesito: A norma del codice civile, nel caso di pluralità di debiti della medesima specie di un solo debitore verso un solo creditore, a chi spetta l'imputazione quando il debitore paga?

Risposta 1: Con priorità al debitore

Risposta 2: Con priorità al creditore

Risposta 3: Al presidente del tribunale del luogo di residenza del creditore

Risposta 4: Al presidente del tribunale del luogo di residenza del debitore

Liv. diff.: 1

Numero: 002237

Quesito: Filano vanta nei confronti di Tizio tre crediti sorti in epoche diverse e pari rispettivamente a lire cinquantamilioni, lire centomilioni e lire diecimilioni, il secondo dei quali garantito da ipoteca. Tizio, all'atto del pagamento della somma di lire centomilioni, dichiara a Filano che intende estinguere il debito garantito con la predetta ipoteca, fermi restando gli altri due debiti. In questo caso:

Risposta 1: L'imputazione di pagamento fatta dal debitore è ammissibile ed il pagamento estingue l'obbligazione garantita con l'ipoteca

Risposta 2: L'imputazione di pagamento fatta dal debitore non è ammissibile ed il pagamento estingue per intero il debito più antico ed una parte del debito garantito con ipoteca

Risposta 3: L'imputazione di pagamento fatta dal debitore non è ammissibile ed il pagamento estingue per intero i due debiti non garantiti con ipoteca ed una parte di quello garantito con ipoteca

Risposta 4: L'imputazione di pagamento fatta dal debitore non è ammissibile ed il pagamento estingue parzialmente i debiti in misura proporzionale al loro rispettivo ammontare

Liv. diff.: 3

Numero: 002238

Quesito: A norma del codice civile, il debitore può imputare il pagamento al capitale, piuttosto che agli interessi e alle spese?

Risposta 1: No, salvo il consenso del creditore

Risposta 2: Sì, sempre

Risposta 3: No, mai

Risposta 4: Sì, ma solo con l'autorizzazione del Presidente del Tribunale del luogo in cui il pagamento deve essere eseguito

Liv. diff.: 1

Numero: 002239

Quesito: A norma del codice civile, nell'ipotesi di un debito fruttifero il pagamento fatto dal debitore deve, di regola, essere imputato prima al capitale oppure agli interessi e alle spese?

Risposta 1: Prima agli interessi e alle spese

Risposta 2: Prima al capitale

Risposta 3: A scelta del debitore

Risposta 4: Per due terzi al capitale e per un terzo agli interessi e alle spese

Liv. diff.: 1

Numero: 002240

Quesito: A norma del codice civile, nell'ipotesi di un debito fruttifero il pagamento fatto in conto di capitale e d'interessi deve essere imputato prima al capitale o prima agli interessi?

Risposta 1: Prima agli interessi

Risposta 2: Prima al capitale

Risposta 3: A scelta del debitore

Risposta 4: Per due terzi al capitale e per un terzo agli interessi

Liv. diff.: 1

Numero: 002241

Quesito: Il pagamento eseguito dal debitore in conto di capitale e di interessi deve essere imputato:

Risposta 1: Prima agli interessi

Risposta 2: Per metà al capitale e per metà agli interessi

Risposta 3: Prima al capitale

Risposta 4: Indifferentemente all'uno o agli altri

Liv. diff.: 2 - (*)

Numero: 002242

Quesito: Può il debitore imputare il pagamento al capitale, piuttosto che agli interessi e alle spese?

Risposta 1: si, con il consenso del creditore

Risposta 2: si, anche senza il consenso del creditore

Risposta 3: no, mai

Risposta 4: si, anche senza il consenso del creditore, ma per non più della metà di quanto pagato,

Liv. diff.: 2

Numero: 002243

Quesito: Il pagamento fatto in conto di capitale e di interessi deve essere imputato:

Risposta 1: prima agli interessi

Risposta 2: prima al capitale

Risposta 3: in proporzioni uguali tra interessi e capitale

Risposta 4: indifferentemente agli interessi o al capitale

Liv. diff.: 2

Numero: 002244

Quesito: A norma del codice civile, nel caso di pluralità di debiti della medesima specie di un solo debitore verso un solo creditore, quest'ultimo può dichiarare nella quietanza di imputare il pagamento a uno di essi?

Risposta 1: Sì, ma solo in mancanza di una previa dichiarazione di imputazione da parte del debitore al momento del pagamento

Risposta 2: No, mai

Risposta 3: Sì, in ogni caso

Risposta 4: Sì, ma solo se tre giorni prima della scadenza del termine per il pagamento ha comunicato per iscritto al debitore l'intenzione di procedere all'imputazione

Liv. diff.: 2

Numero: 002245

Quesito: Colui che, avendo più debiti, accetta una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi, può pretendere un'imputazione diversa?

Risposta 1:

Sì, se vi è stato dolo o sorpresa da parte del creditore

Risposta 2: Sì, in ogni caso

Risposta 3: No, salvo che vi sia stata violenza da parte del creditore

Risposta 4: No, in nessun caso

Liv. diff.: 3

Numero: 002246

Quesito: Il dolo da parte del creditore consente al debitore di pretendere un'imputazione diversa qualora, avendo più debiti, ha accettato una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi?

Risposta 1: Sì, in ogni caso

Risposta 2:

No, mai

Risposta 3: Sì, ma solo se si tratta di debiti di valore

Risposta 4: Sì, ma solo se si tratta di debiti di valuta

Liv. diff.: 3

Numero: 002247

Quesito: In quale dei seguenti casi può pretendere un'imputazione diversa chi, avendo più debiti, accetta una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi?

Risposta 1: Nel caso in cui vi è stata sorpresa da parte del creditore

Risposta 2: Nel caso in cui il creditore non è stato autorizzato dal presidente del tribunale del luogo di residenza del debitore

Risposta 3: Nel caso in cui il creditore non si era espressamente riservata la facoltà di imputazione

Risposta 4: Nel caso in cui i debiti sono di pari importo

Liv. diff.: 3

Numero: 002248

Quesito: In quale dei seguenti casi può pretendere un'imputazione diversa chi, avendo più debiti, accetta una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi?

Risposta 1: Nel caso in cui vi è stato dolo da parte del creditore

Risposta 2: Nel caso in cui il creditore non è stato autorizzato dal presidente del tribunale del luogo di residenza del debitore

Risposta 3: Nel caso in cui il creditore non si era espressamente riservata la facoltà di imputazione

Risposta 4: Nel caso in cui i debiti sono di pari importo

Liv. diff.: 3

Numero: 002249

Quesito: In tema di adempimento delle obbligazioni in generale, a carico di chi sono le spese del pagamento?

Risposta 1: A carico del debitore

Risposta 2: A carico del creditore

Risposta 3: A carico del debitore e del creditore in parti uguali

Risposta 4: Per due terzi a carico del debitore e per un terzo a carico del creditore

Liv. diff.: 1

Numero: 002250

Quesito: Il debitore può liberarsi senza il consenso del creditore eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta?

Risposta 1: No

Risposta 2:

Risposta 3: Sì, ma solo se la prestazione diversa è di uguale valore

Risposta 4: Sì, ma solo se la prestazione diversa è di maggiore valore

Liv. diff.: 1

 

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